FIA WEC – Qatar 1812km – Ferrari and Corvette conquer Qatar curtain-raiser
51 CALADO James (gbr), GIOVINAZZI Antonio (ita), PIER GUIDI Alessandro (ita), Ferrari AF Corse, Ferrari 499P #51, Hypercar, azione pitstop, arrêt aux stand durante la Qatar 1812 KM, 1° round del FIA World Endurance Championship 2025, dal 25 al 28 febbraio 2025 sul Losail International Circuit a Lusail, Qatar - Foto Javier Jimenez/DPPI
Ferrari has thrown down the gauntlet to its FIA World Endurance Championship rivals in the Qatar 1812km, as the ‘Prancing Horse’ cantered to a commanding one-two-three finish in the 2025 curtain-raiser.
The Ferrari AF Corse 499P Hypercar qualified on pole position in the hands of Antonio Giovinazzi, and all three of the Italian cars enjoyed a spell at the front of the 18-strong field in the ten-hour race. The #51 crewed by James Calado, Alessandro Pier Guidi and Giovinazzi looked to be in control until a third of the way through, when the latter incurred a drive-through penalty for an infringement under Virtual Safety Car conditions, dropping it to the tail-end of the top ten.
From eighth on the grid, the privately-run #83 AF Corse entry then picked up the mantle, having passed the #50 ‘works’ car when it was tipped into a spin by the #15 BMW. The scarlet and yellow Ferraris would subsequently engage in a duel for supremacy, with each looking the likely winner at different stages.
In the car he was sharing with Nicklas Nielsen and Miguel Molina, Antonio Fuoco produced a stellar stint to overhaul Robert Kubica during the final pit-stop phase, after which, he successfully staved the Pole off to the chequered flag to seal the first win of the season.
“First of all, I’d like to thank the whole team for everybody’s work over the winter,” the winner reflected. “We prepared really well and while we had some ups-and-downs in the race, in the end, it obviously worked out well.
“Going for a triple final stint with the left-hand side tyres made things quite intense because they (the #83 and #51) were coming quite fast. I had to try to manage the tyres and manage the pace, but we got the job done. Securing P1, P2, and P3 for the team is an historic result and now we’ll try to keep the momentum for the next one.”
Withstanding sustained late pressure from a charging Pier Guidi on fresher Michelin rubber, Kubica held firm to secure the runner-up spoils for AF Corse alongside Yifei Ye and new recruit Philip Hanson, crossing the finish line a scant three tenths-of-a-second ahead of the Italian – and barely two seconds shy of victory.
After picking up a string of penalties, a late safety car intervention brought the #51 crew back into contention, and third place cemented an impressive top three lockout for Ferrari – for the first time since the 1967 edition of the 24 Hours of Daytona.
BMW M Team WRT wound up fourth with its #15 BMW M Hybrid V8 piloted by Dries Vanthoor, Raffaele Marciello and ex-Formula 1 star Kevin Magnussen, despite the car falling down the order early on due to a pit speed limiter problem and a clash with an LMGT3 car.
Defending Manufacturers’ champion Toyota claimed fifth and sixth places with its pair of GR010 Hybrids, the #8 leading home the sister car having started on the back row of the grid.
Cadillac Hertz Team JOTA had most cause to feel aggrieved at the end of the race, with a best finish of eighth for the #12 V-Series.R Hypercar not at all representative of its pace. Earl Bamber charged from 17th up to third following an early spin, only for Alex Lynn and Jenson Button to make contact with one another while placed first and second at a subsequent safety car restart, destroying both crew’s chances of success.
Alpine Endurance Team similarly looked strong in the opening stages as the #35 car confidently ran third in the hands of Ferdinand Habsburg before slipping down the field, while last year’s Qatar winner Porsche came away with a solitary point for tenth position with the #5 Porsche Penske Motorsport entry, as the 963 struggled for speed throughout.
