DUE GI SPORT : 6 SU 6 AL TRAGUARDO DEL MOSCATO RALLY

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All’11° Rally del Moscato, in una gara difficile che ha messo a dura prova sia gli equipaggi che le vetture, tutti e sei i portacolori della scuderia Due Gi Sport hanno portato a termine il loro impegno. Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore hanno ottenuto la vittoria di Classe N2 con la Citroen Saxo, Piergiacomo Riva e Massimo Paire si sono affermati in Classe A5 con la Fiat Panda Kit, Danilo Bordino e Luca Culasso hanno ottenuto il 2° posto di FA7 a bordo della Renault Clio Williams, Marco Giordanino e Renato Meroni hanno concluso al 3° posto di Classe FA5 con la loro Peugeot 106 Rallye, Marco Luison e Cinzia Michelini hanno chiuso al 4° posto di Classe S1600 con la Renault Clio e 5° posto di Classe FA7 per Alessandro Montanaro e Paolo Avidano con la Peugeot 309 Gti 16V; infine, per la Due Gi Sport anche il 3° posto finale nella classifica riserva ai team.
Terza gara e terzo podio per Danilo Bordino che, navigato da Luca Culasso, nonostante la poca esperienza maturata, si è nuovamente dimostrato pilota veloce, che sa immediatamente adeguarsi alle condizioni difficili che incontra lungo le prove speciali, segnando degli ottimi tempi anche a livello assoluto e guidando senza commettere errori la Renault Clio Williams FA7.
Dopo il 3° tempo fatto registrare nella prova di apertura, già dalla prova seguente il pilota di Neive si è impossessato della 2° posizione di classe grazie al tempo fatto segnare sulla “Robini”.
Sulle restanti prove, Danilo Bordino e Luca Culasso hanno rafforzato la loro posizione nella classifica di classe, ottenendo costantemente il 2° tempo e, grazie al veloce passo, hanno rimontato anche in classifica assoluta, che li ha visti terminare al 14° posto.
“Posso ritenermi molto soddisfatto”, dice Danilo Bordino all’arrivo, “ho esordito a Franciacorta con il 3° posto di classe, sono riuscito a ripetermi alla ronde del Monferrato e ora è arrivato il 2° posto al Moscato. Per questa stagione non penso di fare altre gare, ma credo che ci rivedremo a Franciacorta il prossimo anno, cercando di centrare l’unico gradino del podio che ancora mi manca.”.
Dopo un anno, Marco Luison, navigato da Cinzia Michelini, è ritornato alla guida della sua rinnovata Renault Clio S1600; le strade del Rally del Moscato sono state un banco di prova molto impegnativo per prendere confidenza con una vettura profondamente rivista sia nel motore che nell’assetto, mettendo in difficoltà il pilota di Chieri che, ad inizio gara, ha stentato parecchio a trovare il ritmo giusto; verso fine rally, Marco Luison ha trovato una maggiore confidenza con la sua vettura, migliorando la sua posizione di classifica, che lo ha visto chiudere al 17° posto assoluto e al 4° posto di S1600.
“C’è ancora da lavorare sulle regolazioni dell’assetto che mi ha creato parecchi problemi”, dice Marco Luison all’arrivo, “anche se nel finale ho migliorato, non sono completamente contento di questa gara, nei punti veloci la vettura non mi dava fiducia ed ero costretto a rallentare. Ora spero di riuscire a trovare le giuste regolazioni per la prossima gara.”
Per Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore il Moscato era iniziato molto bene, aprendo la gara con il miglior tempo di classe N2 sulla “Valdivilla”; verso il termine della seconda prova, però, gli stessi problemi che li avevano costretti al ritiro al Torino si sono ripresentati sulla loro Citroen Saxo, che ha iniziato a strattonare e perdere potenza, costringendo l’equipaggio della Due Gi Sport ad accontentarsi del secondo tempo di classe, riuscendo comunque a rimanere al comando della N2.
In parco assistenza, la vettura è stata controllata e si è proceduto alla sostituzione della pompa benzina; ma la situazione non è migliorata, e sulla terza prova sono stati pesantemente penalizzati dal problema tecnico, perdendo momentaneamente la leadership di N2.
Sfiduciati, i portacolori della scuderia di Moncalieri già meditavano su un nuovo ritiro, decidendo poi di provare lo stesso a continuare.
“Dopo la terza prova abbiamo notato che quando la vettura si raffreddava il problema diminuiva, così abbiamo iniziato a spegnerla ogni volta che eravamo fermi. Anche sullo start PS la tenevo spenta, a 10 secondi dal via la mettevo in moto e partivo”, racconta Lomonaco.
Cosi facendo, Andrea Lomonaco e Roberto Maggiore sono riusciti ad arrivare, portando a casa la vittoria di classe e la 28° posizione assoluta, risalendo in classifica grazie ai tempi segnati sui due passaggi finali della “Valdivilla”.
Anche per Marco Giordanino e Renato Meroni la gara è stata condizionata da nuovi problemi al cambio della loro Peugeot 106 Rallye FA5, che si sono presentati subito sulla prima prova con la quarta marcia che non voleva saperne di entrare; hanno così percorso tre prove prima di mettere a posto definitivamente la vettura, facendo segnare tempi alti che li hanno penalizzati pesantemente, escludendoli dalla lotta per il primato di classe.
L’ultimo passaggio della Robini sono costretti a percorrerlo in trasferimento, vedendosi assegnare come tempo imposto quello calcolato sulla media dei due passaggi precedenti, calcolo che li ha ulteriormente penalizzati; si sono comunque tolti la soddisfazione di siglare il 2° tempo di classe sulla prova conclusiva, abbassandola notevolmente rispetto ai giri precedenti, concludendo la gara al 3° posto di Classe FA5.
“L’età” della sua Peugeot 309 Gti 16V non gli ha consentito di lottare per il primato di classe, ma per Alessandro Montanaro, pilota di Santo Stefano Belbo, la gara di casa è un appuntamento a cui non può mancare; così, affiancato alle note da Paolo Avidano, ha affrontato le prove speciali senza errori, portando a termine la gara al 5° posto di Classe FA7.
Attendere fino al Valli Cuneesi per ritornare a sfidare il cronometro su una prova speciale era troppo, cosi Piergiacomo Riva, affiancato alle note da Massimo Paire, ha affrontato il Rally del Moscato alla guida di una Fiat Panda Kit A5; con un buon avvio di gara si sono subito assicurati la vittoria di classe già sulla prima prova, ma hanno compromesso il risultato nell’assoluta per un’uscita di strada sulla terza, dove sono rimasti fermi per circa sette minuti prima che, grazie all’aiuto degli spettatori, riuscissero a riprendere e concludere la speciale.
Visto che la vettura presentava solo danni di carrozzeria, Riva-Paire hanno continuato, concludendo la gara con il primato di classe A5, ma molto indietro nell’assoluta.