Basso concede il bis. Secondo successo in carriera al Rally di Roma Capitale.
Sono Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, su Skoda Fabia Evo della scuderia Movisport, a conquistare il successo nel Rally di Roma Capitale, terzo round del FIA European Rally Championship e quinto del Campionato Italiano Rally Sparco. Il pilota trevigiano di Cavaso del Tomba ha così concretizzato il secondo sigillo nella gara capitolina dopo quello del 2019, togliendosi ancora una volta la soddisfazione di aver dimostrato il suo valore sul palcoscenico europeo.
La sfida per la vittoria è stata davvero spettacolare, con un confronto che ha contrapposto Basso e Andrea Crugnola, navigato da Pietro Ometto, sulla Hyundai i20 di Hyundai Rally Team Italia. Il campione italiano in carica è partito con grande determinazione vincendo la spettacolo inaugurale alle Terme di Caracalla, evento nell’evento di questa edizione, e replicandosi per tutta la prima tappa che lo ha visto concludere in testa. Sulla SS8, seconda speciale della giornata di domenica, Crugnola è stato però vittima di una foratura che lo ha visto perdere oltre 25 secondi e con essi la testa della corsa. Caparbio e determinato, Crugnola non ha certo gettato la spugna e al termine è giunto secondo sul traguardo con 35.8 secondi di distacco.
Alle spalle dei primi due, a 40.4 secondi, ha completato il podio un ottimo Norbert Herczig navigato su Ramon Ferencz (Skoda Fabia Evo/Skoda Rally Team Hungaria). Il pilota ungherese si è messo in luce in una straordinaria ultima prova speciale quando è riuscito ad ottenere il miglior tempo e a superare Efren Llarena con Sara Fernandez, su Skoda Fabia Evo (Rallye Team Spain), protagonisti a loro volta in modo particolare nella seconda tappa dove hanno anche vinto il primo passaggio su “Santopadre-Arpino”, la speciale più lunga dell’edizione 2021. L’equipaggio spagnolo ha chiuso quarto. Bellissimo il confronto per il quinto posto che al termine ha premiato il polacco Miko Marczyk navigato da Szymon Gospodarczyk su Skoda Fabia Evo (Orlen Team), davanti a Fabio Andolfi e Stefano Savoia con la Skoda Fabia schierata da M33, sesti. Il pilota di Savona ha chiuso nono la prima frazione di gara, ma ha interpretato molto bene le prove della domenica, risalendo ben tre posizioni e conquistando il terzo posto nella classifica del Campionato Italiano Rally Sparco.
A completare la top ten sono quindi stati Simone Tempestini e Sergio Itu (Skoda Fabia Evo) settimi, Andreas Mikkelsen e Ola Floene (Skoda Fabia Evo/Toksport WRT) mai veramente in gara e ottavi al termine, nono l’alfiere di MRF Tyres Craig Breen con Paul Nagle su Hyundai i20 mentre al decimo posto ha chiuso il ceco Erik Cais con Jindriska Zakova su Ford Fiesta MkII, autori di un’ottima ultima speciale.
Rammarico per Alexey Lukyanuk e Alexey Arnautov (Citroen C3/Sainteloc Junior Team) che si sono ritirati per un’uscita di strada, senza conseguenze per l’equipaggio, nel corso della SS9. “The Russian Rocket” come viene definito nell’ambiente, era terzo al momento dell’incidente ed ha così gettato alle ortiche la possibilità di incamerare punti importanti per l’Europeo, suo principale obiettivo di questa stagione. Grandissima gara fino alla SS10 anche per Damiano De Tommaso e Giorgia Ascalone (Citroen C3/Meteco Corse) che hanno chiuso quarti la tappa di sabato e avrebbero forse potuto lottare per il podio, fino ad una foratura in chiusura di mattinata alla domenica che li ha visti precipitare fuori dalla top ten.
A rendere questa edizione davvero memorabile, oltre alla parte meramente sportiva che ha regalato emozioni a non finire ed ha confermato l’altissimo livello tecnico del Rally di Roma Capitale, con un percorso in grado di mettere in difficoltà anche i più forti piloti del panorama continentale, è stato il grande show inaugurale di venerdì 23 luglio. La gara è partita da Castel Sant’Angelo, ha attraversato in parata il centro di Roma passando davanti al Colosseo, ai Fori Imperiali e al Vittoriano ed ha poi dato vita alla esclusiva prova spettacolo “Terme di Caracalla ACI Roma”. Confermata all’interno del percorso solo qualche settimana prima dell’evento, la spettacolo di Caracalla è stata il momento più seguito, definito da tutti memorabile ed ha consegnato anche il Trofeo dedicato a Pasquale Amoroso, vinto da Andrea Crugnola che ha realizzato il miglior tempo.
Capitolo a parte quello relativo al Rally di Roma Capitale Cup, l’evento nazionale che ha visto l’esordio assoluto a livello mondiale di un monomarca Toyota, la nuova ed attesissima GR Yaris Rally Cup. Il confronto animato dalle Toyota Yaris è stato particolarmente avvincente ed ha contrapposto in una bella lotta Alessandro Ciardi, in coppia con Alessandro Tondini, Federico Romagnoli e Monica Rubinelli,e il finlandese Markus Manninen navigato dal connazionale Teemu Sillanpaa che si è pure tolto la soddisfazione di segnare lo scratch sulla prova più lunga, la “Santopadre-Arpino”.
“È davvero molto difficile poter riassumere in poche righe le tante emozioni che abbiamo vissuto in questo weekend – ha commentato Max Rendina, patron del Rally di Roma Capitale – Credo che possiamo sostenere con orgoglio di avere organizzato un’edizione davvero spettacolare ed unica. Aver portato le vetture in prova speciale alle Terme di Caracalla resterà un punto fermo nella storia del Rally di Roma Capitale e della città di Roma. Anche quest’anno abbiamo avuto un ritorno mediatico importantissimo con visibilità su tutte le maggiori televisioni nazionali e locali, sui quotidiani, sui magazine, sul web e sui social, non solo concentrato sulla parte sportiva ma anche sul fondamentale aspetto legato all’ambiente che, grazie a più iniziative, abbiamo abbinato all’evento. Lo sforzo logistico e tecnico che abbiamo sostenuto è stato molto importante, il mio staff ha lavorato giorno e notte per settimane, li ringrazierò personalmente perché sono veramente tanti e senza di loro niente di tutto questo sarebbe possibile. Non posso dimenticare le istituzioni, ACI Sport, ACI Roma, il Comune di Roma Capitale, la Regione Lazio, tutti i comuni coinvolti con un particolare ringraziamento a Fiuggi che ci ha ospitato e poi ancora i Commissari di Percorso e tutti gli addetti ai lavori. Disegnare un percorso di oltre 730 chilometri complessivi porta al coinvolgimento di moltissime realtà locali, necessita di attenzioni e di sensibilità. Infine un grazie anche ai nostri partners, sostenitori convinti che ci permettono di poter continuare a crescere, anno dopo anno. Complimenti ai vincitori ed un sincero arrivederci all’edizione del decennale, per la quale dovremo sicuramente inventarci qualche altra sorpresa”.