F.3 – Mugello amaro per Nicholas Latifi
Arrivato sul tracciato toscano, teatro del terzo round del’Italian Formula 3 European series e della tappa inaugurale della serie tricolore, determinato ad ottenere un importante risultato dopo aver sfiorato il podio in Ungheria e le ottime prestazione nei test di Vallelunga e Imola, Nicholas Latifi ha salutato il Mugello con la consapevolezza di aver compiuto un passo in avanti ma di aver raccolto meno di questo meritato.
Tra i saliscendi toscani il 16enne pilota italo-canadese della JD Motorsport ha messo in evidenza i progressi evidenziati nelle ultime uscite avvicinando il suo passo ai top driver e migliorando i riscontri cronometrici dopo ogni sessione. Alla fine del secondo turno di qualifiche Nicholas stacca un ottimo 1’40″714, a poco più di 5 dec. dalla pole. Dopo aver chiuso gara-1 all’ottavo posto, nella seconda manche Nicholas lotta alla pari con i suoi avversari entrando di prepotenza nella top five. Un contatto di gara lo costringe ad una sosta ai box non programmata per sostituire l’ala anteriore danneggiata, compromettendo il risultato finale.
Nicholas Latifi: “Dopo i risultati in Ungheria e le prestazioni di Vallelunga e Imola, ero arrivato in toscano fiducioso. Dopo ogni sessione sono riuscito a migliorare le mie prestazioni e in gara-2 ero riuscito a colmare il gap con i top drivers. Purtroppo un contatto di gara mi ha tolto dalla lotta. Ora non vedo l’ora di tornare a guidare a Misano per proseguire il mio apprendistato”
David Tennyson (coach driver) “Nicholas ha continuato a migliorare il suo feeling con una vettura di Formula 3. Il week end del Mugello è stato caratterizzato da alcuni incidenti che hanno condizionato il risultato. Mi ha fatto molto piacere vedere i progressi di Nicholas. In gara-2 ha dimostrato di poter guidare insieme ai primi cinque piloti. Purtroppo solo un contatto di gara gli ha negato la conquista di un buon risultato.”
Il prossimo appuntamento è programmato per il week end dell’8 luglio a Misano, sulla pista intitolata al compianto Marco Simoncelli