Il Racconto di Matteo Ferrari dal Rally Camunia 2021
Si dice “Chi ha venti ha vinto” (la mia nonna lo ripeteva sempre) e il Camunia 2021, ventesimo Rally a cui ho preso parte, vince il mio piccolo premio personale di gara più emozionante fra tutte quelle che ho disputato.
Un vero e proprio ottovolante di sensazioni in questo Rally che per me rappresenta sempre qualcosa di speciale dato che si corre sulle strade di casa, mie e soprattutto del mio pilota Walter Moscardi, camuno DOC.
La voglia di correre e di far sfogare i cavalli delle auto da corsa è tanta, in una Valcamonica che nel 2020 ha dovuto rinunciare sia al Camunia Rally che alla celebre cronoscalata Malegno-Borno (fra le più conosciute in Europa); il numero di equipaggi iscritti è infatti notevole (quasi 150).
La gara prende il via sabato pomeriggio con la breve prova speciale che attraversa il paese di Bienno, divertente e spettacolare, sulla quale la nostra piccola Saxo si comporta benissimo e ci togliamo la non trascurabile soddisfazione del miglior tempo di tutto il gruppo Racing Start, davanti anche alle potenti Mini Cooper turbo.
Purtroppo, le norme anti-covid impongono ancora gli organizzatori a mantenere chiuse le “porte” dell’evento anche se alcuni appassionati, a bordo strada, si vedono e soprattutto si sentono comunque (muniti di trombette e addirittura campanacci).
Qualche ora di pausa e via per il secondo passaggio sulla stessa prova che noi affrontiamo poco dopo la mezzanotte e nonostante il mio pilota non ami correre con il buio, marchiamo ancora un buon tempo, che ci consente di ripartire per il secondo giorno di gara in terza posizione del gruppo Racing Start e al comando nella specifica classe riservata a vetture fino a 1.600 cmc.
Domenica, il percorso prevede due tratti cronometrati da ripetere due volte: il primo nella zona di Andrista, il secondo ad Astrio, sulla strada che porta verso il Passo Crocedomini. La prova di Andrista ci è sempre stata un po’ ostile ma siamo determinati a dare battaglia ben sapendo che il nostro compagno di squadra Andrea Casalini, navigato da Selene Pina (anche loro su Citroen Saxo) va fortissimo su questa speciale. Ma la loro vettura si ammutolisce dopo i primi KM e la gara del gruppo Racing Start perde quindi un importante protagonista.
Noi proseguiamo cercando di tenere alta la concentrazione e il tratto cronometrato successivo, ad Astrio, è il nostro preferito: vogliamo mantenere il primo posto di classe e restare in corsa per il podio nel gruppo nonostante il divario di cavalli con le auto più potenti. Facciamo una buonissima prestazione finché, nella discesa finale, dopo avere sorpassato la vettura che partiva davanti a noi, uscendo da un tornante stretto il giunto anteriore sinistro ci dice ciao ciao; con la macchina zoppicante e che non ne vuole più sapere di proseguire in linea retta, riusciamo a terminare la prova e a raggiungere con cautela l’assistenza. Nella malasorte del guasto, abbiamo anche fortuna: il paddock è allestito nella zona industriale di Breno, proprio in cui ha sede l’officina Autotech che cura la nostra auto e i meccanici compiono un miracolo sostituendo il pezzo rotto a tempo di record, oltre ad effettuare il cambio gomme (sì, perché sulla Valcamonica si abbatte pure un acquazzone, quindi via le gomme da asciutto e spazio alle coperture da bagnato; che Rally sarebbe, altrimenti?). A questo punto, l’importante è mantenere calma e sangue freddo e cercare di portare a casa la vittoria nella nostra classe mentre non pensiamo più al podio di gruppo.
Affrontiamo il secondo passaggio sulla prova di Andrista come se avessimo dei soprammobili in vetro di Murano sotto all’acceleratore e le orecchie tese verso ogni minimo rumore anomalo: manteniamo il primo posto di classe, poi arriva la notizia che il secondo tratto cronometrato di Astrio non si farà, sia per un incidente che ha causato forti ritardi sulle tabelle di marcia, sia per le condizioni meteo avverse.
Non resta altro da fare che raggiungere con calma l’abitato di Breno, dove è situato l’arrivo; personalmente, sono molto soddisfatto per la prima parte di gara e sollevato per aver raggiunto il traguardo nonostante l’inconveniente; ringrazio Walter per la bella gara e gli faccio tanti complimenti. Ringraziamenti che estendo ai meccanici dell’Autotech, senza i quali non avremmo visto l’arrivo, sono stati eccezionali.
Ringrazio anche tutti coloro che ci hanno dato supporto morale, con la mia famiglia costantemente aggiornata via web, e tutti i canali social e non solo (Rally Dreamer, BandW TV e Manuel Botticchio) che hanno seguito l’evento con riprese in diretta di tutti i partecipanti.
Faccio i complimenti a tutti i nostri compagni di squadra, con l’Autotech che ha fatto una splendida figura ottenendo: il terzo posto di classe N2 con Francesco Vaira e Andrew Dormia, la vittoria in classe N1 con Antonio Reghenzani e Francesco Gheza e il successo nel Trofeo Tommaso Rocco assegnato al copilota più giovane al traguardo con l’equipaggio composto da Daniel Reghenzani e Francesca Belli, bravi a tornare in gara facendo segnare ottimi tempi dopo un guasto sulla prima prova di sabato.
Sapendo che, come dico sempre, in questo mondo entrano molte variabili (soprattutto economiche) e quindi ogni gara può essere l’ultima, concludo dando l’appuntamento (incrociando le dita) alla prossima gara!