Pharaons 2012 – Barreda et Al-Mutawei aprono le danze

dakar_0210

Dopo la tradizionale partenza davanti alle Piramidi di Giza e in presenza del Ministro del Turismo Egiziano, i concorrenti del Pharaons Rally 2012 sono subito entrati nel vivo della gara, dopo un trasferimento di 124 chilometri. Il settore selettivo di 330 chilometri, in gran parte inedito, è stata la prima ‘fatica’ dei piloti, con molta navigazione, fuoripista veloce, sabbia e le prime dune.

Abbastanza per iniziare in modo adeguato la gara e soprattutto per prendere familiarità con i terreni egiziani. Una giornata difficile, a detta dei piloti moto. I favoriti hanno attaccato fin dall’inizio per raggrupparsi rapidamente e continuare assieme, controllandosi l’un l’altro. In questo « gioco » Joan Barreda, partito 8 minuti dopo l’apripista Ullevalseter, ha distanziato gli avversari nella parte finale della speciale con uno sprint irresistibile. « Ha dato tanto gas » ha affermato Jordi Viladoms « E siamo rimasti stupiti dalla velocità della sua Husqvarna sul dritto. Personalmente ho navigato molto bene, e sono contento della mia giornata » ha concluso il vincitore del Sardegna Rally Race, terzo nella tappa d’apertura.

Una doppietta Husqvarna al termine della giornata, Paulo Goncalves incassa un distacco di 5 minuti dal suo compagno di squadra spagnolo. Jakub Przygonski, quarto, è stato il più veloce del Team Orlen, che ha piazzato Jacek Czacho e Marek Dabrowski rispettivamente in sesta e settima posizione.

Nella top 10 si è inserito un quad, quello del polacco Rafal Sonik su Yamaha Raptor. Precede il suo compatriota e avversario Lukasz Laskawiec per 27 secondi. Camelia Liparoti, soddisfatta della sua giornata, occupa il quarto posto dietro al francese Sébastien Souday.

Diocleziano Toia (Beta) e Paolo Bellini (Alfer) rispettivamente undicesimo e dodicesimo, sono i migliori italiani al traguardo.

Schlesser privo di batteria
« E’ un grande grazie quello che rivolgo a Patrick (Sireyjol), mi è venuto in soccorso quando ho avuto un problema di batteria. Mi era già capitato alla Baja Aragon, quando innesto la retromarcia, il motore si spegne. Certamente si tratta di un corto circuito. » Scendendo in retromarcia da una duna, il suo buggy è rimasto lì, ammutolito. Sireyjol non ha esitato a prendere la cinghia per riavviare il Buggy Sonangol che ha terminato la tappa in sesta posizione.

Via libera per Khalifa Al-Mutawei (Mini All4 Racing X-Raid), che deve la sua vittoria al suo copilota Andy Schulz che ha navigato alla perfezione. « Erano almeno dieci anni che non venivo al Pharaons, ma mi sono subitro trovato a mio agio » ha riconosciuto il tedesco.

Quanto a Régis Delahaye (Buggy MD Racing), si è ritrovato inaspettatamente in seconda posizione : « Ho guidato tranquillo. Stiamo effettuando test in vista della Dakar ed ogni giorno proveremo piccole modifiche tecniche. » ha affermato il pilota navigato da Alex Winocq, abitualmente al fianco di Eric Vigoroux.

Patrick Sireyjol (Buggy SMG) ha concluso terzo dopo una giornata da «buon samaritano ». « Normale che ci si dia una mano tra francesi » Ha semplicemente affermato all’arrivo.

Il giapponese Jun Mitsuhashi, navigato da Alain Guehennec si conferma pilota di valore concludendo quarto con la sua Toyota, davanti alla Mitsubishi del rumeno Costel Casuneano, navigato dall’italiano Maurilio Zani.
Domani la seconda tappa sarà una boucle attorno all’oasi di Baharija. Tappa dai panorami magnifici che richiederà tanta energia per coprire i suoi 347 chilometri di speciale.