All’Università dell’Automobilismo pochi i chilometri “in presenza” per Davide Larini

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Tra bandiere rosse, safety-car e norme anti-rumore, il giovanissimo pilota di Lido di Camaiore ha affrontato a Spa una trasferta con solo pochi minuti di gara effettivamente disputati

L’atleta di Lido di Camaiore lo scorso fine settimana era in azione in quella che è considerata l'”Università dell’Automobilismo”, ovvero la celebre pista di Spa-Francorchamps. A parte condizioni meteo ideali tuttavia, le “lezioni” sono state un fattore di frustrazione più che di educazione, al punto da differenziarsi ben poco da “lezioni a distanza”: infatti su tre gare disputate tra sabato e domenica pochissimi sono stati i giri effettivi percorsi dalla trentina di piloti e pilotesse in lizza nel campionato tricolore di Formula 4. La prima gara ha avuto due bandiere rosse e altrettante fasi di safety car, la seconda due safety car e una bandiera rossa, mentre la terza domenica nel tardo pomeriggio per i ritardi precedenti e un’altra safety car ha sforato col tempo concesso alle corse dalle norme locali sui limiti di rumore e veniva fermata quando mancavano oltre dieci minuti alla bandiera a scacchi.

Inutile dire che con dinamiche sportive così frammentate chi come il pilota versiliese ha poca esperienza ha pagato di più lo scotto, e forse non è un caso che le tre corse nelle Ardenne siano andate a James Wharton e Ugo Ugochukwu, tra i piloti con la carriera più lunga alle spalle. Ma questa non era la situazione di Larini: dopo due qualifiche non andate per il verso giusto, specie la seconda con traffico particolarmente penalizzante, si è ritrovato con posizioni in griglia che non facevano sperare molto.

In gara uno sabato pomeriggio il non ancora sedicenne pilota del team AKM Motorsport partiva 20° e 13° della graduatoria degli esordienti: la sua partenza era efficace, guadagnando al via tre posizioni nella classifica assoluta e si portava alla soglie della zona-punti dei “rookies”, per poi collocarsi in un gruppetto che partiva dalla 13.ima posizione occupata da Ariel Elkin e formava poi un trenino formato quasi interamente da esordienti. Inutile dire che per il toscano guadagnare una posizione avrebbe significato anche poter marcare punti tra i “rookies”, ma questo richiedeva che la gara venisse riavviata dalla bandiera verde. Questo è avvenuto con il contagocce e anzi quando la pista era ormai libera e l’arrivo si avvicinava, due avversari lo prendevano a sandwich per superarlo e uno gli forava un pneumatico mentre l’altro danneggiava il muso costringendolo a fermarsi a bordo pista per la vettura danneggiata e determinando la seconda e ultima bandiera rossa della giornata, con Larini classificato diciottesimo assoluto e undicesimo degli esordienti, appena fuori dai punti.

Gara due per il figlio dell’ex-driver Ferrari e Alfa Romeo partiva in 25.ima posizione e 13° degli esordienti. In questo caso l’inizio della corsa era al rallentatore per un intervento della safety car quasi immediato, ma almeno non c’erano interruzioni complete e Larini riusciva a guadagnare un po’ di terreno evitando di infilarsi in zuffe che in pista non mancavano. Non a lungo però, perché al settimo passaggio una carambola nella difficile sezione del Radillon metteva fuori cinque vetture in un colpo e il toscano era fortunato a evitare il peggio, cavandosela solo con un musetto della monoposto rovinato. La bandiera rossa determinava per Larini una classifica col 21° posto assoluto e il 12° degli esordienti.

La terza corsa era quella con la posizione di partenza più scomoda della stagione: 25° in griglia e 13° degli esordienti: ancora una volta Larini aveva un buon avvio e nella discesa verso la zona dell’Eau Rouge riusciva a guadagnare spazio portandosi al 21° posto e soprattutto al decimo posto tra gli esordienti inserendosi praticamente subito in zona-punti. Contatti nelle zone della classifica alle soglie della Top10 assoluta facevano guadagnare altre posizioni a Larini, che risaliva 17° e 8° degli esordienti, per poi cominciare a prendere anche un buon ritmo nella lotta in famiglia col compagno di squadra Frederik Lund. Ma la sfida tra i due piloti AKM Motorsport finiva in anticipo, con oltre 10 minuti di gara annullati per non sforare le leggi comunali sul rumore. Con l’ottavo posto tra gli esordienti nell’ultima (azzoppata) corsa Larini riusciva però a dare un po’ di concretezza alla trasferta in Belgio: da quattordicesimo nella classifica degli esordienti riusciva a riportarsi al tredicesimo, superando di un punto il rivale diretto Matteo Quintarelli.

IL COMMENTO DI DAVIDE LARINI:
“Spa è stata abbastanza complicata sin dalle qualifiche di sabato mattina, con tanta confusione e rivali che mi hanno bloccato più volte nel mio giro veloce, compromettendo la mia sessione e anche il resto. Nelle gare ci sono stati veramente tanti incidenti, safety car, bandiere rosse e nella prima corsa sono stato coinvolto anche in una delle bandiere rosse, non per mia responsabilità. Anche qui ho visto che sono riuscito a partire bene e questo per me è una cosa molto positiva: guadagnare posizioni in partenza è un successo e determinante se si parte in quelle posizioni in griglia. Ma le buone partenze poi è difficile farle diventare un trampolino di lancio per migliorarsi ancora in classifica, se capita come a Spa che nelle prime due corse in totale riusciamo a mettere insieme meno di 4 giri di corsa reale. Purtroppo nella terza gara, dove almeno 6-7 crono effettivi siamo riusciti a farli, neanche questa volta siamo riusciti a finire correttamente, perché avevamo del ritardo sul programma e alle 18.00 le norme locali sul rumore ci hanno bloccato quando avevamo ancora oltre 10 minuti di tempo sui monitor…”.