GT Italiano – A Imola seconda vittoria consecutiva in classe GT3 Am per Marco Butti e Simone Patrinicola
Due vittorie in altrettante gare: ha sorriso a Marco Butti e Simone Patrinicola la pista del Santerno che, dopo la vittoria del sabato pomeriggio, hanno aggiunto oggi un quarto successo stagionale, su sei corse disputate nella serie Sprint finora, e sono saliti a 110 punti totali, con 27 di vantaggio sulla Ferrari di Alessandro Cozzi, oggi quarto di classe. I due sono ora i favoriti per il finale al Mugello, anche considerando che tutti dovranno scartare il peggior risultato, che per il duo Audi finora è stato un secondo posto. Al via era stato il siciliano a scattare dalla quinta fila, ma era subito rimasto invischiato anche nella sfida tra le vetture della GT Cup, peraltro agguerritissime. Tuttavia uno spettacolare incidente toglieva a Patrinicola le velleità bellicose, perché l’80% del suo turno trascorreva con bandiere gialle su tutta la pista. Peraltro si presumeva di assistere a una sfida serrata in classe GT3 Am, visto che nell’ordine si trovavano l’una dietro all’altra la R8 LMS di Patrinicola, la Honda di Luca Magnoni e la 488 di Cozzi, i tre meglio piazzati in campionato. Al decimo giro l’ennese cedeva il volante a Butti, che dopo aver scontato un mezzo minuto di handicap tempo per i piazzamenti precedenti riprendeva la gara odierna terzo di classe, dietro alla Honda di Magnoni e alla Lamborghini di Paul August, mentre Cozzi scivolava più indietro. All’undicesimo giro Butti superava la Huracan e al quattordicesimo si ritrovava di nuovo in testa, quando la NSX GT3 Evo usciva nella ghiaia alla curva Rivazza. Questo lasciava come unico obiettivo al comasco di cercare di ritornare nella Top10 assoluta, come era avvenuto ai due giovani dei quattro anelli nella giornata precedente. Nel finale al ventesimo giro Butti riusciva con grinta nell’intento, portandosi al decimo posto. La posizione finale assoluta si rivelava la nona, peraltro con appena 0″631 di distacco sotto la bandiera a scacchi dalla Mercedes AMG che lo precedeva, vettura gemella dei vincitori di oggi Galbiati/Cressoni, davanti ai leader della classifica assoluta Moncini/Guidetti (Honda).