1a Coppa Italia CSAI di accelerazione – Trofeo Maxi Car Racing

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Lavori febbrili in questi giorni nelle officine della Mach 3 Sport dove si sta ultimando la potentissima Porsche 911 Turbo con cui Federico Trovò scenderà in campo per difendere i colori della scuderia patavina nel 1° Campionato CSAI di accelerazione. “Da sempre l’accelerazione è la specialità più popolare negli U.S.A.” – racconta Manuel Bonfadini (Presidente Mach 3 Sport) – “mentre in Italia siamo solo all’ inizio. Quest’anno si corre il primo campionato indetto dalla CSAI, la Coppa Italia di accelerazione – Trofeo Maxi Car Racing. Si articolerà su quattro eventi all’aereoporto di Rivanazzano Terme, la prima dragway semipermanente omologata per il quarto di miglio. I giochi si apriranno la fine di questo mese e siamo pronti a buttarci nella mischia. L’arma da guerra con la quale il nostro alfiere affronterà gli avversari, molti dei quali stranieri, è ultimata. Lo scontro sarà duro ma Federico ha già dimostrato l’anno scorso di saper combattere molto bene in questo genere di duelli”.

Duelli?

“Sì, duelli” – sottolinea Bonfadini – “Sulla strip si combattono sfide dirette tra due contendenti, uno dei quali sarà eliminato. Si va avanti finché ne rimane uno solo”.

Ci spieghi meglio come funzionano le gare di accelerazione.

“In America si corre senza nessun limite mentre, in Italia, la CSAI ha fissato delle regole per ridurre la pericolosità. Sono ammessi tutti i tipi di carburante, compreso il Nos, però è vietato il nitrometano che è altamente esplosivo. Le classi si dividono per limiti di tempo. Si va, di secondo in secondo, dai 15 delle vetture più lente fino agli 8”90 dei mostri supercompressi. Si tratta di avvicinarsi al tempo imposto senza superarlo. Può sembrare una cosa un pò strana, ma in realtà è un sistema studiato molto bene grazie al quale anche un mezzo meno potente può vincere categoria, gara e campionato. Noi corriamo in B3 (categoria per piloti muniti di licenza e macchine da competizione rispondenti allle norme FIA come roll bar, protezioni ignifughe, etc.). Federico dovrà coprire il quarto di miglio avvicinandosi il più possibile al tempo di 10”90 ma non può metterci di meno, altrimenti viene squalificato. Chi si avvicina di più vince. Si corre, per categoria, in due per volta e si va avanti ad eliminazione diretta. Conta anche il tempo di reazione in quanto occorre essere velocissimi. Questo viene misurato da una fotocellula puntata sulle ruote ma non può essere inferiore a 0”4 altrimenti viene considerato come partenza anticipata e si viene squalificati”.

Il quarto di miglio corrisponde a poco più di 402 metri e in tal senso quanto impiega una vettura di serie per coprire tale distanza con partenza da fermo?

“Ovviamente dipende dalla vettura” – continua Bonfadini – “Servono almeno 500 cavalli per sfondare il muro dei 12”. Poi, ogni decimo di secondo in meno è come un macigno da sollevare. Quì non è facile abbassare i tempi; è un po’ come per i 100 metri piani alle olimpiadi”.

Qualche esempio?

“Per dare un’idea la Ferrari F40 e la Pagani Zonda impiegano 12”1 mentre la Ford Focus copre la distanza in 18”.

Si preannuncia quindi un’avventura davvero elettrizzante in cui Federico Trovò punterà a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro di questa prima Coppa Italia CSAI di accelerazione.