E’ USCITO RACING&DRIVERS DI GIUGNO 2012
Un mese denso di avvenimenti che hanno interessato tutte le categorie; dai rally alla pista, dai Formula Challenge alle Storiche. Nei rally, Andreucci, dopo la parentesi del 1000 Miglia, ha ripreso in mano le redini del C.I.R. vincendo all’Adriatico e sempre dai rally giunge la bella impresa di Gianluca Verna, pilota di Casale Monferrato, classe 1972, con 4 vittorie assolute all’attivo, due delle quali ottenute a maggio a 6 giorni una dall’altra. In pista, il comasco Andrea Sonvico ha inaugurato con una netta vittoria il tricolore GT, mentre nei F.Challenge, la stagione tricolore ha fatto tappa a Cremona in cui si è consumato un accesissimo duello tra Zaniboni con la Lotus e Bussandri con la Peugeot a metano, un confronto il loro, che lascia presagire una stagione densa di entusiasmanti confronti e colpi di scena. Nelle storiche, prosegue il dominio di Da Zanche nei rally, con tre vittorie su tre appuntamenti tricolori, ma che a Brescia, ha trovato in Matteo Musti una vera spina nel fianco. Lo stesso Musti che 15 giorni dopo vince un appuntamento tanto atteso: il Rally 4 Regioni. In pista risuonano i nomi dei soliti noti: Guerra, Sordi, Zardo tra le ruote coperte e Tonetti tra le scoperte. Oltre a questi importanti eventi prettamente agonistici, Racing & Drivers ha avuto modo di appagarsi anche il senso della vista recandosi al Top Marques di Montecarlo, dove si trovano innanzitutto le automobili più care, più esclusive e più insolite: vetture che si aprono con le impronte digitali del proprietario, costruite con materiali preziosi e tecnologia applicata a tutto ciò che una vita lussuosa richiede. Di questa visita vi diamo un piccolo resoconto. Questi e altri ancora sono gli argomenti trattati su questo numeri di R&D, che approfitta per ricordarvi di rinnovare il vostro abbonamento seguendo le indicazioni a pagina 75. Detto questo, R&D non può sottrarsi dallo sgomento e dal cordoglio per i fatti che hanno sconvolto un’Italia già martoriata da una classe dirigente incapace che si trascina tra luci e ombre. A vent’anni dalla strage in cui persero la vita i giudici Falcone e Morvillo, davanti a una scuola dedicata alla loro memoria, è stato sferrato un vile colpo al cuore del Paese che paga, ancora oggi, un tributo di sangue con la morte della 16enne Melissa Bassi, ridotto in fin di vita una sua compagna di classe e ferito altre cinque studentesse.
Come se non bastasse, un terremoto con epicentro a San Felice sul Panaro e Finale Emilia ha scosso la Pianura Padana, ma il sisma si è ravvisato in tutto il Norditalia. Sette le vittime accertate, migliaia gli sfollati, milioni e milioni i danni e l’economia in ginocchio.
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