TCR Italy – PRIMA COMPLICATA, PER BOLZA CORSE, AD IMOLA
Guardando alle varie classifiche del primo appuntamento con il TCR Italy, corso lo scorso weekend all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, si potrebbe parlare di un avvio comunque positivo ma per Bolza Corse, reduce dal terzo posto assoluto dello scorso anno, gli obiettivi e le ambizioni sono indubbiamente di ben altro spessore, ad iniziare da un Denis Babuin che, a bordo dell’Audi RS3 LMS TCR, ha concluso la due giorni emiliana con il sesto posto in gara 1 e con il nono in gara 2, al culmine di due belle rimonte da metà griglia.
Il pilota di Azzano Decimo, rispettivamente primo e secondo di TCR Master, non può considerarsi soddisfatto di una classifica che lo vede ora nono assoluto ed in testa alla classe.
“Non siamo riusciti a trovare la giusta strada nelle libere” – racconta Babuin – “e, nonostante si parli di una griglia da oltre quaranta concorrenti, chiudere con un nono in prova 1 e con un undicesimo in prova 2 non ci soddisfa. Siamo partiti dal quindicesimo in qualifica ed abbiamo cercato di fare il meglio possibile, chiudendo con un sesto e con un nono. Siamo nella top ten ed in testa alla nostra categoria ma non sono queste le posizioni alle quali puntiamo quest’anno. Il livello della competizione è altissimo, lo sappiamo, ma dobbiamo lavorare duro per avvicinarci ai migliori, già dal Venerdì. Sappiamo che ce la possiamo fare e lo faremo.”
Ma il friulano non era il solo portacolori della squadra corse di Adria in quel di Imola con la compagine polesana pronta a riabbracciare una vecchia conoscenza, Mauro Trentin, che, pur vantando due quarti posti a conti fatti, ha letteralmente sorpreso tutti, dominando gara 2.
Il pilota di Carmignano di Brenta, mattatore della passata stagione tra le DSG fino all’ultimo appuntamento, ha ritrovato la Cupra Leon TCR DSG e la serenità dei tempi migliori.
Soltanto un rocambolesco finale lo ha privato della gioia per la prima corona d’alloro del 2023.
“Nelle libere c’era troppo traffico” – racconta Trentin – “e non siamo riusciti a raccogliere i dati che volevamo mentre in qualifica ho sporcato il giro buono con un mio errore. Non eravamo messi male ma la colpa era solo mia perchè ho litigato con la Cupra. In gara 1 non eravamo a posto quindi abbiamo giocato tutta la partita in difesa. Per gara 2 siamo riusciti ad apportare delle modifiche e queste hanno pagato bene. Siamo scappati in testa, già dal via, ed abbiamo sfruttato la lotta alle nostre spalle, creando un bel divario. Siamo stati davanti fino ad un giro e mezzo dalla fine, non riuscendo a contenere il rientro a causa del calare di prestazione delle gomme e di un’Audi che è migliore di noi sull’allungo. Alla variante alta, al penultimo giro, sono arrivato lungo e mi hanno passato in due. La parte più brutta si è però verificata alla prima staccata dell’ultimo giro con Barberi che ha utilizzato la mia auto per rallentare, sorpassandomi in modo a dir poco discutibile. Sappiamo che sarà difficile stare davanti alle Audi per il titolo ma le indicazioni che abbiamo raccolto ad Imola sono buone. Mi spiace per come è finita gara 2 ma ringrazio tutto il team, ragazzi fantastici, così come il mio compagno Denis, una vera guida.”