Campionato Italiano GT – Un secondo posto (malgrado 25″ di handicap tempo) conclude il gran fine settimana di Mattia Drudi e Riccardo Agostini a Monza

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Un altro podio, e ormai per la Audi R8 LMS GT3 è il quinto in sei gare del Campionato Italiano GT Sprint fin qui disputate, mette le ali alle speranze di titolo di Riccardo Agostini, che prima della trasferta a Monza aveva 9 punti di vantaggio totali sul più immediato inseguitore Lorenzo Ferrari e ora ne ha invece 25 (esclusi gli scarti) sui vincitori di oggi Rovera/Roda. Proprio il podovano, che prendeva il via dalla quinta posizione, ha avuto un inizio di turno a ritmo sincopato a causa di dieci minuti svoltisi dietro alla safety car, necessari per sgomberare la via di fuga in zona Lesmo. Ma quando la gara è ripresa il ritmo da blando è diventato improvvisamente parossistico: alla prima variante un avversario si è infilato alla prima staccata e il pilota Audi è scivolato al settimo posto. Il veneto si è ripreso il sesto posto al quinto giro ma ha poi avuto bisogno di altri quattro passaggi per superare la Lamborghini di Kroes/Pulcini e tornare alla quinta posizione in cui aveva iniziato. Il restart dopo la safety car ha quindi condizionato anche il distacco dal leader Loris Spinelli (che divideva la Mercedes AMG GT3 con il pretendente allo scudetto Ferrari) a oltre otto secondi al momento di tornare al box per cedere il volante a Mattia Drudi. Il romagnolo è rientrato in pista dovendo attendere 25″ secondi di handicap-tempo supplementare dovuti alla serie di piazzamenti precedenti che hanno consentito ad Agostini di essere leader della classifica tricolore.

Drudi ha preso subito un buon ritmo, sulla scia dei tempi della Mercedes AMG che conduceva con Ferrari al volante e dei migliori inseguitori, ma dal settimo posto iniziale il pilota Audi poteva fare poco tranne cercare di avvicinare il più possibile i primi e guadagnare una posizione quando la BMW M6 GT3 di Zug/Comandini vincitrice il sabato accusava un problema. Ma ormai in zona-Cesarini rientrava in pista la safety-car per liberare la pista all’uscita della variante Ascari, e il gruppo veniva compattato per un giro finale con bandiera verde all’insegna dell’aggressività più sfrenata. A farne le spese era proprio la Mercedes AMG che aveva dominato, spinta in testacoda, mentre a concludere prima sotto la bandiera a scacchi era la Lamborghini Huracan di Kroes/Pulcini davanti alla Ferrari 488 di Rovera/Roda e proprio all’Audi R8 LMS GT3, con Drudi preciso come un chirurgo a evitare problemi e a guadagnare posizioni in mezzo alla bolgia. La Huracan vincitrice aveva peraltro 5″ di penalità da scontare per aver spinto fuori pista un’altra Lamborghini a inizio gara, così a vincere per la prima volta nella serie Sprint 2020 era la Ferrari AF Corse, mentre Drudi ed Agostini andavano sul podio a ritirare la coppa del secondo classificato e i 15 punti allegati che fanno del pilota campione in carica un serio candidato ad una insolita (nel GT Italiano) conferma del titolo.