Campionato Italiano GT – A Imola cresce ancora il margine nella classifica GT3 Sprint dei piloti leader Riccardo Agostini e Lorenzo Ferrari

Dopo la splendida a sudatissima vittoria del sabato, la sesta corsa della stagione GT Sprint a Imola oggi per Lorenzo Ferrari e Riccardo Agostini appariva se non noiosa scontata: con 15″ di handicap-tempo da patire al momento del cambio pilota il massimo cui si poteva pensare era un quarto posto, che Agostini si stava avviando in effetti a raccogliere, quando a due giri dalla fine i leader Daniele Di Amato e Alex Frassineti venivano coinvolti in una collisione in un doppiaggio che bloccava il primo e faceva scivolare al quarto posto l’altro. Così a vincere era la Honda NSX di Guidetti/De Luca, con la R8 LMS dei leader della classifica provvisoria che precedeva la BMW di Comandini/Zug, gli unici ad avere ostacolato la corsa ai punti di Ferrari, che aveva preso il via disputando uno stint senza sbavature sempre in terza posizione, e di Agostini, che aveva avuto ragione degli avversari della casa di Monaco di Baviera al 23° giro per raccogliere quel quarto posto che sembrava il miglior finale possibile, prima di uno degli imprevisti che l’automobilismo può avere in serbo ad ogni metro di pista. Coi 35 punti raccolti nelle due giornate a Imola Agostini e Ferrai sono a quota 69 punti totali, 17 più di Alex Frassineti e 19 più degli ex-leader di metà campionato Crestani-Greco. Gli uni e l’altro, così come Daniele Di Amato che coi due della Honda di punti ne ha 35 al Mugello le studieranno tutte per scalzare la coppia Audi Sport Italia, che sa già di dover affrontare la finale toscana con handicap-tempo sfavorevole e punti da scartare. Ma la tranquillità e serenità del padovano e del piacentino fa ben sperare che ci sia nel box dei quattro anelli tutto quello che servirà per non deludere.

Di delusione invece Imola ne ha avute in serbo doppia razione per gli sfortunatissimi Daniel Mancinelli e Vito Postiglione: ieri messi a terra dall’idroguida, oggi l’equipaggio della R8 LMS N.14 è stato fermato dalla foratura della gomma posteriore destra: per colmo di sfortuna se fosse successo due minuti dopo il marchigiano avrebbe potuto fermarsi al momento del cambio pilota limitando i danni. Con una sosta in più degli avversari invece le velleità sono state mortificate, e il tredicesimo posto finale siglato da Postiglione è quasi una beffa se si pensa che a inizio gara i due erano a pochi decimi dalla Honda NSX che si è ritrovata vincitrice a sorpresa in un finale rocambolesco.