CITE – IMOLA GARA 1, RIMONTA VITTORIOSA PER MELONI-BERNASCONI

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Partiti ultimi, la coppia W&D conquista il successo nelle prima gara imolese del Campionato Italiano Turismo Endurance. Secondi Moccia-Busnelli costretti a cedere il primato per gli handicap tempo. I Zanin si impongono in S2000, Geraci-Carboni in RCZ. Alla partenza di gara 1 Moccia conserva il primato davanti a Ferraresi, D’Amico, Zanin e Matteo Zangari. Alle sue spalle è Geraci, primo tra le RCZ davanti alla Clio di Minach. Proprio il pilota aostano dopo aver provato l’attacco sul capoclassifica del trofeo Peugeot si scompone in uscita dalla Piratella finendo per impattare contro la RCZ dell’incolpevole Ivan Capelli. Dopo 4 giri alle spalle della Safety Car, la gara riprende con la Leon della DTM davanti a tutti. Il più scatenato è Paolo Meloni che, dopo essere partito dal fondo, riesce a portare la sua BMW al sesto posto già in chiusura del quinto passaggio. L’altra M3 della W&D deve invece difendere la seconda posizione dagli attacchi di D’Amico scatenato alle spalle della vettura del team sammarinese. Il sorpasso arriva però dopo un improvviso rallentamento di Ferraresi costretto poco dopo al ritiro per un problema tecnico. Il compagno di squadra Paolo Meloni, dal canto suo, è ora terzo davanti a Zangari, alle due BMW Super 2000 di Massimo Zanin e Bellin ed alla RCZ di Pegoraro nel frattempo portatosi in testa alle Peugeot. Una volta concluse le soste obbligatorie e gli handicap tempo, Bernasconi, subentrato a Paolo Meloni, riesce a portarsi al comando, mentre Busnelli, subentrato a Moccia, passa secondo a causa degli ulteriori 50 secondi di stop regolamentari. Con Tresoldi, subentrato a D’Amico, rallentato da un fuoripista, Federico Zangari, dopo aver raccolto il volante dal fratello Matteo, è saldamente terzo su Filippo Zanin, a sua volta quarto dopo il sorpasso su Bertozzi, subentrato a Pegoraro e leader di RCZ. Il primato del cesenate tra le Peugeot dura però fino al 21esimo passaggio, quando Carboni, sulla vettura usata al primo stint da Geraci, supera il rivale di marca portandosi al quinto posto. Le posizioni si consolidano poi nel finale con Bernasconi che taglia per primo il traguardo davanti a Busnelli, Zangari e Zanin, primo tra le Super 2000. Primo tra le RCZ, Carboni è settimo alle spalle di Tresoldi e Bellin e davanti a Bertozzi, Barin e Bodega, autore anche di un acrobatico fuoripista.