proto 2011

Review di una appassionante stagione di gare. Che sarebbe stata una stagione incandescente lo si è compreso già nel giro di lancio della prima gara dell’anno. A Vallelunga, quando il semaforo rosso è ancora acceso, Davide Uboldi ed Ivan Bellarosa innescano subito la prima miccia della stagione a colpi di fiancate. Da quel momento, l’annata che incoronerà Jacopo Faccioni Campione Italiano Prototipi, si avvia in un duello accesissimo, un testa a testa senza esclusioni di colpi, dove la Osella del vice-campione in carica e la Wolf del bresciano sono espressioni di una sfida tecnica altrettanto stimolante.

Prima della pausa estiva Uboldi incamera tre vittorie e due secondi posti, Bellarosa risponde con due successi, due secondi posti ed un terzo posto fino alla controversa tappa del Mugello dove la squadra marchiata dal “lupo” protagonista in Formula 1 negli anni ’70 abbandona la contesa tricolore dedicandosi alle serie internazionali di durata.

Da quel momento in poi tutto facile per Uboldi?

Tutt’altro, perché quando il circus tricolore lascia le colline toscane scatta un nuovo duello.

Da quel momento alle spalle del pilota comasco si materializza infatti la sagoma di un altro antagonista fino a quel momento silenzioso.

È proprio Jacopo Faccioni, che dopo il successo di gara 2 al Mugello, ottenuto dopo le penalizzazioni inflitte alla nervosa front-line Uboldi-Bellarosa, scavalca il pilota Wolf portandosi a sole 6 lunghezze dalla vetta del comasco.

Fino al primo tempo del film di campionato, mentre i duellanti se le davano di santa ragione, il forlivese, senza poter ancora esprimere un passo da primato, incamerava piazzamenti in sequenza con la vittoria alla prima gara della stagione, complici i problemi tecnici della concorrenza ed a seguire un secondo posto, quattro terzi posti, la vittoria al Mugello, per un totale di sette piazzamenti a podio nelle otto gare disputate prima della pausa estiva.

Alla ripresa settembrina Faccioni si è poi imposto stabilmente ai vertici prestazionali del campionato con 4 successi, due secondi ed un terzo posto per un totale di sette piazzamenti a podio nelle successive 10 gare stagionali. E senza contare due vittorie annullate d’ufficio, rispettivamente per difformità tecnica in gara 1 Imola e per le scintille di gara 1 a Varano con Uboldi, decisione poi sub iudice per il ricorso al Tribunale Nazionale d’Appello.

Il secondo scorcio di stagione per il pilota della Uboldi Corse non è da meno, con due vittorie, due secondi ed un terzo posto, che lo terranno in piena lotta al titolo fino all’ultima bandiera a scacchi di Monza. La resa finale arriva dopo il ritiro in gara 1 seguito ad un contatto con Fabio Francia (Osella), poi vittorioso al rientro sulla Osella ufficiale ed infine il terzo posto di gara 2, ormai insufficiente ad un sorpasso in classifica su Faccioni.

A laurearsi Campione è perciò Jacopo, finalmente, dopo sei stagioni che, pur con intensità diversa, dal 2008 lo vedono protagonista nella serie ACI CSAI riservata alle affascinanti Sportscar. La categoria che il 26enne forlivese ha sposato dopo Kart, Formula Azzurra e Formula 3, tutte vissute sempre con la Scuderia NT, il sodalizio guidato da Terzo Naldi e dal papà di Jacopo, Giorgio.

Faccioni ha fatto centro alla sua prima vera occasione e, quando dal giro di boa al Mugello l’Osella della neo-premiata ditta “Naldi&Faccioni” ha cominciato a marciare da primato, allora Jacopo ha corso da campione.

Onore perciò alla nuova stella delle Sportscar tricolori, un universo che quest’anno ha visto brillare anche altri protagonisti.

Come Claudio Francisci, mattatore quasi solitario tra le 3 litri di classe CN4, terzo assoluto al volante della Lucchini Alfa Romeo curata dalla S.C.I. ed autentico asset del Campionato che quest’anno lo ha visto salire in sei occasioni sul podio.

Carlo Alberto Forte Valentini, nonostante una stagione nella quale ha dovuto anche cambiare casacca, dalla BF alla Progetto Corsa, sperimentando la guida su Wolf, Osella e Ligier, ha colto un brillante quarto posto assoluto con ben 15 risultati utili sulle18 gare e quattro piazzamenti a podio.

Al suo fianco negli ultimi appuntamenti di campionato, dove si è alternato alla guida nelle due gare del weekend, Filippo Vita, al volante della Ligier della PAI, ma anche della Lucchini Audisio&Benvenuto e della Osella Progetto Corsa, chiude la stagione al quinto posto precedendo Bellarosa e Ranieri Randaccio, settimo assoluto al volante della Lucchini Honda della S.C.I.

Marco Ghiotto, invece, dopo il terzo posto ottenuto a Franciacorta sulla Ligier, conquista addirittura la prima vittoria di categoria al volante della Norma, sempre della Nannini Racing, in gara 1 ad Imola dopo l’esclusione di Faccioni per difformità tecniche in sede di verifica.

Alle spalle del pilota vicentino, Antonio Beltratti sfiora in quattro occasioni il podio ed ottiene la nona posizione assoluta sulla prima Osella del ricco schieramento nei colori Progetto Corsa davanti al compagno di squadra Luigi Bruccoleri, protagonista del primo scorcio di stagione con due secondi ed un terzo posto.

Sempre per i colori del team napoletano guidato dall’avvocato Tony Maione, Alberto Bassi è riuscito a guadagnare la 12esima posizione assoluta schierandosi solo nel primo e nell’ultimo weekend di gare, guadagnando a Monza anche un ottimo secondo posto di gara 1.

Ultimo scorcio stagionale d’assalto anche per l’altro alfiere della Progetto Corsa, Manuel Deodati, che pur collocandosi sistematicamente nel passo dei primi, riesce a salire sul podio solo a Misano dove è ottimo secondo di gara 2.

Alle spalle del funambolico pilota romano, che sarà sicuramente ricordato anche per le carrozzerie perse in gara a Vallelunga e Monza, Simone Laureti ottiene la 13esima posizione assoluta e la vittoria dell’Italian Radical Trophy riservato alle biposto inglese e promosso dalla Autosport Sorrento.

Tra gli oltre 40 piloti che nell’arco della stagione si sono cimentati in campionato, c’è chi ha centrato la vittoria alla sua unica uscita, come nel caso di Francia che ha dominato qualifiche e gara 1 di Monza al volante della Osella con le ultime evoluzioni in chiave 2014 o chi come Marco Jacoboni che, dopo una prima sortita ad Imola terminata prematuramente al giro di schieramento, ha fatto buona la seconda riscattandosi a Monza con la vittoria di gara 2 al volante della Lucchini Alfa Romeo V6 3.0 24V della Audisio&Benvenuto.

E chissà che l’ultimo successo 2013 non incoraggi una scelta tecnica, la classe CN4, forse accantonata troppo velocemente in funzione delle due litri CN2.

Nel corso della stagione, infine, sono mancate sorprese, come quella riservata a Franciacorta dove le mutevoli condizioni della pista in gara 2, da bagnato ad asciutto, hanno permesso il successo del giovane bresciano Paride Macario (Wolf Honda BF Motorsport), tra l’altro all’esordio assoluto.