Tanta esperienza per Rachele Somaschini all’ACI Rally Monza
Un finale di stagione eccezionale per Rachele Somaschini all’ACI Rally Monza, non tanto per la location dell’evento, a cui la giovane milanese partecipa immancabilmente dal 2017, ma per il format assunto dalla manifestazione. Quest’anno infatti la gara brianzola, appuntamento fisso per tanti protagonisti del mondo delle quattro e delle due ruote, dalla sua tradizionale veste di “Show” ha conquistato la validità di evento conclusivo del Campionato del Mondo Rally 2020 (WRC), in sostituzione di gare annullate dal calendario causa Covid.
Quartier Generale della manifestazione è rimasto l’Autodromo Nazionale di Monza ma, rispetto al recente passato, alle prove speciali interne al circuito, largamente ridisegnate per includere parecchi tratti misti asfalto-terra, è stata aggiunta una tappa di prove speciali sulle tortuose strade di montagna delle Prealpi Orobiche: un percorso estremamente selettivo destinato a decretare i vincitori dei vari titoli mondiali.
Alle difficoltà della sfida progettate a tavolino, il meteo ha voluto aggiungere l’elemento imponderabile: neve, nebbia e pioggia sulle montagne, tanta acqua e tanto fango in autodromo; condizioni climatiche estreme che hanno reso l’evento brianzolo uno dei più completi e difficili degli ultimi anni anche per i piloti più esperti e blasonati.
Nessun timore reverenziale per Rachele, al via del suo quarto rally monzese, affrontato per la prima volta con una Citroen C3 R5, gestita da Sportec Engineering. Alla fine i chilometri di gara coperti dalla portacolori dell’RS Team SSD e dalla sua navigatrice Giulia Zanchetta – con cui formava l’unico equipaggio femminile presente – sono stati limitati dalle molte prove mandate in trasferimento o cancellate a causa di incidenti o per le difficili condizioni meteo, soprattutto nella tanto attesa giornata di sabato. Ma non sono mancati gli spunti destinati ad accrescere quel bagaglio di esperienza che è fondamentale per potersi migliorare gara dopo gara. A questo si somma la grande soddisfazione di aver portato a termine un evento così duro, sia per i mezzi che per gli equipaggi.
“È stata una gara incredibile, anzi una grande avventura – ha dichiarato la pilota lombarda –. Le condizioni meteo estreme ci hanno obbligato a correre su ogni tipo di fondo. Fango, pioggia, nebbia e neve, in pratica una gara che ne è valsa almeno un paio. Pochissima la mia esperienza di guida su una R5, quasi nulla – tranne il recente Tuscan Rewind su terra – su fondi a bassa aderenza. In questa situazione dove le condizioni erano al limite, non sapevo veramente a cosa andavo incontro. Ovviamente la scelta delle gomme si è rivelata fondamentale e non sempre ci ha ripagato nei tempi vista la mutevolezza delle condizioni da una prova all’altra, ma ci ha consentito di rimanere in strada.
Fa parte del mio carattere mettermi sempre alla prova per alzare l’asticella del mio limite e, anche se a volte incontro situazioni troppo difficili, il cercare di affrontarle credo sia comunque un’esperienza che arricchisca e possa aiutare a migliorarsi. Quindi anche questo rally, con tutte le sue incognite e complicazioni, di sicuro ci ha fornito tanti insegnamenti che ci torneranno utili nelle prossime uscite. Adesso un po’ di riposo, dopo questa stagione che si è rivelata molto faticosa per molteplici ragioni, e poi comincerò a lavorare per il 2021. Auspicando una situazione generale più tranquilla, ho in mente un programma importante a cui accompagnare il mio progetto #CorrerePerUnRespiro, destinato alla sensibilizzazione e alla raccolta fondi a favore della ricerca sulla fibrosi cistica, da cui sono affetta dalla nascita e che tuttora attende una cura. Un grande ringraziamento va, come sempre, a tutti i miei partner e sponsor che credono in me e mi hanno permesso di concretizzare tanti sogni durante quest’anno complicato, così come al team e a tutti quanti hanno lavorato duramente per assicurarci sempre affidabilità e assistenza, a Giulia che ha percorso con me questa stagione. Infine, ma non meno importante, voglio ringraziare tutti coloro che ci seguono, per la presenza e il sostegno costante, che danno significato a tutti i nostri sforzi”.
Una stagione difficile per i ben noti motivi, ma che per Rachele si è rivelata una delle più intense in carriera, con la partecipazione al Campionato Europeo (FIA ERC) come obiettivo principale e la tripla ciliegina rappresentata dalle presenze al Rally di Montecarlo di inizio anno e ad entrambi i round mondiali disputati in Italia, il Rally Italia Sardegna e, appunto, l’ACI Rally Monza. Tante nuove esperienze dunque che saranno la base su cui poggiare i progetti per il futuro.
(In foto: Rachele Somaschini in azione all’ACI Rally Monza 2020, credit © Pro One Media)