FORMULA MEDICINE RITORNA IN PISTA CON LA FORMULA 1

Si ricomincia. Formula Medicine è pronta a tornare in pista al fianco della Formula 1, per inaugurare quella che è la 32ª stagione nella massima categoria per la struttura guidata dal dottor Riccardo Ceccarelli, che lo scorso anno in Ungheria ha tagliato il traguardo dei 500 Gran Premi in cui è stata presente.

Sul circuito austriaco di Spielberg, questo fine settimana si riprenderà un discorso interrotto bruscamente a Melbourne lo scorso marzo, anche se l’attività è proseguita incessantemente fuori dai circuiti. Anzi, mai probabilmente come adesso il lavoro di preparazione all’avvio del Mondiale è stato così frenetico. Regola numero uno in tempo di Covid-19 è la sicurezza. E le misure prese sono rigidissime.

“Le problematiche erano e rimangono tante – spiega il dottor Ceccarelli – Dopo l’Australia c’era una grande voglia di ripartire. Ma come un calciatore che ha sbagliato a tirare il rigore, rimaneva il timore che potesse succedere di nuovo. Proprio per questo la Federazione ha definito un protocollo molto complicato. Ci sono tante regole, che non abbiamo mai sperimentato. Quello che ci si prospetta è uno scenario inedito a cui ciascuno di noi dovrà adattarsi in fretta e nel modo migliore; delle dinamiche nuove da capire”.

Quali saranno dunque le novità più importanti? Innanzitutto il tampone, che verrà ripetuto a tutto il “circus” ogni cinque giorni. Ma cambiano anche le modalità con cui verrà proposto in circuito il servizio medico.

“Una delle maggiori problematiche è rappresentata dal fatto che ciascuno potrà agire solo all’interno del gruppo per il quale è preposto a farlo – spiega ancora Ceccarelli – Fino allo scorso anno offrivamo un servizio a tutto il paddock con una squadra di quattro medici. Ora le cose cambiano e obbligatoriamente dovremo essere presenti con un medico per ciascuna delle realtà con cui operiamo. Sei in totale per i team AlphaTauri (al quale è stato assegnato anche un fisioterapista), McLaren, Racing Point, Red Bull Racing, Renault e Williams. Altri due medici verranno impiegati rispettivamente per lo staff Pirelli e quello di F1. Abbiamo fatto un ingente ordine di farmaci perché ognuno di loro dovrà avere una sua propria dotazione. Inoltre seguiremo in remoto Alfa Romeo Racing e Haas F1 Team”.

“Il nostro gruppo sarà formato da sei italiani e due britannici – prosegue Ceccarelli – Tra loro c’è la dottoressa Elisa Fustini, che si è unita a noi da quest’anno ed era già presente in Australia prima di ritornare in Italia per lavorare nella terapia intensiva di un ospedale Covid-19. Alcuni dei più esperti sono i dottori Matteo Bartalucci, Marco Cupisti, Paolo Vaglio e Carlo Atzeri, che abitualmente opera in Inghilterra. Noi rappresentiamo il nucleo di una vera e propria task force a cui collaboreranno anche due medici esterni austriaci che hanno lavorato pure loro in ospedale all’emergenza coronavirus. In pista avremo anche Formulab (laboratorio medico itinerante introdotto nel 2019, che include degli strumenti come ECG, ecografo e per il prelievo del sangue…), ma al momento non sappiamo se potremo utilizzarlo”.

Lo staff di Formula Medicine rimarrà consecutivamente all’estero per tre settimane, ovvero per i Gran Premi d’Austria e della Stiria e quello d’Ungheria del 19 luglio. Formula Medicine ha lavorato attivamente anche con il DTM per definire le regole per la ripartenza del campionato in programma a inizio agosto a Spa. Regole meno complesse di quelle adottate in Formula 1, ma che seguiranno in maniera attenta e scrupolosa tutte le prescrizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.