45° RALLY CITTÀ DI PISTOIA : È GASPERETTI-TRIS

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Vittoria, al 45° Rally Città di Pistoia, per Federico Gasperetti e Federico Ferrari (Citroen C3 Rally2), per quello che è il tris di allori per l’equipaggio della montagna pistoiese, dopo i successi ottenuti nel 2006 e 2016. L’ultimo atto della Coppa Rally di zona 5 (che alla vigilia del via aveva visto assegnato il titolo al reggiano Antonio Rusce, non iscritto alla competizione come anche il suo principale antagonista nonché conterraneo Gianluca Tosi), oltre che ultima sfida anche del Campionato Sociale Aci Pistoia -“Memorial Roberto Misseri”, ha vissuto due giornate di sfide decisamente intense ed avvincenti.

Per le prime quattro prove la classifica era stata in mano con una certa sicurezza all’altro pistoiese Thomas Paperini, fresco vincitore anche della GR Yaris Rally Cup nel contesto “tricolore”, già con un vantaggio importante, per poi regalare il colpo di scena durante la quinta “chrono”, il primo dei due passaggi sulla prova speciale “Avaglio”, quando il leader, tornato a far coppia con Simone Fruini, è incappato in un’uscita di strada, dovendo quindi alzare bandiera bianca.

A quel punto Gasperetti ha preso in consegna il testimonio e pur dovendo ancora completare il feeling con la vettura transalpina della PRT ed anche con gli pneumatici indiani MRF (per i quali collabora allo sviluppo su asfalto) ha saputo gestire una situazione delicata, quando alle sue spalle c’era fermento, confidando nella sua grande esperienza. Gasperetti aveva avuto apprensione durante la seconda prova del sabato quando, insieme ad un altro equipaggio (Pinelli/Vivarelli su Hyundai i20 Rally2) era stato fermato dall’incidente occorso al milanese Mauro Miele, la cui Skoda Fabia era rimasta ferma sulla strada ostruendo il passaggio. Al che, sia per Gasperetti che per Pinelli è stato necessario ricalcolare il “tempo imposto” per poter proseguire la competizione e generare una classifica equilibrata.

Sotto la bandiera a scacchi, posta in Piazza Gavinana in centro a Pistoia davanti al pubblico delle grandi occasioni, Gasperetti e Ferrari hanno dunque firmato un esaltante tris di allori, precedendo di soli 4”2 i sorprendenti Daniele Silvestri e Leonardo Marraccini, al loro debutto con una Skoda Fabia R5 evo, che hanno avuta a disposizione dopo una significativa esperienza con vetture a due ruote motrici. Decisamente altre sensazioni, per il pilota di Montale, che ha guardato solo a trovare il miglior dialogo con la supercar boema a trazione integrale firmata da Pavel Group, che ha condotto ad un risultato cristallino. Ne è la conferma l’aver siglato il miglior tempo assoluto in entrambi i passaggi della prova di Avaglio, la più lunga e la più insidiosa del rally.

Gradino più basso del podio per Luca Artino, in coppia con Leonardo Matteoni, alla seconda gara con la nuova Skoda Fabia Rally2 di MM Motorsport. Il driver di Lamporecchio, già visto brillante in primavera al Rally della Valdinievole e Montalbano, dopo anche un Rally a Casciana Terme ad inizio settembre che non gli aveva regalato le sensazioni che voleva, ha ritrovato bene il ritmo chiudendo con un altro risultato convincente, il suo migliore a Pistoia che fa il paio quello siglato nel lontano 2016.

Tutto il podio assoluto, dunque è pistoiese, mentre al quarto posto si è piazzato il fiorentino Nicola Fiore, anche per lui un debutto con la vettura, nel caso una Citroen C3 Rally2, sulla quale è stato ben assecondato da Alessio Pellegrini. Fiore, oltre a dover cercare di capire la vettura ha corso una gara sotto tono a causa di un fastidioso stato influenzale che di certo lo ha limitato. Fiore non ha demeritato, soprattutto in virtù della notevole progressione fatta, partendo dal nono posto iniziale, non facile da migliorare visto il valore della concorrenza che ha trovato.

