SCUDERIA ABS SPORT – Il Rally Day del Sebino regala un pokerissimo di podi

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La Scuderia Abs Sport sugli scudi nel Rally Day del Sebino con cinque podi di classe conquistati e altri tre equipaggi all’arrivo. Una bella iniezione di fiducia in vista dell’atteso Trofeo Rally Aci Como, la gara più attesa dell’anno per il team oggionese.

Pokerissimo di podi per la Scuderia Abs Sport nel Rally Day del Sebino, con Marco e Guido Pulici , Albrigoni – Sandri, Franzoni – Scanzi e Nava – Frigerio secondi di classe, terzi Rossini – Sala. Cinque piazzamenti sul podio su nove equipaggi alla partenza della gara bergamasca, disputata nella Valle di Scalve con Lovere sede centrale, salutati con gioia direttamente all’arrivo dal presidente Beniamino Bianco e dal diesse Ivano Tagliabue.

“E’ un risultato globale che ci gratifica molto – dice il presidente Bianco -, un bel viatico in prospettiva dell’imminente Rally Aci Como, uno degli appuntamenti a cui teniamo maggiormente e che contiamo di disputare con una marcata presenza di equipaggi. Questi piazzamenti nel Sebino – conclude – sono anche una spinta per me a rimettermi in forma al più presto per tornare a gareggiare”.
Primo equipaggio Abs Sport al traguardo quello composto dagli esperti fratelli bergamaschi Marco e Guido Pulici, in gara con la nuova Peugeot 208 Rally 4 curata dal team Colombi Racing non si sono smentiti andando ad cogliere l’11^ piazza assoluta e un ottimo secondo posto nella classe R2C.
Ecco le parole del co-driver Guido: “Siamo contenti del risultato finale. Mio fratello Marco si è subito trovato a suo agio con la nuova Peugeot 208 e il piazzamento finale è il coronamento di una gara linerare e in costante crescita. Siamo contenti di aver regalato un podio anche alla nostra nuova Scuderia Abs Sport”.

A seguire nella generale Marco Albrigoni e Stefano Sandri, secondi nella sempre combattuta classe N3 con la Renault Clio RS.

“Abbiamo portato in gara un nuovo motore e si è vista la differenza – dice Albrigoni -. Siamo sempre stati vicinissini ai ledaer, il podio comunque ci va bene. E’ un premio alle ore notturne passate in officina a preparare la macchina. Di questo devo ringraziare la mia famiglia che mi supporta e sopporta sempre in questa mia passione per i rally. Io e stefano c’e l’abbiamo messa tutta per fare bene”.

Tra altri equipaggi che si sono maggiormente distinti ci sono anche Marco Franzoni e Elena Scanzi, bravi a condurre al secondo posto di classe A7 la loro Renault Clio Williams, autori anche di un miglior di tempo in una prova speciale.

Il commento di Marco: “Non ce l’aspettavamo di essere così competitivi, perché la

nostra Clio è in debito di cavalli rispetto alla altre Renault. Siamo stati sempre in lotta per la vittoria, tranne in un tratto nella Val di Scalve altrimenti il colpccio era alla nostra portata. Ma siamo contenti anche così”.

Lontano dalla gare da diverso tempo, il rientro agonsitico del prepapratore Danilo Nava con Giovanni Frigerio con la Citroen Saxo preparata in casa Elco Racing e usata abitualemente dal figlio Mattia, è stato salutato da un bel secondo posto in volata nella classe A6, davanti ai compagni di Scuderia Marco Rossini e Matteo Sala, in gara con la Peugeot 106 preparata dal team Saldarini.

Commenta l’esperto co-driver Frigerio: “Devo dire che Danilo sa ancora guidare come ai vecchi tempi. Fin da subito ha ritrovato lo spirito agonistico e il feeling con la vettura. E’ stata una bella gara coronata da un secondo posto in rimonta che ci ha gratificati entrambi”.

Lontani dal podio ma all’arrivo si sono invece classificati i lecchesi Dario Capiaghi e Giorgio Invernizzi con la Peugeot 106, autori di buoni parziali nella seconda parte di gara e ottavi nella affollata classe N2 che contava ben 22 partenti, A seguire all’11° posto nella stessa classe il dottore volante Valerio Rossini e la moglie Manola Ciceri, in gara con la Citroen Saxo. Tredicesimi sempre nella classe N2 i giovani Fausto Panizzoli e Massimo Confalonieri con la Peugeot 106. Sfortunata invece la partecipazione di Robert Rota e Beatrice Centanno che si sono dovuti fermare a soli 3 km dall’arrrivo per la rottura del differenziale della loro Renault 5 GT turbo.