Grandi soddisfazioni per Michela Cerruti nel GT Blancpain al Nurburgring
Una giornata da ricordare quella di Michela Cerruti al Nurburgring. La pilotessa milanese, impegnata nella tappa finale del GT Blancpain 2013, ha recuperato insieme al compagno di squadra Stefano Comandini dalla trentaquattresima posizione in partenza fino ad un brillante secondo posto di classe Pro-Am, 12° assoluto, guidando con grande cuore la BMW Z4 ufficiale di casa ROAL Motorsport. Una soddisfazione da mettere in bacheca insieme alla strepitosa vittoria nel GT Italiano ad inizio mese a Imola.
Per la prima volta, un equipaggio composto da soli piloti “bronze”, per di più due soli per 6 ore di corsa, ha conquistato il podio Pro-Am. Una nota positiva in più per la compagine di Roberto Ravaglia in terra tedesca. Per Michela è già partita la preparazione per la prossima gara. Per l’occasione tornerà alle ruote scoperte, disputando l’ultima trasferta dell’Auto GP 2013 di scena il 5 e 6 ottobre a Brno, Repubblica Ceka.
“E’ una gioia indescrivibile – ha spiegato Michela – nel Blancpain quest’anno ci è andato sempre tutto talmente male che non ci aspettavamo un risultato del genere. Dovevamo tenere un ritmo pazzesco per restare agganciati al treno di testa, ma nel contempo risparmiare carburante per chiudere la gara con solo quattro soste, e siamo riusciti a centrare l’obiettivo. Secondi di classe, dodicesimi assoluti, è davvero il massimo risultato che potevamo agguantare oggi, anche perché la Ferrari SMP sarebbe stata probabilmente irraggiungibile anche partendo più avanti.
“Un ringraziamento speciale va al team, all’ingegnere di pista e a Roberto Ravaglia per aver puntato su me e Stefano per questa gara. Siamo contenti di aver ripagato la sua fiducia. Poi, ovviamente, grazie anche Stefano, uno dei migliori compagni che possano capitare. Oltre al fattore della guida è una bella persona, è sempre pronto ad aiutare e collaborare, sinceramente contento quando vai bene (anche magari un po più di lui) e sinceramente dispiaciuto quando le cose non girano per il verso giusto…”