Matteo Ferrari – Report da Salsommaggiore – UNA VITTORIA SUDATA (in tutti i sensi…)
Con molta fatica, dopo i mesi drammatici a causa del covid-19, il nostro Paese sta tentando di rimettersi in moto e il mese di luglio ha visto anche la ripartenza dei Rally in Italia.
Nonostante le difficoltà del momento, la voglia di riprendere a correre è tanta e la prova è data dagli elenchi iscritti dei primi Rally disputatisi nella penisola in questa estate, che hanno fatto registrare numeri piuttosto alti.
E il sottoscritto, nel weekend dell’ 1 e 2 agosto ha avuto l’occasione di indossare nuovamente tuta e casco per affrontare, al fianco di Walter Moscardi, il Rally di Salsomaggiore Terme.
Una gara giovane (è solo alla terza edizione) e totalmente nuova per me (che per la prima volta corro fuori dalla Lombardia) e il mio pilota.
La macchina è sempre la Citroen Saxo di classe Racing Start 1.6 curata dall’Autotech e puntiamo a fare una bella figura, ben sapendo che la concorrenza nel nostro gruppo è molto agguerrita, ad iniziare dai nostri compagni di squadra Andrea Casalini e Denis Pinna, anche loro su una Citroen Saxo.
La gara parte sabato pomeriggio, con il termometro che sfiora i 40° ed una prova di appena 2 KM ma molto insidiosa, dato che il manto stradale è sporchissimo e molto rovinato: è fondamentale non commettere errori. Siamo concentrati e all’inizio la macchina risponde bene, ma negli ultimi 800 metri, il motore della nostra vettura inizia a parlare una stranissima lingua… accompagnati da rumori inquietanti finiamo la prova (con un tempo di qualche centesimo inferiore a quello dei nostri compagni di squadra) e portiamo la Saxo al traguardo della tappa senza sapere se riusciremo a ripartire il giorno dopo.
Domenica mattina, la Saxo si avvia e in assistenza, i ragazzi dell’Autotech compiono il miracolo individuando il problema dato dalla cinghia di distribuzione che stava andando fuori fase e risolvendolo. Con grandi speranze ci prepariamo ad affrontare la giornata, con due tratti cronometrati da ripetere per tre volte. Prove veloci, con curve da raccordare e non facili da interpretare, in cui il margine di errore è ridottissimo (i video presenti su YouTube, la dicono lunga…). Le sorprese non sono ancora finite, anzi… mentre ci portiamo alla prima prova della giornata, l’idroguida decide di prendersi una pausa e Walter è costretto a guidare con il volante che sembra pesare quanto una ruota panoramica.
Al termine della prima prova di domenica, altro colpo di scena: i nostri compagni di squadra sono usciti di strada; non si sono fatti nulla ma non riescono a ripartire e per loro la gara è già finita (Purtroppo, sono cose che capitano: in bocca al lupo per i vostri prossimi impegni!). Noi proseguiamo lottando con i problemi della vettura fino alla seconda assistenza con i ragazzi dell’Autotech che risolvono anche il problema dell’idroguida e, finalmente, dal secondo giro di prove possiamo concentrarci solo sul cronometro… ma alle nostre spalle, nella classifica di gruppo, inizia a guadagnare terreno l’equipaggio composto da Andrea Marai e Fabio Treccani che vanno fortissimo sulla loro Fiat Panda 100HP e ci guadagnano qualche secondo su ogni prova. Arriviamo all’ultimo tratto cronometrato con appena un secondo di vantaggio… Riusciremo a vincere? Non lo sappiamo, ma di sicuro non abbiamo intenzione di regalare il primo posto. Attacchiamo dal primo all’ultimo metro, con le gomme che lavorano bene e la Saxo che non fa strani scherzi… terminiamo migliorando il nostro tempo rispetto al passaggio precedente di 11 secondi, cosa che si traduce con la tanto agognata vittoria di gruppo! Una vittoria sudatissima (in tutti i sensi…) che, proprio perché così “sofferta”, ci rende ancora più orgogliosi.
Ringrazio Walter per questa nuova opportunità e gli faccio ancora tanti complimenti per la gara, ringrazio tutti coloro che ci hanno dato supporto tecnico e morale, con la mia famiglia costantemente aggiornata via web da casa; e complimenti a Marai-Treccani che ci hanno dato battaglia fino alla fine e a Spagnoli-Milani che hanno completato il podio di gruppo. Ne approfitto per fare un grosso in bocca al lupo a Francesco Vaira e Andrew Dormia e ai giovanissimi Enzo Bergomi e Jessica Andreoli per i Rally futuri, che saranno sicuramente più fortunati di questo.
Sapendo che, come dico sempre, in questo mondo entrano molte variabili (soprattutto economiche) e quindi ogni gara può essere l’ultima, concludo dando l’appuntamento (incrociando le dita) alla prossima gara!