Juncadella digs deep to continue Corvette’s strong form
Fans were treated to a thrilling scrap for supremacy in LMGT3, as Daniel Juncadella in TF Sport’s #33 Corvette fended off a final hour challenge from Grégoire Saucy in United Autosports’ McLaren, with less than half-a-second separating the duelling pair following a breathless dash to the flag.
Victory for the ‘Vette had looked unlikely when it lined up only 13th on the grid in qualifying, but it would transpire to be a lucky number as Juncadella, Jonny Edgar and Ben Keating battled back from a brace of early errors to maintain the American car’s stellar recent form, following a double rostrum result in last season’s Bahrain finale and a win at Daytona.
“Looking at my heart rate, I think that [in the closing stages of the race] I was on average 35bpm higher than during the first stint, so that that tells you pretty much everything!” joked Juncadella. “We were hoping to have a good start to the season, maybe a top five, but we weren’t super-confident about being able to fight for a podium, and we ended up winning! It tastes great!”
Behind Saucy, United Autosports newcomer Sébastien Baud and James Cottingham, Timur Boguslavskiy held off two factory drivers in the closing laps to round out the rostrum in third for The Bend Team WRT, keeping Ben Barnicoat (Lexus) and Alessio Rovera (Ferrari) at bay as the trio flashed across the finish line blanketed by 0.343secs.
Round two of the 2025 FIA WEC campaign – the 6 Hours of Imola, in Italy – will take place on 18-20 April.
Fonte: fiawec.com
La Ferrari ha lanciato la sfida ai rivali del Campionato Mondiale Endurance FIA nella 1812 km del Qatar, mentre il “Cavallino Rampante” ha tagliato il traguardo con un autorevole primo, secondo e terzo posto nell’evento inaugurale del 2025.
La Ferrari AF Corse 499P Hypercar si è qualificata in pole position nelle mani di Antonio Giovinazzi, e tutte e tre le auto italiane hanno goduto di un periodo in testa al gruppo di 18 forti nella gara di dieci ore. La #51 guidata da James Calado, Alessandro Pier Guidi e Giovinazzi sembrava avere il controllo fino a un terzo del percorso, quando quest’ultimo ha subito una penalità drive-through per un’infrazione in condizioni di Virtual Safety Car, che l’ha fatta scendere in coda alla top ten.
Dall’ottava posizione in griglia, la vettura privata #83 AF Corse ha poi raccolto il testimone, avendo superato la vettura #50 “ufficiale” quando è stata fatta girare dalla BMW #15. Le Ferrari scarlatte e gialle si sarebbero poi impegnate in un duello per la supremazia, con ciascuna che sembrava la probabile vincitrice in fasi diverse.
Al volante della vettura che condivideva con Nicklas Nielsen e Miguel Molina, Antonio Fuoco ha effettuato uno stint stellare per superare Robert Kubica durante la fase finale dei pit-stop, dopodiché è riuscito a tenere testa al polacco fino alla bandiera a scacchi, suggellando la prima vittoria della stagione.
“Innanzitutto, vorrei ringraziare l’intera squadra per il lavoro svolto da tutti durante l’inverno”, ha riflettuto il vincitore. “Ci siamo preparati molto bene e, nonostante alcuni alti e bassi in gara, alla fine è ovviamente andato tutto bene.
“Fare un triplo stint finale con le gomme di sinistra ha reso le cose piuttosto intense perché loro (la #83 e la #51) stavano arrivando piuttosto velocemente. Ho dovuto cercare di gestire le gomme e il ritmo, ma abbiamo fatto il lavoro. Garantire P1, P2 e P3 per il team è un risultato storico e ora cercheremo di mantenere lo slancio per la prossima volta”.
Nonostante la pressione sostenuta di Pier Guidi, che montava gomme Michelin più fresche, Kubica ha tenuto duro e si è assicurato il secondo posto per AF Corse insieme a Yifei Ye e alla nuova recluta Philip Hanson, tagliando il traguardo con appena tre decimi di secondo di vantaggio sull’italiano e a soli due secondi dalla vittoria.
