L’asfalto rovente dell’Hungaroring fa sciogliere le speranze dei piloti Audi
Johan Kristoffersson scivola dal primo posto in campionato al terzo posto dopo un ritiro sfortunato, la RS5 di Gianni Morbidelli si ferma due volte durante una cavalcata nella Top3 e Thomas Schoeffler strappa due ostinati decimi posti malgrado problemi meccanici in entrambe le corse. In teoria il tracciato misto dell’Hungaroring doveva avere caratteristiche tali da adattarsi alle qualità delle RS5 a trazione integrale, qualità peraltro assottigliate dall’accresciuto peso minimo (100 kg) e restrittore al motore entrati in vigore dal meeting del Mugello. Ma era scritto che così non fosse…
Al giro di boa di metà stagione il periodo sfortunato di Gianni Morbidelli continua imperterrito, ed anzi il contagio pare essersi propagato a Johan Kristoffersson, che dopo gara 1 era ancora leader di campionato ma dopo essere stato tradito da un problema alla batteria nel giro di schieramento di gara 2
è stato scavalcato in graduatoria dal vincitore di gara 1 Tonio Liuzzi e dall’ex-campione Superstars Thomas Biagi. Ora segue Liuzzi ad otto punti. Nondimeno, il pilota RS5 che sembrava più probabilmente destinato a cogliere la quinta vittoria Audi del 2012 sul tracciato di Budapest era quello di Audi Sport Italia. Morbidelli, dopo aver visto il precedente meeting cancellato da una mischia alla prima curva del Mugello, ha rassegnarsi al fatto che la sua vettura nei colori Camozzi non abbia visto la bandiera a scacchi nemmeno in Ungheria, dopo che problemi al motore a tre giri dalla fine di gara 1 (mentre era sul terzo gradino del podio) ed ancora in gara 2, quando ormai aveva la Mercedes del leader Camilo Zurcher nel mirino.
All’inizio di gara 1 ogni pilota Audi in pista ha dovuto cedere qualcosa rispetto alla posizione in griglia, con Morbidelli e Schoeffler (entrambi in seconda fila) scivolati rispettivamente in P5 e P7, mentre Kristoffersson scivolava per un attimo fuori dalla Top10. Morbidelli, che aveva avuto una cattiva partenza, con l’inizio dei problemi di misfire, già al secondo passaggio infilava Christian Klien, puntando alla zona podio subito nonostante gli intermittenti problemi con la macchina che rattava. Qualche posizione più un basso gli altri due colleghi di marca Schoeffler e Kristoffersson davano vita ad uno show spettacolare. Era Schoeffler che iniziava il lavoro difficile di sloggiare i piloti del Team Romeo Ferraris dalle loro posizioni, ma si dimostrava anche saggio ed attaccato al marchio abbastanza da non ostacolare il collega svedese della KMS quando Kristoffersson rischiava di andare sull’erba, durante una mischia. Perciò Kristoffersson passava in prima line nel duello con le AMG Mercedes bianco-arancio, mentre pochi istanti dopo un problema in frenata forzava il pilota MTM Motorsport sull’erba facendolo scendere giù in P11. Kristoffersson non celava le sue intenzioni di rendere la vita difficile alle C63 AMG di Andrea Larini e Camilo Zurcher, il che poi traduceva in pratica passando entrambi. Questa battaglia era allora rivolta al sesto posto, ma il pilota Audi meglio piazzato era ancora Morbidelli, che era riuscito a sfilare all’idolo locale Norbert Michelisz il terzo posto al quarto giro, deludendo un pubblico caldo e appassionato. La coppia di testa Liuzzi-Biagi non sembrava però seriamente minacciata dalla RS5 Camozzi: al contrario il pilota di Pesaro era impegnato a tenere d’occhio i segnali della propria vettura, che al decimo passaggio lo obbligava a rallentare per subito dopo fermarsi a bordo pista. Con Morbidelli out, Kristoffersson risaliva una posizione, e l’allora leader del campionato aggiungeva al quinto posto il primo giro veloce della sua stagione, mentre andava a caccia della Maserati di Klien. Schoeffler, malgrado una vettura acciaccata per una perdita da una canalizzazione dei freni riusciva almeno a tornare nella Top10, un risultato che gli era sfuggito da Imola in poi.
Il quinto posto di Kristoffersson invece lo aveva mantenuto in testa al campionato di cinque punti dopo gara 1, ma la jella lo colpiva proprio quando metteva in moto per il giro di schieramento sulla griglia invertita per gara 2: una spia si accendeva sul cruscotto e la batteria lo abbandonava durante il giro di formazione. La partenza era assai migliore per gli altri piloti Audi, Morbidelli e Schoeffler. Alla prima curva una mischia spargeva il panico e permetteva all’uomo di Audi Sport Italia di recuperare dal 13. all’8. posto, appena uno davanti alla RS5 della MTM Motorsport. Al secondo passaggio aveva superato anche la sola Maserati partita e la Jaguar, fissando anche il giro più veloce al momento. Neanche una tornata dopo strappava a Biagi il gradino più basso del podio e volava oltre la BMW per inseguire il vincitore di gara 1 Liuzzi. Il che gli è riuscito il giro seguente, e la sua RS5 Camozzi iniziava già a minacciare con la sua sagoma la AMG Mercedes di Zurcher. Ma al quinto passaggio anche il motore di scorta era colpito dalla folgore della cattiva sorte e bloccava l’Audi in pista.
La sola RS5 superstite di Schoeffler battagliava coraggiosamente con un gruppo di M3 ed al settimo giro era in P5, la miglior posizione conquistata dal tedeschino di Singen finora. Ma era destino che non potesse sognare il podio: un ammortizzatore anteriore cedeva ed il diciottenne tedesco doveva guidare sulle uova per assicurarsi il decimo posto ed i punti della classifica rookies, ancora saldamente condotta dallo svedese della KMS Audi.
Poiché a Zurcher veniva comminata a gara finita una penalità di 25″ per aver spinto fuori pista la Jaguar, l’austriaco Klien coglieva la prima vittoria 2012 della Maserati e Liuzzi e Biagi finivano nell’ordine alle sue spalle dopo una zuffa in pista. Il podio del pomeriggio ha dato all’ex-pilota della filiera Red Bull la gioia di essere il terzo leader della Superstars 2012 dopo Massimo Pigoli e Kristoffersson.