IL 30° RALLY ADRIATICO AL VIA: UNA DOPPIA PROVA “TRICOLORE” D’EFFETTO CON 89 ADESIONI
Adesioni che sfiorano le tre cifre, ottantanove in totale, per il 30° Rally Adriatico, evento organizzato da PRS Group, in calendario per questo fine settimana, finalmente, dopo il rinvio dallo scorso maggio per il maltempo.
Ancora con la sede ad Urbino, andando a festeggiare con la magia dell’estate la prestigiosa edizione dei suoi trenta anni di storia. Una storia che non ha mai avuto interruzioni, una storia che ha reso tanto ai rallies italiani e che quest’anno può contare su ben due validità “tricolori”, quelle del Campionato Italiano Rally Terra sia per auto moderne che storiche, alle quali si aggiunge la validità quale ultimo atto del Challenge Raceday Rally Terra e, per finire, sarà anche prova valida della Coppa Rally di 5^ zona.
Mentre si stanno ultimando gli ultimi dettagli della gara, l’organizzazione, insieme all’Amministrazione Comunale di Urbino comunica che l’evento verrà presentato mediante una conferenza stampa venerdì 14 luglio alle ore 11,00 nella “Sala del Maniscalco – Rampa Francesco di Giorgio” in zona Borgo Mercatale.
ATTESE SFIDE “CALDE” IN UN PERCORSO DI ELEVATO LIVELLO TECNICO
Il Rally Adriatico in tutte le sue edizioni disputate ha sempre prodotto agonismo e spettacolo, dallo scorso anno portandosi nella zona urbinate ha rafforzato questa sua peculiarità. Per quanto riguarda la gara nella sua interezza, il percorso si snoderà su 245 chilometri di cui 71 di Prove Speciali, 3 da ripetere 3 volte, tutte nel territorio di Cagli. Scenari di bellezza unica e strade che certamente stimoleranno le sfide, “piesse” in grado di dare nuovo valore ai campionati.
Scorrendo poi l’elenco iscritti risalta la notevole presenza straniera, con ben otto nazioni rappresentate da piloti e copiloti. Vi saranno concorrenti che arrivano da Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Irlanda, San Marino, Slovenia e Quatar dando conferma della notevole importanza della gara come veicolo di comunicazione del territorio, in questo caso ad un respiro internazionale.
Diversi gli argomenti tecnico-sportivi che proporrà la gara, a partire dalle rinnovate sfide per la serie tricolore su terra, con Paolo Andreucci, Campione in carica e leader della classifica ovviamente “nel mirino” di tutti. Balza poi all’occhio la presenza, arriva dal Campionato del Mondo, di Nikolay Gryazin, alla sua seconda gara nel “tricolore terra” dopo la vittoria di San Marino lo scorso mese, reduce anche dal quarto posto finale in Svezia (Campionato Europeo) della scorsa settimana. Sarà una sfida appassionante tra il blasonato Andreucci e Gryazin, ricca di spunti di discussione.
Si parla poi di altre presenze di rilievo, in gara, pronte a far sentire la propria voce: con il veneto Giacomo Costenaro (Skoda), con il bergamasco Enrico Oldrati (Skoda), con il fiorentino Tommaso Ciuffi (Skoda), per proseguire poi con il sammarinese Jader Vagnini, “nomi” di una lista lunga e qualificata. In detta lista campeggiano pure i nomi del versiliese Emanuele Dati, in cerca di fortuna, del veronese Luca Hoebling, di Angelo Pucci Grossi, il figlio del compianto “Pucci” che ha in obiettivo di proseguire il proprio apprendistato con una vettura di vertice. In lizza per le posizioni alte della classifica vi sono poi l’altro veneto Edoardo Bresolin, il sardo Nicola Tali, tutti su una Skoda Fabia R5, la vettura che va per la maggiore.
Da tenere d’occhio anche due francesi, entrambi dalla Corsica. Il primo è Jean Philippe Quilichini, con una Fabia R5, nome già noto alle cronache rallistiche italiane e sempre ispirato dalle strade bianche del nostro Paese. C’è poi Florent Todeschini, con una Hyundai i20 Rally2. E’ vice campione 2022 nel campionato transalpino su terra e quest’anno ha già collezionato due secondi assoluti, uno certamente che punta in alto.
Ci saranno poi le sfide della finalissima “Raceday”: lo sloveno Bostjan Avbelj, che attualmente guida la classifica non sarà presente a questa gara per cui saranno il veneto Edoardo Bresolin, il còrso Jean-Philippe Quilichini e Vagnini a giocarsi sul filo del rasoio la vittoria di questa quindicesima edizione del Raceday. Inoltre anche in parecchi raggruppamenti le classifiche sono molto corte per cui si vedrà una gara tirata e molto competitiva.
Fermento anche tra le “storiche”. Si attendono scintille nelle sfide ravvicinate tra le due ruote motrici, soprattutto tra il reggiano Andrea Tonelli, leader della classifica ed il sammarinese Bruno Pelliccioni che invece ha voglia di ricatto dopo l’out subìto a San Marino, con intromissioni certe dell’altro esponente della Repubblica del Titano, Giuliano Calzolari. Sono tutti con una Ford Escort RS, vetture che ispirano spettacolo, con la loro trazione posteriore. Puntano ovviamente in alto i tre al via con una Lancia Delta integrale, vale a dire Costantino Mura, Stefano Camporesi e Stefano Pellegrini. Da seguire anche Abdullah Al-Tani, dal Quatar addirittura (corre abitualmente in Francia), al via con una Ford Sierra 4×4.
IL “TROFEO DOWNHILL”
Una vera sfida nella sfida, è stato istituito un premio speciale per coloro che dimostreranno la loro abilità nell’affrontare i tratti in discesa. Sarà il “TROFEO DOWHILL”, che verrà assegnato all’interno del gruppo RC4N. Nella “piesse” numero 3/6/9 della gara verranno cronometrati gli ultimi 4,34 km di sfida, ovviamente tutti in discesa, mediante un cronometraggio intermedio. Chi otterrà il tempo migliore in uno qualsiasi dei tre passaggi sarà il vincitore, anche se non ha concluso la gara.
URBINO IL CENTRO PROPULSORE
Il Rally Adriatico torna nuovamente nella magnifica città natale di Raffaello Sanzio, abbracciata dalle morbide colline nell’entroterra pesarese che scendono verso il mare, il cui centro storico è patrimonio UNESCO. Luoghi di straordinaria bellezza, scenari unici di un territorio che guarda molto al turismo ed in questo l’indotto ricettivo del territorio, con la competizione ed il suo grande seguito di praticanti ed appassionati, avrà un ulteriore stimolo. Sport e turismo, dunque, come volàno per la valorizzazione territoriale e la Città di Urbino in questa unione di intenti ci crede con entusiasmo. Ma è tutto un territorio, il protagonista della gara, abbracciandola con scorci mozzafiato. Da una parte c’è il percorso, in parte rivisitato da quello dello scorso anno, dall’altra vi è lo scenario che propone, grazie alla fiducia ed all’ampia collaborazione dei comuni interessati, oltre ad Urbino, vi sono Cagli e Fermignano, con i quali già dallo scorso anno si è instaurato un forte rapporto che guarda alla valorizzazione dei luoghi.