#FORUMAutomotive – Il Governo ascolta la voce della filiera automotive: i 50 milioni di incentivi estesi anche alle Euro 6 diesel e a benzina
Il Governo ascolta la voce della filiera automotive: i 50 milioni di incentivi sono stati estesi anche alle Euro 6 diesel e a benzina. L’on. Benamati, primo firmatario dell’emendamento al cd. Decreto-Legge rilancio licenziato dalla Camera dei Deputati in prima lettura e prossimo alla conversione in Legge, è stato ospite oggi del quarto webinar di #FORUMAutoMotive e ha confermato che gli incentivi per il settore automotive approvati non saranno riservati solamente alle auto elettriche e ibride. Come richiesto da tutti gli esperti che nei mesi scorsi hanno chiesto di mettere da parte le scelte ideologiche “In queste settimane abbiamo affinato un provvedimento di rafforzamento degli incentivi per i veicoli elettrici e ibridi, ma abbiamo creato anche una nuova fascia nella quale saranno inseriti i veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 110 g/km, che vale per tutte le motorizzazioni”. La notizia dell’importante novità legata al prossimo stanziamento di 50 milioni di euro che lo Stato riserverà al settore automobilistico è stata confermata dall’on. Gianluca Benamati, vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati. “Il provvedimento deve passare al Senato per la conversione, ma l’iter – ha garantito il parlamentare del Partito Democratico – sarà molto breve e auspico sia il primo passo di un piano nazionale a sostegno della filiera del mondo automotive. Oltre a lavorare sulla domanda, è infatti fondamentale intervenire su tutta la catena, comprendendo ricerca e capitale umano di una filiera che è fondamentale per il tessuto economico del Paese”. L’estensione degli incentivi anche a veicoli con motorizzazioni convenzionali, alimentate a benzina e gasolio, va esattamente in questa direzione e riconosce la validità di soluzioni che rappresentano lo stato dell’arte. Gianluca Benamati ha confermato che “il sostegno alla filiera produttiva sarà in agenda, e mi auguro che da settembre si vada oltre l’attuale misura”.
Parole accolte con ottimismo da chi ha lavorato in questa direzione, da Pierluigi Bonora giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive, a Geronimo La Russa, presidente di ACI Milano, che ha sottolineato come “il provvedimento fosse necessario perché con gli annunci di incentivi che non arrivavano stavamo ottenendo risultati contrari a quelli sperati per un settore che pesa per più del 10 per cento del Pil nazionale”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di UNRAE, (l’Associazione che rappresenta le Case automobilistiche estere in Italia), Michele Crisci, per il quale i primi 50 milioni sono “un piccolo grande passo, perché finalmente si riconosce la necessità di rinnovare il parco circolante. Un provvedimento che finalmente permette, come avevamo auspicato, di sposare la sostenibilità ambientale con quella economica, in attesa di potersi confrontare su temi strutturali”. Più tiepido è il commento di Franco Fenoglio, Presidente di UNRAE Sezione Veicoli Industriali, un segmento che, per ora, non è stato toccato dagli incentivi. “Purtroppo il ruolo degli autotrasportatori che a marzo era stato definito eroico è oggi in ombra, completamente dimenticato. Ringraziamo per avere cominciato a sdoganare il mondo automotive, ma nessuno al momento prende atto che il trasporto pesante è molto penalizzato”.