F.Renault 3.5 – Draco brilla con Fantin e Ghiotto
Non poteva esserci epilogo migliore per Draco Racing sul circuito Motorland Aragon di Alcaniz. La giornata finale dei test World Series Renault 3.5 ha infatti riassunto come meglio non si poteva l’ottimo lavoro svolto martedì e mercoledì dai piloti Pietro Fantin e Luca Ghiotto oltre che dallo staff tecnico. Il brasiliano nel sesto turno, quello migliore in quanto nel corso della quinta sessione mattutina la pioggia ha bloccato le prove, ha conquistato la seconda posizione ad appena 33 millesimi dal leader della classifica mentre il rookie italiano ha ridotto una volta di più il divario dai più veloci concludendo settimo e a quattro decimi dal vertice. E’ stata quindi grande la soddisfazione per questi brillanti risultati ottenuti da parte di Guto Negrao, proprietario di Draco Racing, di Simone Giglio, team manager, e degli ingegneri Andrea Tesi Mancini e Jerome Woiret che, rispettivamente, si occupano delle vetture di Fantin e Ghiotto. Le tre giornate di Alcaniz si sono dunque rivelate estremamente preziose e positive. Tanto il lavoro fatto, enorme la mole di dati raccolti, numerosi i chilometri percorsi senza inconvenienti tecnici o incidenti. Fantin e Ghiotto si sono integrati alla perfezione crescendo e migliorandosi giorno dopo giorno. Draco ora guarda con ottimismo ai prossimi test collettivi che si terranno a Jerez dal 24 al 26 marzo.
Pietro Fantin: S1 – P6; S2 – P2
“Sono davvero contento, l’obiettivo era migliorare giorno dopo giorno la macchina per chiudere nelle primissime posizioni ed è effettivamente quello che è stato fatto. Abbiamo messo a punto un ottimo set-up, che mi ha assistito al meglio anche negli ultimi minuti della sessione pomeridiana, quando giro dopo giro la pista migliorava. Sono anche soddisfatto della mia guida, perché l’ultima mezz’ora è stata tirata come una qualifica e non ho sbagliato assolutamente niente. Si tratta senza dubbio di un buon inizio”.
Luca Ghiotto: S1 – P15; S2 – P7
“Credo di poter essere davvero soddisfatto di questo test, sono stato in costante progressione e non può essere che questo l’obiettivo per un rookie come me. Il gap rispetto ai primissimi si è ridotto a quattro decimi e sarebbe stato ancora inferiore se non ne avessi persi un paio con un errore al ‘cavatappi’. Sarei ancora più avanti, e quindi sono leggermente arrabbiato con me stesso. Dall’altro lato però, so che il team è contento del lavoro che ho fatto e che questo è solo l’inizio di un lungo processo di perfezionamento, per cui torno in Italia con il sorriso sulle labbra”.