Dopo aver ricevuto una serie di penalità, un intervento tardivo della safety car ha riportato in gara l’equipaggio #51, e il terzo posto ha consolidato un impressionante tris di posizioni per la Ferrari, per la prima volta dall’edizione del 1967 della 24 Ore di Daytona.
Il BMW M Team WRT si è classificato quarto con la sua BMW M Hybrid V8 #15 guidata da Dries Vanthoor, Raffaele Marciello e l’ex stella di Formula 1 Kevin Magnussen, nonostante la vettura sia scesa in classifica all’inizio a causa di un problema al limitatore di velocità ai box e di uno scontro con una vettura LMGT3.
La Toyota, campione in carica dei Costruttori, si è piazzata al quinto e sesto posto con le sue due GR010 Hybrid, con la #8 in testa alla classifica e la vettura gemella partita dall’ultima fila della griglia.
Il Cadillac Hertz Team JOTA ha avuto più motivi di sentirsi deluso alla fine della gara, con un miglior piazzamento all’ottavo posto per la #12 V-Series.R Hypercar per nulla rappresentativo del suo ritmo. Earl Bamber è passato dal 17 ° al terzo posto dopo un testacoda iniziale, solo per vedere Alex Lynn e Jenson Button entrare in contatto mentre erano al primo e al secondo posto a una successiva ripartenza della safety car, distruggendo le possibilità di successo di entrambi gli equipaggi.
Anche l’Alpine Endurance Team si è mostrato in forma nelle fasi iniziali, con la vettura #35 che ha conquistato con sicurezza il terzo posto nelle mani di Ferdinand Habsburg prima di scivolare indietro, mentre la Porsche, vincitrice del Qatar dell’anno scorso, ha portato a casa un solo punto per la decima posizione con la Porsche Penske Motorsport #5, mentre la 963 ha avuto difficoltà a trovare la velocità per tutto il tempo.
Juncadella si impegna a fondo per continuare la forte forma della Corvette
I tifosi hanno assistito a un’emozionante lotta per la supremazia nella LMGT3, con Daniel Juncadella sulla Corvette #33 di TF Sport che ha respinto l’ultima ora di sfida di Grégoire Saucy sulla McLaren di United Autosports, con meno di mezzo secondo a separare i due in lotta dopo una corsa mozzafiato verso il traguardo.
La vittoria della Corvette sembrava improbabile quando si schierò solo 13a sulla griglia di partenza in qualifica, ma si sarebbe rivelata un numero fortunato poiché Juncadella, Jonny Edgar e Ben Keating si sono ripresi da una serie di errori iniziali per mantenere la recente forma stellare della vettura americana, dopo un doppio risultato sul podio nella finale del Bahrein della scorsa stagione e una vittoria a Daytona.
“Guardando la mia frequenza cardiaca, penso che [nelle fasi finali della gara] fossi in media 35 bpm più alto rispetto al primo stint, quindi questo dice tutto!” ha scherzato Juncadella. “Speravamo di iniziare bene la stagione, magari una top five, ma non eravamo molto fiduciosi di poter lottare per un podio, e abbiamo finito per vincere! Ha un sapore fantastico!”
Dietro Saucy, il nuovo arrivato della United Autosports Sébastien Baud e James Cottingham, Timur Boguslavskiy ha tenuto a bada due piloti ufficiali negli ultimi giri, completando il podio al terzo posto per il Bend Team WRT, tenendo a bada Ben Barnicoat (Lexus) e Alessio Rovera (Ferrari) mentre il trio tagliava il traguardo con un vantaggio di 0,343 secondi.
Il secondo round del campionato FIA WEC 2025, la 6 Ore di Imola, in Italia, si svolgerà dal 18 al 20 aprile.
Fonte: www.fiawec.com
