Team MRT – Luca Vecchi torna in vetta, Serena Ghione ci rimane

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Una giornata molto impegnativa la seconda tappa del Sardegna Rally Race. La Arbatax/Arbatax di 226 chilometri è vissuta soprattutto sull’unica prova speciale della giornata, ben 170 chilometri da correre tutti d’un fiato, con l’unico attimo di respiro concesso dal parco assistenza a metà prova. Sterrati, mulattiere, tante pietre, una di quelle speciali simbolo della Sardegna. Luca Vecchi sembra aver recuperato dopo la caduta nel prologo del Sardegna Rally race ed oggi ha tagliato il traguardo da vincitore nella classe Over 450, riuscendo anche ad entrare nei primi dieci (settimo) nella classifica assoluta. Con il risultato odierno si è installato in seconda posizione nella generale dietro a Paolo Ceci, mentre nell’assoluta è al decimo posto.

Serena Ghione ormai è una garanzia di costanza e risultato. Venticinquesima al traguardo della 450, stessa posizione nella generale, ventinovesima assoluta e ovviamente prima della femminile: risultati strepitosi per la forte piemontese che vanta ormai un esperienza tale da potersi mettere dietro due terzi dei partecipanti.

Ottima giornata anche per Stefano Mandrelli, se non fosse stato per una brutta caduta nella polvere che gli ha danneggiato seriamente la moto, riparata poi all’assistenza dalle magiche mani di Bob Corbelli. Nonostante il tempo perso Mandrelli ha concluso in sedicesima posizione, la stessa che occupa in classifica generale.

Paolo Michelotti è stato invece ventisettesimo, e in generale occupa una posizione in meno.
Domani ci si sposta sulla costa Ovest della Sardegna per la prima metà della tappa marathon: i piloti dormiranno in tenda, in un bivacco appositamente allestito a San Leonardo, dovendo provvedere da soli alla sistemazione della moto a fine tappa.

Luca Vecchi: “Oggi è stata una giornata positiva, con una prova speciale lunghissima e molto bella come piace a me. Ho recuperato abbastanza per cui ho potuto guidare con più scioltezza. Ho commesso solo un paio di errori di navigazione, per un calo di concentrazione. E’ difficile in una prova così lunga rimanere concentrati tutto il tempo. Ora sono secondo dietro a Ceci, non sarà facile recuperare su di lui perché è un pilota di grande esperienza e difficilmente sbaglia.”

Stefano Mandrelli: “Oggi mi sentivo bene, stavo guidando a un buon ritmo, ma al cinquantesimo chilometro mi hanno passato Uslenghi e Fedeli, che partivano davanti a me e si erano persi, e nella polvere ho capottato. Ho dovuto continuare fino all’assistenza con forcelle e manubrio storti e probabilmente ho anche un dito rotto, ma andiamo avanti!”