Al quinto posto ha chiuso il valdinievolino Fabio Pinelli, con Alessandro Vivarelli alle note, su una Hyundai i20 Rally2. Anche per loro una gara in progressione, partita dalla settima posizione e finita dunque bene in evidenza mentre hanno chiuso arretrando di due posizioni da quarti che erano a due prove dal termine, quindi in sesta piazza, i fratelli Davide e Andrea Giordano, anche loro su una Skoda Fabia R5 Evo di Pavel Group. L’accoppiata pistoiese inseguiva il tris di successi nel campionato per la categoria “over 55” ed ha così terminato appagata del titolo conquistato, obiettivo ad inizio stagione, che gli consente l’accesso alla finale unica della Coppa Italia del prossimo novembre al Rally della Lanterna di Genova.

Elettrizzante, spettacolare e ricco di contenuti il confronto tra le vetture a due ruote motrici, con protagoniste vetture di diversa generazione, dalla “vecchie” Renault Clio S1600 (di oltre 20 anni), alle Renault Clio R3 (da dieci anni ed oltre sulla scena), fino alle più recenti Renault Clio e Peugeot 208 di categoria Rally4. Duelli alla distanza anche sul filo dei decimi di secondo, risoltisi nell’ambo di prove finali, con vittoria andata poi ad Alessandro Ciardi, uno abbonato alle grandi prestazioni a Pistoia (rally che ha vinto in due occasioni, 2007 e 2009). Tornato alla guida di una Renault Clio R3 dopo ben quattro anni di Trofeo Yaris con la piccola integrale giapponese, il pilota di Casalguidi, con al fianco Alessio Sichi, ha avuto ragione di uno scatenato gruppo di pretendenti, regolando poi all’epilogo nell’ordine Daniele Campanaro, con Zinanni alle note (Peugeot 208 Rally4) e Paolo Moricci con Garavaldi (Renault Clio Rally4), per tutta la gara in continua bagarre, offrendo spettacolo ad ogni curva. Di valore, il risultato dei due (Campanaro è sesto nel Campionato Italiano due ruote motrici), dato dal fatto di aver saputo aver ragione di vetture superiori come le Clio S1600 del lucchese Gaddini, navigato da Innocenti e di Spinelli con l’esperto Gabbricci a fianco, che per tre quarti di gara ha corso con la barra stabilizzatrice rotta.

Sfortunato il milanese Mauro Miele, dato tra i favoriti al successo. L’ex Campione del Mondo “master” è rimasto attardato da una “toccata” durante la seconda prova, male è andata pure al laziale Tribuzio, che pur lui nella seconda piesse ha “toccato” e forato perdendo tempo ma risollevandosi però nel finale con un settimo posto assoluto, conferma di un finale in crescendo. Anche il giovane lucchese Mattia Vita ha masticato amaro: era riuscito a gravitare nella top ten assoluta al nono posto ma dopo cinque prove è stato costretto ad arretrare per la rottura di un disco freni anteriore.

Rossi-Micheletti (Peugeot 106) si sono aggiudicati la “under 25” e la corsa “in rosa” l’ha fatta sua, alla seconda gara in carriera la giovanissima Noemi Artino, la sorella di Luca, con la Renault Clio Rally5, sulla quale è stata assecondata dall’esperta Giancarla Guzzi.

Organizzato da Pistoia Corse Sport, con la sempre determinante collaborazione dell’Automobile Club provinciale, il classico appuntamento di inizio autunno era valido anche per il Trofeo Rally Toscano, dei trofei R-Italian Trophy, Pirelli Accademia e Michelin Trofeo Italia ed aveva al via anche le vetture storiche, una costante oramai da sei stagioni. Tra esse, il successo è andato al funambolico versiliese Manrico Falleri, in coppia con Sauro Farnocchia su una Ford Sierra Cosworth, riuscendo ad aggiudicarsi tutti i parziali di gara per chiudere ampiamente davanti al lucchese Mauro Lenci, con Celli, all’esordio con una BMW M3. Terzi hanno finito Fei-Pistolesi con una meno potente Peugeot 204 GTI.

Foto: Gasperetti-Ferrari e Falleri-Farnocchia (foto AmicoRally)