Collisioni e forature affliggono la seconda gara GT Open per il duo Audi Sport Italia
La partenza in prima fila è stato il punto più alto del pomeriggio sul Santerno di Audi Sport Italia, grazie alla buona prova di Riccardo Agostini in qualifica, secondo alle spalle del danese Schondorff. Al semaforo però le prime posizioni venivano occupate dalla Lamborghini del poleman e di Beretta e dalla McLaren di Millroy/Irebe e il padovano si trovava subito a dover sopportare la pressione della Mercedes AMG di Loris Spinelli, vincitore di entrambe le corse precedenti, ieri a Imola e ancor prima a Budapest. Al terzo passaggio alla curva Tosa l’abruzzese spingeva l’Audi in testacoda (manovra per cui veniva poi penalizzato dalla direzione gara), e così l’ex-compagno di squadra ai tempi della comune militanza in Lamborghini precipitava al nono e penultimo posto. Il pilota veneto con una rimonta furibonda dopo venti minuti di gara si era riportato in quinta posizione, ma al momento del pit-stop aveva la prima sorpresa, con un rientro anticipato dovuto a una foratura. Lorenzo Ferrari, che prendeva il volante in sesta posizione, prendeva subito un buon ritmo, ma al ventiseiesimo passaggio doveva ancora effettuare una fermata imprevista, ancora per problemi alle gomme posteriori, questa volta con una doppia foratura e rientrava in nona posizione, con ogni speranza di podio ormai sfumata, ma almeno potendo ricominciare a guidare con passo di rivali che si aggiudicavano le migliori posizioni. Tra i quali c’era la Porsche dei vincitori Soucek/Al Zubair, unici tra gli equipaggi che partivano nelle prime file senza handicap tempo da scontare al pit stop a parte proprio la R8 LMS di Agostini e Ferrari, che proprio per questo ripartono da Imola con un conto in sospeso con la sorte.