IL MONDO DEI RALLY CONTRO IL CORONAVIRUS: #UnitiAbbiamoUnaMarciaInPiu

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La pandemia dovuta alla diffusione del Covid-19 ha paralizzato il nostro amato Paese. La vita di tutti i giorni è stata sconvolta da un nemico tanto invisibile quanto letale, che sta mettendo a dura prova la nostra nazione.

Anche il mondo dei rally offre il proprio contributo:

tutti insieme, Rally.it, Rallylink, Rallyssimo, Rally Emotion, Rally Che Passione, Epic Rally Tribe, Driver TV e Rally Dreamer TV uniscono le proprie forze lanciando la Raccolta Fondi #UnitiAbbiamoUnaMarciaInPiu.

In un momento in cui tutti dobbiamo rispettare le regole al grido di #iorestoacasa, i nostri motori non accennano a spegnersi, decidendo di offrire il proprio supporto a coloro che quotidianamente sono in prima linea a combattere anche per noi questa terribile pandemia.

Da Domenica 28 Marzo a Venerdì 1° Maggio, chiunque voglia unirsi a noi potrà dare il proprio contributo, che sarà destinato interamente alla Croce Rossa Italiana.

Da sempre presenti a bordo strada con i propri volontari per supportare gli equipaggi nei momenti di difficoltà, ora è giunto il momento di ricambiare l’enorme sforzo da loro profuso, soprattutto in queste giornate così complicate.

DATI PER IL VERSAMENTO:

IBAN: IT93H0200803284000105889169

Beneficiario: Associazione della Croce Rossa Italiana

Banca: Unicredit SPA, Agenzia Via Lata 4 – 00186 Roma

Causale: CORONAVIRUS RALLY (da indicare obbligatoriamente)

La CRI è attiva in prima linea dall’inizio dell’allerta Covid-19 con molteplici ruoli, tra cui soccorso in emergenza, supporto sanitario, psicologico, logistico, informativo, di controllo e screening sanitario e sta dando un contributo importante in molte attività cruciali nella battaglia contro questa epidemia che sta mettendo in difficoltà il nostro Paese.

In collaborazione con il Ministero della Salute e con il Dipartimento di Protezione Civile, la CRI sta gestendo in sicurezza i trasporti sanitari dei casi potenzialmente sospetti verso le strutture sanitarie di competenza e dei casi positivi in caso di trasferimento nell’ambito della rete di strutture preposte o di dimissione per le cure domiciliari.