Veneuela GP Lazarus – UNGHERIA: WEEKEND DI SOFFERENZA, MA LE PRESTAZIONI SI SONO
Non è stato certo un facile fine settimana quello ungherese per i due piloti del Venezuela GP Lazarus: Sergio Canamasas è infatti stato molto debilitato da una forte gastroenterite che ne ha condizionato le prestazioni, tanto che i medici sono stati incerti fino all’ultimo se farlo partecipare o meno, mentre Giancarlo Serenelli è risalito in macchina dopo i due gravi incidenti di Hockenheim.
La scuderia ha lavorato al top per aiutare entrambi i piloti a superare questi momenti difficili, mettendo in pista due vetture estremamente performanti, che hanno permesso a Canamasas di lottare a ridosso della zona punti e a Serenelli di migliorare le proprie prestazioni giro dopo giro al debutto su questo tracciato.
Sergio, nonostante il forte virus intestinale, si è esibito in due ottime partenze e, se non fosse stato penalizzato in gara 1 con un drive through, avrebbe potuto concludere in zona punti. La penalità gli è stata affibbiata dai commissari sportivi per avere oltrepassato nei primi concitati giri per intero la linea bianca che demarca la pista guadagnando una posizione: purtroppo non sono disponibili le immagini dell’infrazione. Come di consueto, il Venezuela GP Lazarus accetta con sportività la decisione dei commissari, consapevole del fatto che però questa penalità (aggiunta alle precarie condizioni di salute di Sergio) ha condizionato il suo fine settimana.
Prosegue, questa volta senza incidenti, il cammino di Serenelli, alle prese ancora una volta con una pista nuova per lui: partito con circospezione nelle libere, il pilota venezuelano esce alla distanza e nelle due gare, dopo avere preso il giusto feeling con la vettura, dimostra di riuscire a tenere il passo dei primi dieci. Prossimo appuntamento, dopo la pausa estiva, sull’impegnativo circuito di SPA.
Tancredi Pagiaro, Team Principal
“Sergio ha dimostrato di essere davvero un serio professionista: nonostante un forte attacco virale che lo ha debilitato non poco, ha voluto comunque scendere in pista, riuscendo a disputare due ottime gare. Davvero consistente il suo passo e da sottolineare i suoi ottimi scatti in partenza: se non fosse stato condizionato dalla gastroenterite ora probabilmente potremo festeggiare i suoi primi punti in GP2. Bene anche Serenelli, che se all’inizio stenta a prendere il ritmo degli avversari su piste a lui sconosciute, dimostra in gara di sapersi migliorare con costanza fino a girare sempre su buoni tempi. Faccio i complimenti ancora una volta a tutti i ragazzi del team: anche qui in Ungheria abbiamo presentato due monoposto competitive. Ora godiamoci un po’ di meritato riposo, prima della prossima gara di SPA.”
Sergio Canamasas, #18
“Purtroppo tutto il fine settimana è stato condizionato da una forte gastroenterite che anziché migliorare è andata peggiorando da venerdì. Nonostante i forti dolori addominali ho stretto i denti perché per me accumulare esperienza su questa monoposto è determinante. In alcuni momenti di gara 1 temevo di non farcela e alla fine sono uscito dalla macchina stravolto, tanto che i medici mi hanno subito trasferito in ospedale per accertamenti. Da sabato e fino a domenica ho solo potuto bere acqua minerale, senza potere ingerire nulla di solido. Ho fatto ricorso alle energie che mi restavano e , grazie anche al fatto che la seconda gara è più breve della prima, sono riuscito a dare il meglio che ho potuto. Sentivo lo stomaco aggrovigliarsi ad ogni frenata, ma ho tenuto duro e alla fine sono riuscito a completare una grande rimonta, dalla ventunesima alla dodicesima posizione finale. Posso dire con assoluta certezza che se non fossi stato debilitato dalla gastroenterite, avrei potuto lottare per entrare in zona punti in entrambe le gare.”
Giancarlo Serenelli, #19
“Quello ungherese è stato un fine settimana soddisfacente: non ho potuto girare molto nelle libere perché, appena sceso in pista, ho sentito una vibrazione e mi sono subito fermato ai box. Temevo che la vettura non fosse in perfetto ordine dato il grave incidente dello scorso fine settimana, ma mi sbagliavo. Il team ha fatto un ottimo lavoro e la macchina era in perfette condizioni: probabilmente la vibrazione era dovuta a qualche detrito che si è incollato ad un pneumatico. Sono migliorato costantemente, abbassando di più di un secondo il tempo nelle qualifiche. In gara 1 ho fatto fatica a prendere il ritmo all’inizio, ma anche in questo circuito, mano a mano che accumulavo chilometri, i miei tempi sul giro si abbassavano, tanto che alla fine giravo a cinque decimi dal vincitore. Purtroppo il tempo per conoscere la pista è poco, ma il fatto che riesci sempre a migliorarmi mi da fiducia. Ora torno in Venezuela per la pausa estiva, dopo continuerò la preparazione fisica in vista dell’impegnativa gara di SPA”