La Rassinaby Racing tra la conferma della tripla titolazione tricolore per il Rally dei Nuraghi del Vermentino
Dopo il successo del 20º Rally dei Nuraghi e del Vermentino dello scorso settembre, la Rassinaby Racing già pensa alla prossima edizione che, come ufficializzato nei giorni scorsi da Aci Sport, potrà fregiarsi ancora della tripla titolazione tricolore, tris unico in Sardegna. Come a settembre 2023, anche nel 2024 la manifestazione basata a Berchidda sarà dunque valida per il Campionato Italiano Rally Terra, per il Campionato Italiano Rally Terra Storico e per il Campionato Italiano Cross Country Ssv. Le date verranno ufficializzate a breve ed è probabile che venga accolta la richiesta dell’organizzazione di uno slittamento in avanti di qualche settimana per consentire un’organizzazione migliore del lavoro evitando sovrapposizioni con le attività legate alla vendemmia in corso a settembre nel territorio interessato dalla gara.
Nel frattempo continua la collaborazione tra la Rassinaby Racing e il leggendario Paolo Diana, testimonial ufficiale del Rally dei Nuraghi e del Vermentino che vanta fan in tutto il mondo e corre coi colori della Scuderia San Marino. Il rapporto professionale tra l’associazione di Berchidda e Diana, che negli anni ha generato anche una profonda amicizia, ha assicurato la presenza del celebre pilota non solo lo scorso settembre nel weekend della ventesima edizione del “Vermentino”, in cui ha disputato il Rally Historicu, ma anche la partecipazione ad altre due manifestazioni di grande rilievo in compagnia di due esponenti della Rassinaby. Il 12-15 ottobre, a navigare Paolo Diana sulla Fiat 131 Abarth in occasione del Rally Legend è stato, per la prima volta, il presidente Alessandro Taras. Due settimane dopo, sull’isola portoghese di Madeira, Diana è stato invece affiancato dal navigatore berchiddese Francesco Fresu, coppia già ben collaudata e non inedita come la precedente. Due appuntamenti che hanno garantito a un’intraprendente Rassinaby Racing, sempre votata alla crescita e all’arricchimento del proprio bagaglio di esperienze, anche la possibilità di ampliare la propria rete di contatti.
Tre presenze in collaborazione con la Rassinaby Racing che Paolo Diana ha poi analizzato a freddo: “Corro per divertirmi ma le gare su terra sono le mie preferite e, dovendone scegliere una, non potevo che optare per il Rally dei Nuraghi e del Vermentino. Ci tenevo molto a essere a Berchidda, che per me è un luogo magico, mi spiace non essere arrivato in pedana ma ci rifaremo la prossima volta. Riguardo al Rally Legend, posso dire che è come se fosse la gara di casa e ogni anno scelgo come navigatore una persona che, per un motivo o per un altro, mi sta a cuore. Avere alle note Alessandro Taras, presidente della Rassinaby Racing e caro amico, è stato un grande piacere e un modo per portare tutto il gruppo di Berchidda con me. Ci tenevo a fargli vivere questa esperienza “da dentro”, perché altrimenti è davvero difficile comprendere cosa si prova in una gara simile, con un pubblico che arriva da tutta Europa. Nonostante qualche piccolo inconveniente abbiamo finito la gara ed è stato molto bello”. Diana ha poi analizzato l’esperienza a Madeira. “Ogni anno io e Francesco Fresu corriamo un paio di gare assieme, è una persona speciale e un ottimo navigatore. A Madeira purtroppo non abbiamo potuto usare la mia macchina ma abbiamo avuto modo di partecipare ugualmente con una vettura messa a disposizione dall’organizzazione. Seppur con un’auto mai usata prima e su un tracciato per noi nuovo, ci siamo divertiti e abbiamo provato a far divertire il tanto pubblico presente sulle prove, molto caratteristiche. È stata una esperienza molto bella, paesaggi incantevoli e accoglienza calorosa, torneremo anche nel 2024, ma con la mia Fiat 131. Ho già detto a Francesco di non prendere altri impegni!”.
Anche il presidente Alessandro Taras ha sottolineato il forte legame esistente tra la Rassinaby Racing e Paolo Diana e ha ricordato l’emozionante partecipazione al Rally Legend: “Per me il Legend è stata un’esperienza del tutto nuova: quando Paolo mi ha chiesto di fargli da navigatore è stata una sorpresa, nonostante la collaborazione e l’amicizia che ci legano da tanto tempo, non avevo neanche sognato di poter avere questa opportunità. Ammetto di aver sentito una grossa responsabilità e aver avuto l’occasione di entrare nel mondo di Paolo è stato un onore per me e per tutta la Rassinaby Racing, che ho rappresentato anche in quel frangente. Paolo è un personaggio molto noto e amato, ho visto tifosi arrivare da tutta Europa per lui, ma nonostante tutto è una persona semplice e questo lo rende ancora più speciale. L’affetto del pubblico, degli amici e degli appassionati è stato fantastico, quasi come tornare indietro nel tempo di trent’anni. La competizione e il cronometro sono relativi, tutto è basato sullo spettacolo. Mi complimento con l’organizzazione del Legend, per aver creduto e scelto questa formula in cui lo show è al primo posto in tutto e per tutto e si scatena il fattore emozionale. Un grazie anche a tutti gli amici che hanno lavorato una notte intera per permetterci di concludere la gara”.
Entusiasta anche Francesco Fresu, navigatore di Berchidda membro della Rassinaby Racing e portacolori del Team a Autoservice Sport: “Il Rally di Madeira è stata un’esperienza indimenticabile. L’isola è bellissima e suggestiva, le strade si prestano molto alla guida rallistica, l’accoglienza è stata fantastica sia da parte degli organizzatori, che ci hanno trattato veramente bene, sia da parte del pubblico, molto competente, appassionato e festoso. Dal punto di vista sportivo abbiamo fatto del nostro meglio, Paolo è sempre un pilota incredibile, non era facile usare una macchina storica completamente diversa dalla sua, non c’è stato nemmeno il tempo di personalizzarla ma si è saputo adattare. L’importante, quest’anno, era esserci, perché la presenza era fortemente voluta, ma nel 2024 torneremo con la sua Fiat 131 per ripagare al massimo il calore che la gente ci ha dato”.
nella foto la Fiat 131 di Paolo Diana e Alessandro Taras al Rally Legend (foto Gianluca Deledda )