Rally del Brunello: a “Lucky” il confronto storico, Lorenzo Bertelli prevale in quello moderno

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Sono Luigi “Lucky” Battistolli e Lorenzo Bertelli i vincitori del Rally del Brunello. La manifestazione, valida come ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra Storico ed aperta anche al confronto riservato alle vetture moderne, ha interessato i fondi sterrati della provincia di Siena elevando Montalcino come sede di partenza ed arrivo della gara. Centoquindici, gli equipaggi che hanno preso il “via” al doppio confronto organizzato da Scuderia Etruria Sport e Deltamania Montalcino: un risultato che ha confermato l’appeal riscontrato a livello nazionale dall’evento, espresso in un fine settimana caratterizzato da incertezza meteo.

Una vittoria mai stata in discussione, quella di “Lucky”, concretizzata al volante della Lancia Delta HF Integrale condivisa con Fabrizia Pons e con la quale ha conquistato il Campionato Italiano 4 Ruote Motrici 2023. Il pilota vicentino ha preso il comando dalla seconda prova speciale regolando – di un minuto e ventuno secondi – i britannici Matt Edwards e Hamish Campbell, su Fiat 131 Abarth, vincitori delle due ultime prove speciali e del confronto di 3° Raggruppamento. Ritorno su terra soddisfacente, dopo ben sedici anni, per Manrico Falleri. Il pilota versiliese, affiancato da Sauro Farnocchia su Subaru Legacy, ha archiviato il confronto in terza posizione, precedendo il vincitore del Campionato Italiano 2 Ruote Motrici Andrea Tonelli, protagonista di una prestazione condizionata da cinquanta secondi di penalità, legati ad un ritardo al controllo orario causato da un problema meccanico alla sua Ford Escort RS, seconda di 3° Raggruppamento che ha visto, sul sedile destro, Roberto Debbi. In quinta piazza la Lancia Delta HF Integrale di Zelindo Melegari e Maurizio Barone, seguita dalla Renault 5 GT Turbo di Damiano Zandonà e Simone Stoppa. Settimi hanno concluso i sammarinesi Nemo Mazza e Marco Cavalli, su Ford Escort RS mentre, a cogliere l’ottava piazza, è stata la Opel Corsa di GSI di Tommaso Fantei e Andrea Calandroni. Un trittico di esemplari tedeschi che ha trovato riscontro anche nella nona posizione conquistata da Alessandro Bottazzi e Ilaria Magnani e comune anche ai decimi classificati, i sammarinesi Corrado Costa e Domenico Mularoni, anch’egli su Opel Corsa GSI.

Amaro ritiro, nella penultima prova speciale, per Valter Pierangioli e Arianna Ravano, interpreti sui sedili della Ford Sierra Cosworth con la quale il pilota locale stava occupando la seconda posizione assoluta prima di cedere ad una rottura meccanica. Una performance, quella del senese, condizionata da problemi accusati nell’intera gara, prima di assetto e, successivamente, all’impianto frenante. A vincere nel Trofeo A112 Abarth Yokohama sono stati Orazio Droandi e Oriella Tobaldo, con la loro Autobianchi A112 Abarth ad avere la meglio su quella di Alvise Scremin e Marco Comunello. Terzi hanno concluso Andrea Fichera e Lorenzo Pagliaro.

A vincere il confronto moderno, confermando la leadership espressa nel primo giorno di gara, è stato Lorenzo Bertelli. Il pilota aretino, sulla Toyota GR Yaris Rally1 Hybrid messa a disposizione e curata in campo gara dal Toyota Gazoo Racing WRT- struttura vincitrice del titolo costruttori nel Mondiale Rally – ha condiviso con il copilota Simone Scattolin una performance crescente. Alle spalle del pilota, tra i protagonisti del palcoscenico mondiale, si è insediato Alberto Battistolli, su Skoda Fabia RS. Il driver vicentino, affiancato da Nicolò Gonella, si è reso interprete di un confronto vivace rivolto – nella giornata inaugurale – al vertice della classifica. Un botta e risposta di grandi contenuti, con tre soli decimi a dividere il pilota dalla vetta dopo quattro prove speciali. L’ottimizzazione del setup e le condizioni di fondo, sempre più asciutte, hanno dato ragione alle potenzialità espresse dalla GR Yaris Rally1 di Bertelli, che ha preso margine concludendo con ventuno secondi e mezzo di vantaggio sul giovane avversario, a sua volta vincitore delle prime due edizioni del “Brunello Storico”. Sul terzo gradino del podio è salito Emanuele Dati, su Skoda Fabia Rally2 e con Manuel Fenoli alle note. Quarti hanno concluso Enrico Oldrati e Giacomo Ciucci, con la Skoda Fabia Rally2 interessata, nelle fasi di avvio di gara, dalla ricerca di una miglior condizione di assetto. In quinta piazza si è installata la Skoda Fabia RS di Luca Hoelbling e Mauro Grassi, con il pilota veneto al debutto sull’ultima versione proposta dal marchio boemo. Sesta posizione assoluta per Alessandro Taddei e Andrea Gaspari, su Skoda Fabia Rally2, seguiti a soli tre decimi di distacco da Simone Romagna e Dino Lamonato, anch’egli su Skoda Fabia. Nelle prime dieci posizioni ha trovato spazio anche la Skoda Fabia dei greci Eleftherios Alygizakis e Dimitrios Amaxopoulos, con sei secondi a dare ragione all’equipaggio ellenico verso il pluricampione Renato Travaglia, affiancato da Simone Brachi sulla Citroën DS3 N5, nona assoluta. A chiudere la top-ten la Hyundai i20 Rally2 degli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi. A prevalere tra le vetture a due ruote motrici è stata la Peugeot 208 Rally4 di Davide Pesavento e Matteo Zaramella, tredicesima assoluta. Il Rally del Brunello è stato anche ultimo atto del Trofeo N5 Terra, vinto da Davide Negri su Citroën DS3 N5. Una rottura meccanica accusata dalla sua Skoda Fabia Rally2 nella fase centrale di gara ha messo fuori causa il greco Ioannis Papadimitriou, pilota che fino al ritiro si era espresso in posizioni di rilievo, quarto alla ripresa del sabato. Uscita di strada, quando si trovava in sesta piazza, anche per il Campione Europeo della Montagna Christian Merli, in corsa su Skoda Fabia Rally2.

Nelle foto: Lancia Delta HF Integrale di “Lucky” (free copyright Simone Calvelli).