CONTINUANO AD ARRIVARE “NOMI” ALL’ADRIA RALLY SHOW

Nel pieno del periodo delle iscrizioni, che chiuderanno il 7 febbraio, la gara in programma per il 15 e 16 del prossimo mese, prosegue a conoscere molto interesse intorno al format che propone ed infatti in diversi “nomi” hanno mostrato interesse, iscrivendosi. Come hanno fatto Giacomo Ogliari e Andrea Maselli, entrambi con una Hyundai i 20 R5.

Torna alle gare dopo 13 anni anche Mario Altoè, con una Polo R5 del Team HK Racing.

Ci sarà tempo sino a venerdì 7 febbraio, per aderire alla sfida lanciata da ADRIA RALLY SHOW, in programma per il 15-16 del prossimo mese all’Adria International Raceway, in provincia di Rovigo.

Terra di motori e di grande passione, il Veneto sarà dunque ancora una volta il traino di una nuova ed esaltante sfida che sta conoscendo un grande fermento, con molti piloti che si interessano “da vicino” al format e con alcuni che già hanno dato conferma della propria adesione.

Tra i tanti che dalla prima ora hanno mostrato interesse all’evento ci sono il lombardo Giacomo “Jack” Ogliari, pilota che non ha bisogno di presentazioni, grande estimatore dei rallies in circuito, che negli anni ha sempre apprezzato partecipandovi spesso da protagonista sotto i riflettori, ed Andrea Maselli, che ha ripreso da due anni l’attività dopo una lunga pausa ed adesso corre su sterrato.

Entrambi saranno al via ad Adria con una Hyundai i 20 R5, Ogliari (che sarà al debutto con la vettura sudcoreana) affiancato da Gabriele Falzone e Maselli addirittura marcherà presenza con la moglie Masha Mularo a fargli da copilota. Proprio Maselli, sanremese, ha esternato la sua gioia dell’essere al via in un tipo di rally che nel passato, nella sua lunga carriera ha corso soltanto due volte. Maselli e Mularo, assicurano comunque che il volante in mano lo prenderanno una volta a testa.

“Mi piace il format di gara – commenta Maselli – ed ho così deciso di provarci, affiancato da mia moglie Masha, con la quale ci alterneremo alla guida. E’ un’esperienza già fatta, al “Ciocchetto” del 1996, non ti dico le litigate sulle diverse “vedute” di gara e non escludo accada anche in questa occasione ! ! ! A parte le battute, non vediamo l’ora di entrare in pista e dare gas!”.

Ma c’è un altro “nome” che scenderà in pista dopo una pausa che dura dal 2007. Dopo 13 anni di stop proprio all’Adria Rally Show rientrerà Mario Altoè, figlio di Giuliano, indimenticato rallista anni settanta, pronto ad indossare nuovamente casco e tuta per stringere in mano il volante di una VolksWagen Polo R5, affiancato da un altro “nome” altisonante, Gigi Pirollo. Gioca “in casa”, Mario, in quanto la sua famiglia è proprietaria dell’impianto veneto, ma sa che si troverà davanti ad una sfida certamente che gli lascerà il segno: “Non parto certo per vincere – commenta – voglio solo divertirmi ritrovando amici che hanno la mia stessa passione. La vettura ovviamente non la conosco, cercherò d sfruttarla al meglio anche con l’aiuto di Gigi. Avvierò la sfida in tranquillità per poi fare una progressione per non essere troppo lontano dai migliori”.

LA SFIDA

ADRIA RALLY SHOW sarà certamente l’ideale “ponte” tra una stagione da poco terminata ed un’altra che sta muovendo i primi passi. Quasi 60 chilometri di percorso totale, dei quali 56 di distanza competitiva, punteggiati da cinque prove speciali. Cinque sfide con il cronometro di adrenalina pura, di spettacolo in un impianto, quello dell’autodromo veneto, che pare fatto apposta per accogliere i rallisti, grazie alle proprie strutture modulabili per ogni esigenza sia agonistica che anche di immagine.

Lo farà accogliendo vetture in configurazione rally di tutte le classi, comprese le auto storiche, diventando l’appuntamento ideale per diventare un test per coloro hanno già disegnato un programma sportivo nel 2020 ed un’occasione imperdibile per presentare la stagione per team, concorrenti, case costruttrici.

Tutto questo sarà possibile sfruttando gli adeguati spazi fruibili all’esterno ed all’interno, sale meeting – centro congressi – paddock coperto ed un’ampia scelta di possibili soluzioni per tutti.

Grande interesse suscitato dalla kermesse sportiva, dopo le prime comunicazioni diffuse, con le quali si è subito capito la filigrana di valore che ha, andando a coniugare agonismo e spettacolo, con alcune particolarità proposte per la prima volta, come la “Qualifying Stage” studiata per rendere ancora più avvincente e scenografica la sfida con i piloti “prioritari” e le “Supercar delle classi WRC_R5_Rgt_ Super 2000”.

Il Trofeo “Arnaldo Cavallari” dedicato alle Vetture di Classe A7 – Renault Clio

Non è possibile nel territorio del Polesine organizzare un rally e non avere un trofeo dedicato ad Arnaldo Cavallari, uomo straordinario, unico e grandissimo appassionato di automobilismo. La proprietà dell’autodromo ha stabilito di assegnare un Trofeo dedicato alla Classe A7 al primo assoluto classificato partecipante con vettura Renault Clio, ricordando così l’eclettico Arnaldo. Arnaldo Cavallari per tutti rimane il “matto della Ciabatta” e il “matto dei motori”, ed era proprio così un “matto”, ma di quelli buoni.

E’ stato un grande del mondo dei motori, sia come valente pilota, che come talent scout di giovani talenti. Ma non solo. Come sportivo nel mondo dei motori è stato quattro volte campione italiano di rally negli anni ’60, ma anche una Mitropa Cup e un titolo del Granturismo di serie e scopritore del talento di Sandro Munari, solo per citarne uno. Suo è il merito per la nascita del Rally del Pane – Rally di Adria. Arnaldo Cavallari – Istrionico imprenditore che ha visto il suo apice proprio con la nascita di quella specialità tutta Made in Polesine, che è la Ciabatta polesana, ma forse sarebbe meglio dire “Made in Arnaldo”.

Kit Car Master Italia

Le vetture Kit Car sia di Classe 2000 sia di Classe 1600, avranno le classi dedicate e per i partecipanti con queste vetture, sarà assegnato un premio ai primi tre assoluti denominato Kit Kar Master Italia. La passione legata ai motori aspirati, viene rimarcata nel profilo degli organizzatori del Rally Show Rodigino. Vetture fantastiche che hanno lasciato il segno indelebile nella storia rallistica internazionale.

NELLA FOTO: Ogliari e Falzone in azione (Foto Alquati)