PAJUNEN E LINDSTROM AL COMANDO DEL TROFEO GORDINI R2 TOP DOPO LA PRIMA TAPPA DEL RALLY TARGA FLORIO

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L’equipaggio finlandese, sulla Twingo della Gima-Meteco, è leader di trofeo grazie ad un’ottima prima tappa. Secondi i liguri Andolfi-Casalini a 38” e terzi Tassone-Grimaldi a 3’35” attardati dalla rottura di un semiasse. Due uscite di strada fermano già in ps2 i sogni di rivalsa di Carella e Bosca. Fermi anche Ferrarotti e Fenoli con la Megane.

Il 96° Rally Targa Florio è cominciato, per ciò che concerne i colori di casa Renault, sotto il segno di Mikko Pajunen e Kaj Lindstrom. Il duo finlandese che gareggia per il binomio Gima-Meteco si è aggiudicato ben cinque delle sette prove speciali in programma staccando Andolfi –Casalini (Gima-SprintWeek) di 38” e Tassone-Grimaldi (Autofficina Ulivieri-ZeroSette) di 3’35.

Dopo l’avvio veemente di Bosca, vincitore della prova d’apertura disputatasi ieri sera- giovedì 14 giugno- nell’aeroporto di Boccadifalco, Pajunen ha preso il comando delle operazioni già dalla prima speciale di giornata, la Ps “Targa” conducendo fino alla conclusione di questo primo giorno: nell’ultima prova, Pajunen ha vinto anche la classe R2 a pari merito con il forte locale Nucita mettendo un prezioso punto nella sua graduatoria di campionato.

E’ bastata invece la seconda prova speciale per mettere fuori gioco due equipaggi che proprio nella gara siciliana riponevano grandi speranze: sia Carella-Riolfo che Bosca-Aresca sono usciti di strada nella Ps2 “Targa”. Per entrambi svanisce anche la possibilità di rientrare con la formula del SuperRally dato che non hanno completato il chilometraggio sufficiente.

“Avevamo percorso circa un chilometro della prova numero due- ha detto uno sconsolato Carella- e su una sinistra veloce e sconnessa, la vettura è letteralmente saltata con il posteriore finendo catapultata contro un muretto: abbiamo strappato la gomma anteriore destra.”

Il punto fatale ad Alessandro Bosca invece, si trova circa sei chilometri più avanti:

“nel tratto centrale della speciale, dopo aver già effettuato alcuni tornanti, la ruota anteriore destra si è afflosciata improvvisamente senza che ce ne accorgessimo; ci trovavamo in prima marcia e la Twingo è scivolata lentamente in un fossetto centrando una roccia che ci ha messo definitivamente ko. Un vero peccato; volevamo accumulare ulteriore esperienza!”

Così ad approfittare di questa doppia defaillance, ci hanno pensato soprattutto Fabrizio Junior Andolfi ed il fido Andrea Casalini che hanno ottenuto tempi di tutto rispetto culminati anche con lo scratch in ps5: “Sono partito troppo prudente –ha detto il giovane pilota di Albisola- per via dei molti timori che avevo alla vigilia:ps veloci e scarsa aderenza dell’asfalto; nel secondo giro ho capito che potevo rischiare un po’ di più e i tempi sono arrivati.”

La terza posizione dei piemontesi Michele Tassone e Fabio Grimaldi può invece essere vista da punti differenti: negativo se si pensa che l’equipaggio della Autofficina Ulivieri dopo tre prove aveva poco più di cinque secondi di svantaggio da Pajunen; positivo se invece si calcola che la coppia della ZeroSette poteva essere anch’essa nell’elenco dei ritirati a seguito della rottura del semiasse anteriore sinistro: per questo motivo Tassone ha accusato pesanti ritardi nella prova di Targa2 e Collesano2; grazie ai consigli del team e alla sua caparbietà, il 22 driver di Peveregno è riuscito ad arrivare all’assistenza con distacchi ragionevoli permettendo così ai meccanici di intervenire sulla sua Twingo.Domani il programma prevede la disputa di due prove speciali da ripetere due volte, per sessantotto chilometri totali di tappa: le speciali di “Cefalù” e “Castelbuono” faranno tornare gli equipaggi sulle insidiose prove delle Alte Madonie, ripercorrendo alcuni tratti che lanciarono nel mito la celebre Targa Florio delle prime edizioni del secolo scorso.