Campionato Italiano GT – A Roma handicap-tempo e due safety car complicano il sabato di Riccardo Agostini

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Al contrario delle attese non è stata la pioggia a complicare la vita ai protagonisti del GT Sprint a Vallelunga. Quella di Mattia Drudi e Riccardo Agostini l’hanno complicata invece l’handicap tempo monstre di 30″ da scontare al pit stop e due safety car che hanno caratterizzato quasi tutto lo stint del padovano, che ha terminato ottavo, mentre i vincitori Tuomas Tujula e Yuki Nemoto sono ora i nuovi leader a una gara dal termine. Per stare tranquillo (considerato che la classifica generale risulta sub-judice) domani il pilota Audi Sport Italia dovrà tentare di recuperare sei punti al duo Lamborghini, senza perdere di vista gli altri avversari pericolosi per la classifica. Non proprio una passeggiata partendo dalla quarta fila e con altri 20″ di handicap-tempo.

Alla partenza Drudi manteneva la quarta posizione dietro alla Mercedes AMG di Loris Spinelli, alla Huracan di Tujula/Nemoto e alla Ferrari 488 del suo ex-compagno di equipaggio 2019 Alessio Rovera. Drudi non è servito tanto tempo a prendere le misure di un asfalto insidioso che si asciugava molto lentamente, dopo le ore di pioggia precedenti. Dapprima ha tenuto a bada un trio di Lamborghini e dal sesto passaggio in poi si è accodato alla Huracan di Tujula, che superava alla curva dei Cimini quattro giri dopo. Nel finale tentava di strappare il secondo posto alla Ferrari di Rovera, ma quando le cose iniziavano a diventare interessanti si apriva la finestra del pit stop e il romagnolo rientrava subito a cedere il volante ad Agostini. Ma una vettura immobilizzata in pista determinava l’intervento della safety car, che rientrava davanti al primo Spinelli e ad Agostini. Ma l’abruzzese della Mercedes AMG rientrava per cedere il volante a Lorenzo Ferrari, e la vettura staffetta impiegava molto più tempo del necessario a portarsi davanti all’equipaggio realmente meglio piazzato: Tujula/Nemoto. Agostini era quindi al decimo posto, dopo aver scontato i trenta secondi di handicap tempo, ma la safety car non ricompattava il gruppo come sarebbe stato plausibile se avesse subito raggiunto la Lamborghini Huracan. Ma era ormai la safety car la protagonista, perché alla ripartenza un contatto tra una Mercedes AMG ed una Ferrari comportava un’altro ingresso della vettura inviata dalla direzione gara, che non se ne andava fino alla bandiera a scacchi consegnando il successo a Tujula/Nemoto davanti all’altra Huracan di Kroes/Pulcini e alla BMW di Comandini/Zug. I tre punti di Agostini secondo logica finiranno tra gli scarti, per cui gli occhi del padovano e del compagno di colori Drudi sono già sulla finale di domani, quando alle 11:00 è prevista pioggia. Visti i precedenti del GT Italiano potremmo anticipare senza timore di sbagliare: sono previsti imprevisti…