PAJUNEN E LINDSTROM VOLANO SUGLI STERRATI DEL SAN CRISPINO
Con la Renault New Twingo R2 il pilota finlandese è leader del Due Ruote Motrici e primo tra gli Junior davanti a Campedelli (Citroen DS3 R3t) e Tassone, sull’altra Renault New Twingo. Al termine della prima tappa Pajunen è sesto assoluto nel Cir Conduttori. La lotta per il titolo “Junior” si accende sugli sterrati del 25° Rally San Crispino – Città di Gubbio e a ruolo di protagonisti assoluti assurgono i finnici Mikko Pajunen e Kaj Lindstrom. Con la Renault New Twingo R2B del team Gima i portacolori della scuderia Meteco hanno vinto tutte le tre prove speciali disputate nella giornata di oggi, venerdì 29 giugno, liberandosi della stretta marcatura degli alfieri Citroen. Con una partenza a razzo sulla speciale di San Bartolomeo, il 28 enne driver di Vesanka si è dapprima imposto con 3”2 sulla Citroen Turbo di Campedelli e poi ha incrementato il vantaggio sulle successive Mesola2 e San Bartolomeo2 finendo la prima tappa in prima posizione tra gli Junior e tra i piloti delle vetture a due ruote motrici. In terza posizione compare la Renault dell’Autofficina Ulivieri condotta dal piemontese Michele Tassone e navigata per l’occasione dal versiliese Bacci mentre quarto figura la coppia ligure Andolfi-Casalini sempre su Twingo, a 2’26”
Pajunen: “Siamo soddisfatti anche perché Campedelli è un ottimo riferimento per noi; in ogni gara del Cir abbiamo trovato un fondo differente: seppur sia sempre terra questa è ben diversa da quella trovata sulle strade dell’Adriatico; in alcune ripartenze, dopo i tornanti, la nostra “tutto avanti” paga qualcosa rispetto alle 4×4 o alle turbo ma questo si sapeva. Questa è la nostra 11° gara stagionale e indubbiamente il ritmo gara è aumentato rispetto all’inizio. Stiamo ben figurando grazie anche all’ottima gommatura offerta da Pirelli!”
Bacci (naviga di Tassone): “Per avere poca esperienza su terra Michele sta mostrando ottimi progressi; è la prima volta che gareggiamo insieme e il fatto di correre non per i punti di Trofeo ma solo per lo Junior ci dona quel maggiore relax che è indispensabile per un approccio migliore alla corsa. A sei chilometri dalla conclusione della Ps4 ci si è rotto l’ammortizzatore anteriore destro a seguito di un salto.”
Andolfi: “Ho patito molto il caldo specie nella seconda tornata; i cali di concentrazione si sono fatti sentire: gli intermedi della Ps4 parlano da soli tant’è che al primo split eravamo più alti di 10” rispetto al giro precedente, al secondo ci trovavamo sotto di 10” e alla fine abbiamo fatto quasi uguale; è segno che la nostra prova è stata troppo altalenante.”