#BossGP – Roberto Vanni su Lola-Alfa Romeo 3000
Il lungo rettilineo di Monza si perde nelle montagne del lecchese, l’umidità lasciata dalla pioggia oggi le nasconde e allora lo sguardo, dall’abitacolo della sua Lola-Alfa Romeo 3000, Roberto Vanni lo riserva ai colori che gli sono intorno. Gli occhi si posano sulle vetture schierate, legge e ripassa quei nomi: Toro Rosso-Ferrari, Benetton-Ford, Dallara-Renault, Jaguar e le mani quasi tremano mentre il semaforo verde lo richiama alla concentrazione della partenza. Cuore e motore salgono al massimo dei giri mentre già incombe la prima variante, poi la curva grande, il ponte Campari, la variante della Roggia, Lesmo, il Serraglio, la variante Ascari e la parabolica, oggi dedicata ad Alboreto. Curve e rettilinei che passano tutti in un fiato sono la somma di un desiderio che il pilota lucchese ha sognato a lungo ed ora è diventato realtà, da vivere metro dopo metro. L’aspirazione per il pilota lucchese è salire su quel podio, definito tra i più belli al mondo, ricalcare su quella passerella le orme dei grandi, vedere dall’alto la pista dove è passata la storia. Adesso è lì, prove e gara sono già un ricordo, pochi passi, la firma sull’album dei vincitori e il sipario si apre sulle onde dell’inno che accompagna la premiazione. Roberto Vanni a Monza si aggiudica la categoria BossGP light, la coppa sarà l’importante accessorio da aggiungere al posto d’onore della bacheca di casa, il resto sarà memoria incancellabile.