48^ Alpe del Nevegàl: primo sigillo dello straripante Simone Faggioli
Simone Faggioli ha vinto la 48^ Alpe del Nevegàl rispettando in pieno i pronostici della vigilia. Il campione toscano non ha avuto rivali in grado di impensierirlo, ma il suo trionfo ha comunque motivo di essere celebrato: è il primo ottenuto nella cronoscalata organizzata da Tre Cime Promotor asd (al debutto in Nevegàl, nel 2020, fu secondo alle spalle di Merli) ed è ovviamente arricchito dal record del tracciato nella nuova configurazione, con due chicane di rallentamento posizionate a 430 metri dal via e a 600 metri dall’arrivo: 2.29.24, che sommato al 2.29.50 di gara 2, fissa il tempo del vincitore in 4.58.74.
Alle spalle dello straripante Faggioli, giunto al settimo successo stagionale in CIVM su otto gare, la battaglia è stata vibrante e non priva di sorprese. Sul secondo gradino del podio è salito il giovane Luigi Fazzino, su Peugeot PA 2000 turbo, autore di una eccellente gara 1 e bravo a controllare il ritorno degli avversari in gara 2 e ad imporsi fra gli under 25. Nel 2019 il promettente pilota siculo si era già messo in bella evidenza in un’Alpe del Nevegàl flagellata dal maltempo, centrando un allora straordinario quarto posto assoluto. Oggi ha fatto ancora di più e meglio, recuperando punti importanti al leader della categoria E2SC 2000, Achille Lombardi. Il portacolori di Vimotorsport ha pagato dazio al rivale sia in gara 1 che in gara 2 e si è dovuto accontentare del quinto posto assoluto e secondo di classe E2SC 2000. Il terzo gradino del podio è stato appannaggio di Francesco Conticelli, su Nova Proto 01 Zytek, che ha prevalso sul vincitore dello scorso anno, il trentino Diego Degasperi, quarto assoluto, per soli 49 centesimi. La trentina Gabriella Pedroni, su Mitsubishi Lancer Evo IX, ha conquistato la coppa Dame davanti a Selina Prantl, Silvia Mosena e Silvia Clerici. Il premio
La competizione valida per il Campionato austriaco delle cronoscalate ha invece registrato l’affermazione di Peter Amann, su Osella Pa21, in 5.52.64, che ha preceduto l’italiano Andrea Catalani, su Osella Honda Pa21/s (6.14.07), Roland Hartl, su Mitsubishi Lancer Evo VI, (6.19.54), Tobias Santer, su VW Golf 1 (6.19.74) e il tedesco Valentin Schneider, su Volkswagen Tsm (6.23.91).
Il migliore fra le auto storiche è risultato Giuseppe Gallusi, su Porsche 935, cui è andato il 15. Memorial Mario Facca. Gallusi, vincitore del terzo raggruppamento, ha preceduto Giampaolo Basso (primo nel Secondo) e Michele Massaro (primo nel quarto). Il primo Raggruppamento è stato appannaggio dell’austriaco Gregor Frotscher.