Simone Faggioli prenota la 62ª Trento – Bondone
Si riprende laddove ci eravamo lasciati, un anno fa. La caccia al trono di Simone Faggioli, re delle ultime due Trento – Bondone, ricomincia a partire dalle ore 11 di domani, quando il direttore di gara darà il via alla 62ª edizione di questa competizione che rimane la più importante d’Europa per quanto attiene alle cronoscalate. La giornata di oggi è stata quella dedicata alle prove ufficiali, che hanno confermato il predominio del driver fiorentino, nettamente più veloce deglialtri sia nella prima sia nella seconda sessione, quando ha fermato il cronometro a 9’38”01. Un tempo di rilievo, ma inferiore sia al record fissato da Faggioli nel 2011, sia a quello con il quale si impose nel 2010. Dietro a lui il più veloce è stato Michele Camarlinghi, al volante della stessa Osella FA 30, staccato di quasi 23 secondi, seguito poi da Francesco Leogrande sull’agile Gloria C8p di appena 1600 cc, da Christian Merli sulla Radical Prosport, anch’essa spinta da un propulsore di 1600 cc, e da Franco Cinelli, due volte vincitore a Vason, con la fida Lola Zytek. Stando ai tempi, la lotta più agguerrita sarà quella per il secondo e il terzo gradino del podio, ai quali ambiscono gli stessi Camarlinghi, Leogrande, Merli e Cinelli.
Non si tireranno certo indietro gli altri trentini alla guida di monoposto. Dopo un testacoda nella prima salita, Matteo Moratelli con la Gloria Suzuki si è rifatto nella seconda manche (10’39”61). Ha preso confidenza con la Lola F.3000 Adolfo Bottura (10’28”03), così come Gino Pedrotti (10’52”80), al volante di una Formula Master, la stessa vettura di Diego Degasperi, alle prese però con problemi di manovrabilità nei tornanti (10’53”51).
Nel gruppo E1, quello forse più amato dal pubblico, si sono messi in mostra il partenopeo Piero Nappi su Ferrari 550 (11’01”22) ed il teramano Marco Gramenzi su Alfa 155 V6 (11’02”83).
Nel gruppo A hanno subito fatto la voce grossa i trentini Giorgio De Tisi e Tiziano Nones, entrambi alla guida di una Citroen Xsara WRC (rispettivamente 21° e 24° tempo assoluto), mentre più in difficoltà è apparso il bolzanino Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer), che dovrà difendere con i denti la leadership nel Civm.
In gruppo N la prima sorpresa di giornata è stata poco felice per Lino Vardanega (Mitsubishi Lancer), visto che il leader del campionato italiano ha sbattuto e ha così dovuto alzare bandiera bianca, riprendendo la strada di casa. Il trentino di casa Maurizio Pioner ha così trovato campo libero, fissando un incoraggiante 11’38”58, insidiato dal solo Antonino Migliuolo, sorrentino ma trentino di adozione, anch’egli al volante di una Mitsubishi Lancer.
Già vincitore nel 2006, nel 2010 e nel 2011, Faggioli rimane dunque l’unico vero grande favorito della gara di oggi, non solo perché finora ha vinto tutte le tappe del Civm a cui ha partecipato, ma anche perché dispone di un mezzo che nessun altro pilota porta in gara. Una variabile importante da tenere in considerazione saranno le temperature dell’aria e dell’asfalto, già oggi elevatissime, che potrebbero giocare qualche brutto scherzo a molte vetture.
Proprio il caldo è la prima preoccupazione dei piloti, dato che a queste temperature le gomme si consumano rapidamente e il motore soffre. «Non sono condizioni da record – ha messo le mani avanti Faggioli – perché le gomme iniziano troppo presto a far galleggiare l’auto. Dovremo intervenire sull’assetto». Anche il compagno di squadra Camarlinghi ha avuto belle gatte da pelare: «La vettura scivola molto per via del caldo, io ho sfiorato un guardrail ed ho rigato un fiancata». In quanto a Merli si è rammaricato per aver guidato con troppa aggressività nel tratto iniziale, consumando le gomme, ma si può star certi che domani farà meglio.
Meteotrentino prevede una punta massima di 35 gradi in città, il valore più alto che si ricordi negli ultimi dieci anni, per la Trento – Bondone. Anche per questo si prevede un afflusso di pubblico particolarmente elevato: già oggi, salendo lungo il percorso, si notavano tante persone accampate ai bordi della strada, domani la cornice sarà sicuramente degna della sfida.
Prima delle monoposto gli appassionati potranno assistere al passaggio delle vetture storiche, fra lequali spicca il “solito” Martin Vondrak al volante di una March 712, che oggi ha fissato il miglior tempo con 11’11”65, appena tre secondi superiore a quello che stabilì in gara un anno fa. Dietro a lui spicca l’11’42”93 di Denny Zardo, nell’inedita veste di gentleman driver, fissato al volante di una Porsche 934. Terzo tempo in prova per Giovanni Ambroso (Osella Pa 9/90) con 11’59”88. Non ha potuto purtroppo raggiungere Trento il francese Almeras, che pure era iscritto alla gara: quest’anno non vedremo la sua Porsche 935. Vedremo però molte altre vetture dei tempi che furono.
Più recenti sono quelle catalogate come E3, per lo più Renault Clio, non più omologate come auto moderne. In questo drappello oggi il più veloce è stato Alessandro Mazzonelli (Renault Clio Williams) con il tempo di 11’58”25, seguito da Walter Begher (12’14”27).
L’appuntamento è dunque fissato per domani mattina lungo i 17,3 chilometri che da Montevideo salgono verso Vason. La strada verrà chiusa alle 9,30, il costo del biglietto è di 10 euro. Prima dello start, però, alle ore 9,30, all’area ex Zuffo si ricorderà Georg Plasa con un minuto di silenzio davanti alla sua vettura, che da ieri è stata portata nel posto che era solito occupare. Un modo per omaggiare un grande amico della Trento – Bondone scomparso quasi un anno fa alla Rieti – Terminillo.