La Squadra Corse Angelo Caffi affina la tecnica alla #Dakar

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Dopo la seconda tappa Carcheri e Musi salgono all’undicesimo posto assoluto a poche penalità dalla top ten. Per loro ottimi parziali nella frazione odierna con 226 chilometri competitivi. Domani altri 598 Km di gara

Ottima progressione per la Squadra Corse Angelo Caffi nella Dakar Classic 2021, dove Luciano Carcheri e Roberto Musi hanno oggi affrontato la seconda tappa di gara tra le sabbie e le rocce dell’Arabia Saudita.

L’equipaggio al volante della Nissan Patrol #225 ha guidato con grande determinazione il lungo settore competitivo, oltre 226 chilometri, nella tappa che da Bisha ha portato i concorrenti al bivacco di Wadi Ad-Dawasir dopo un totale di oltre 400 chilometri. La prestazione regolaristica di Carcheri e Musi è stata particolarmente efficace, dato che i portacolori della Squadra Corse Angelo Caffi hanno risalito la china fino all’undicesimo posto assoluto, con un totale di 3678 penalità e un parziale di tappa di 2011 penalità. A spostare la bilancia in favore del duo italiano, che al momento è in testa tra gli equipaggi tricolori della Classic, è stata un’ottima parte centrale dove Carcheri e Musi hanno realizzato la sesta prestazione assoluta al secondo controllo.

“La giornata è stata molto intensa, con una speciale sinuosa e tecnica. – le parole di Carcheri a fine giornata. – Abbiamo trovato diverse piste parallele, sbagliare era facile, a livello di navigazione è stata sicuramente più tosta di ieri. Le dune iniziali, non paragonabili a quelle africane, ci hanno permesso di provare per la prima volta la Patrol in questa condizione, e devo dire che tutto ha girato per il verso giusto. Molto bello il tratto roccioso nel finale con lastre di laterite che mi ha ricordato gli scenari della Guinea”.

“Le medie oggi erano più tirate – ha aggiunto Musi, – e in buona parte del percorso non era facile rispettarle. Questa situazione premia il più veloce e occorre prestare attenzione a non commettere errori. L’auto non ha dato segni di affaticamento, l’abbiamo alzata sui cavalletti e daremo un’occhiata per vedere se i colpi che abbiamo preso hanno danneggiato qualche particolare”.