BILANCIO POSITIVO PER LA SUPERSTARS. DOPO L’UNGHERIA SETTE VINCITORI DIFFERENTI
La SUPERSTARS tira le somme dopo aver raggiunto, con la trasferta di Budapest, il suo giro di boa. Mai come quest’anno la Serie Internazionale vede un perfetto equilibrio tra vetture e piloti che vi prendono parte. Sette le “stelle” che sono salite sul gradino più alto del podio fino ad ora, e ben sei differenti “brand” a cui è andata la medaglia almeno una volta .
La prima tappa inaugurale di Monza ha visto infatti la vittoria della Jaguar XF-R di Max Pigoli e della Mercedes AMG by Caal Racing di Tonio Liuzzi; Imola e Donington hanno fatto liberare tutta la “furia” delle Audi RS5 con Johan Kristoffersson (Audi RS5 KMS) e Gianni Morbidelli (Audi RS5 Audi Sport Italia), entrambi autori di una doppietta. Al Mugello invece, è stata la “prima volta” di Andrea Larini (Mercedes C63 AMG Romeo Ferraris) e di Francesco Sini (Chevrolet Lumina Solaris Motorsport).
Mentre l’ultimo weekend di gara, svoltosi sul tracciato ungherese, ha visto la vittoria dei due ex compagni di scuderia Red Bull F1, Tonio Liuzzi e Christian Klien.
Liuzzi, dominatore assoluto sia nelle “libere” che in qualifica, si è imposto in Gara 1 controllando dall’inizio alla fine gli avversari. L’asso austriaco Christian Klien invece, al debutto nella SUPERSTARS con la Maserati Quattroporte, ha ottenuto il primo posto in Gara 2 dopo la penalizzazione nei confronti di Camilo Zurcher. Il colombiano, al volante di una Mercedes C63 AMG era transitato primo allo sventolare della bandiera a scacchi, ma un contatto nei confronti di Domenico Ferlito nelle fasi iniziali della gara, ha fatto scattare la penalità di 25”. L’alfiere del Team Romeo Ferraris ha comunque condotto una gara in solitaria, riuscendo a staccare giro dopo giro il gruppo inseguitore.
È uscito da protagonista, sul tracciato di “casa”, anche Norbert Michelisz, che ha potuto ricambiare gli oltre 22.600 fan presenti sulle tribune con un’ottima terza posizione, rilanciando allo stesso tempo la Scuderia Giudici nella SUPERSTARS. Costante è stato anche il campione Thomas Biagi, al volante della performante M3 E92 del Team BMW Dinamic con cui ha messo a segno ben due podi che tengono alte le speranze del pilota bolognese, in corsa più che mai per il titolo. Poca fortuna per le Audi: Gianni Morbidelli, a causa di problemi con il motore della sua RS5, è uscito dal circuito di Budapest a secco di punti nonostante abbia dato prova di poter competere per le posizioni di testa in entrambe le gare. Problemi elettrici sulla vettura gemella di Kristoffersson che in Gara 2 lo hanno costretto a rientrare ai box subito dopo il giro di schieramento. Stessa sorte anche per il giovane “rookie” Thomas Schöffler, che non ha potuto vedere il traguardo a causa di alcuni problemi tecnici riscontrati sulla vettura tedesca.
Giochi ancora aperti, dunque, in ottica campionato per la SUPERSTARS, che tra meno di due settimane vedrà accendere nuovamente i motori su uno dei tracciati più affascinanti del mondo: Spa-Francorchamps.