57° RALLY DEL FRIULI – 26°ALPI ORIENTALI HISTORIC: “TRE CIFRE” DI SUCCESSO
Ancora un plateau di adesioni a tre cifre, per il 57° Rally del Friuli – 26° Alpi Orientali Historic. In programma per questo fine settimana, la competizione organizzata dalla Scuderia Friuli ACU ha infatti raggiunto quota 153 iscritti, uno dei risultati migliori della stagione in Italia.
La tradizionale validità per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS), del quale sarà la sesta prova delle otto in calendario, e l’importante validità per la Coppa Rally di IV zona, a coefficiente 1,5 conferiscono ampio interesse alla gara ed oltre ad esse vi sono confermate anche le validità per il FIA-Central European Zone (CEZ) e per la neonata FVG Rally Cup, che riunisce le tre gare friulane valide per la Coppa Rally IV di zona, quindi i rallies di Piancavallo, Valli della Carnia e Friuli.
Da non dimenticare poi che il rally friulano comprende pure le importanti tappe dei trofei promozionali, a dare ulteriore interesse al confronto sportivo: R-Italian Trophy, Trofeo Pirelli Accademia, Trofeo Peugeot Regional Club e Michelin Zone Rally Cup, quest’ultima a coefficiente 1,5.
UN SABATO DI GRANDE EFFETTO SULLE STRADE FRIULANE
Alla vigilia dell’evento sono in molti, a guardare le classifiche del “tricolore” per Autostoriche che in tutti i raggruppamenti, dopo l’impegno del RallyLana di giugno scorso sono assai aperte. Nel primo raggruppamento comanda la classifica Giuliano Palmieri, con la Porsche 911, con 103 punti, mentre secondo è il pluridecorato Antonio Parisi (Porsche 911) a 81 punti certamente saranno loro due a movimentare le operazioni, ma non sono escluse sorprese. Nel secondo raggruppamento comanda un tris di Porsche Carrera RS, con il primato in mano ad Angelo Lombardo il quale ha già compiuto un allungo importante, con 120 punti. Tra i Torre ed il Natisone cercherà ovviamente il piazzamento di vertice e, mancando il secondo in classifica, Sergio Galletti, Lorenzo Delladio (Porsche 911), che ha 57 punti è pronto a rimettersi sotto con decisione.
Nel terzo raggruppamento che per ora arride a Beniamino Lo Presti (Porsche 911 SC), con 111 punti, proprio quest’ultimo cercherà lo spunto vincente sul diretto inseguitore Tiziano Nerobutto, assente, con il terzo, Natale Mannino (Porsche 911) con 76 punti, il quale avrà possibilità di insidiare la seconda piazza provvisoria.
Molto più ravvicinati sono i protagonisti di vertice del quarto raggruppamento, con il comando che è in mano al veneto Matteo Luise con la sua Fiat Ritmo Abarth (68 punti), al secondo posto si trova Sergio Emanuele Farris (Porsche 911) con 56 punti, appaiato a Ermanno Sordi, pure lui con una Porsche. Ci saranno tutti e tre, a movimentare la giornata di gara, con l’aggiunta del valtellinese Lucio Da Zanche, che cercherà il successo con la sua Porsche 911, inseguendo anche il quinto alloro in una gara che lo ha sempre stimolato. Da seguire anche il lucchese Mauro Lenci, con la sua fida Peugeot 205 GTi, capace di grandi prestazioni.
LA “QUARTA ZONA” IN MANO A MARCO SIGNOR, PER TUTTI “L’ESAME CRUGNOLA”
Con la vittoria al “Valli della Carnia” ed il secondo posto di Piancavallo, il trevigiano Marco Signor (Skoda) ha in mano la classifica della Coppa di Zona con 30 punti, mentre mancherà Rudy Andriolo, che occupa la seconda piazza in coabitazione con Filippo Bravi e la sua Hyundai i20, certamente “gasato” dal recente terzo assoluto di Scorzè. Per tutti vi è un “esame”: quello della presenza di Andrea Crugnola, il varesino in testa al Campionato Italiano Assoluto e vincitore del “1000 Miglia” della settimana passata (nonché vicino alla conquista del titolo), che vinse la gara “moderna” l’anno scorso, si ripresenta, stavolta con la sua Citroen C3 Rally2 che usa in questa stagione, affiancato di nuovo da Gabriele Zanni.
Voglia di grandi performance anche per Claudio De Cecco, l’inossidabile pilota-manager di Manzano, che nella gara di casa che ha già vinto quando era “tricolore”, si presenta al via con la Hyundai i20 e potrebbe piazzare il colpo deciso per risalire in classifica. Da tenere d’occhio anche Nicola Cescutti, in gara con una Skoda, poi Giampaolo Boria e Marco Zannier (entrambi con Skoda pure loro), con Paolo Pesavento che torna anche lui con una top car, Skoda anche in questo caso. Sarà poi interessante seguire il giovane veneto Edoardo De Antoni, protagonista del Campionato Junior tricolore e qui alla sua quinta gara con una Skoda Fabia.
A rendere di sicuro ancora di più accesa la gara ci saranno poi sia le sfide delle varie classi ed anche, ovviamente, i trofei promozionali.
LA GARA NEL TERRITORIO, PER IL TERRITORIO
Si rimane a Cividale del Friuli, nella “Città ducale”, patrimonio Unesco, come sede di partenza ed arrivo ed anche come “quartier generale”. Anche per questa edizione, il lavoro dell’organizzazione presieduta da Giorgio Croce, sta lavorando in forte sinergia con il territorio delle Valli del Torre e Natisone, del quale il rally è ambasciatore da sempre nel mondo del motorsport: Cividale del Friuli, Attimis, Faedis, Prepotto, Pulfero, San Leonardo San Pietro al Natisone e Stregna sono i comuni interessati dal passaggio della competizione, una tradizione che si ripete ed una gioia per gli abitanti attendere ed ammirare il passaggio dei concorrenti. Sette sono le Nazioni rappresentate dai concorrenti iscritti, segno ancora tangibile del forte interesse che la gara ha in un contesto internazionale.
IL PERCORSO ISPIRATO ALLA TRADIZIONE CON ALCUNE NOVITA’
Tutta in un giorno, la sfida, al sabato 3 settembre, prevede tre prove speciali da ripetere per due volte per quanto riguarda la Coppa di zona mentre le vetture storiche faranno il percorso delle “moderne” con due prove in più.
La presentazione equipaggi avrà luogo nella serata di venerdì sera in Piazza Duomo, centro storico di Cividale, che ospiterà anche l’arrivo.
Il percorso, certamente ispirato alla lunga tradizione della gara, propone come già accennato tre diversi tratti: la “Subit” di 14,190 Km, la seconda di “Erbezzo” è di 6,310 Km e l’immancabile “Trivio” di Km 14,680, disegnata però in una versione rinnovata.
I totali di distanza competitiva sono di 70,360 chilometri per le “moderne” e di 90,860 per la parte riservata alle auto storiche, con il Parco Assistenza che sarà organizzato nel parcheggio del Palasport alle porte di Cividale, mentre la direzione gara sarà allestita all’Istituto “Paolino d’Aquileia” con riordino all’interno dell’Istituto Agrario, come “ai vecchi tempi”.
Da non dimenticare poi che verrà riproposta pure la competizione di regolarità storica, seconda edizione al seguito del rally, che correrà l’intero percorso del rally tricolore storico. Il notevole flusso di adesioni è il miglior esempio di quanto è stato fatto alla prima edizione del 2021.