CIVM – BIS DI SIMONE FAGGIOLI CON LA NORMA ALLO “SPINO”
Il fiorentino ha centrato il secondo successo in Campionato Italiano Velocità Montagna con la M 20 Fc Zytek ed ha aperto la caccia al Tricolore 2014. Secondo Merli sempre leader con l’Osella PA 2000. Sul podio Magliona vincitore del CN con la PA 21/S EVO. La caccia la titolo tricolore è del tutto aperta e nulla si può ipotizzare. Simone Faggioli sulla Norma M 20 FC con motore Zytek da 3000 cc di gruppo E2/B si è imposto in entrambe le gare della 42^ Pieve santo Stefano – Passo dello Spino, siglando il record in 2’31″23 in gara 1. Il fiorentino attuale leader dell’Europeo Montagna, ha portato a quattro le sue vittorie allo Spino, conquistato il secondo successo in C.I.V.M. con la biposto francese nel quinto round del Campionato Italiano Velocità Montagna, la gara organizzata dalla Pro Spino Racing con validità FIA Hill Climb Cup e Trofeo Italiano Velocità Montagna nord. Seconda piazza per il trentino Christian Merli su Osella PA 2000 Honda con cui è leader della classifica tricolore, l’alfiere Vimotorsport ha tagliato il traguardo con un gap di 7″73 dalla vetta. Ancora sul podio con la terza posizione assoluta e la terza vittoria in gruppo CN con tanto di record di categoria sul tracciato, il sardo della CST Sport Omar Magliona su Osella PA 21/S EVO Honda, che ha preceduto in gruppo il calabrese della Scuderia Vesuvio Rosario Iaquinta su vettura gemella, quinto al traguardo, che rimane comunque al comando di categoria ma un margine più sottile.
Prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Velocità montagna dal 27 al 29 giugno con la 53^ Coppa Paolino Teodori ad Ascoli Piceno.
-“Insieme al team abbiamo svolto un ottimo lavoro ed abbiamo migliorato il bilanciamento della biposto – ha dichiarato Faggioli – sono punti importanti che ci mettono in gioco nel tricolore, anche se procederemo per gradi. I dati raccolti in prova si sono rivelati fondamentali”-.
-“Forse una scelta di gomme più ponderata ci avrebbe aiutato maggiormente ma i punti guadagnati sono importanti, la macchina va molto bene e questa è la cosa fondamentale – ha spiegato Merli – abbiamo delle ottime soluzioni aerodinamiche e duellare con Simone è sempre solo un onore”-.
-“Lo Spino è una gara che mi piace particolarmente e riesco ad esprimermi bene – sono state le parole di Magliona – il Team Faggioli come al solito mi ha messo a disposizione una biposto perfetta, per cui ho potuto esprimermi al meglio anche nei tratti resi più insidiosi dall’umidità”-.
Sfortuna per Vincenzo Conticelli, dopo essere stato protagonista in prova il siciliano si è girato in gara 1 con l’Osella PA 30. Quarto posto nell’assoluta e primo tra le biposto di gruppo E2/M per il driver della Repubblica Ceca Vaclav Janik, che ha rimontato una posizione in gara 2 con la Lola F.3000. Sesto, dietro Iaquinta, il sempre verde pistoiese Franco Cinelli, l’esperto portacolori della Scuderia Etruria che non ha assunto rischi ma ha guadagnato il massimo dei punti tricolori di categoria. Settimo in netta rimonta in gara 2 lo svizzero Tiziano Riva con la Reynard Cosworth F.3000, davanti al Ceko Svoboda sulla Norma M 20 F, che ha preceduto il trentino Adolfo Bottura, che con la Lola F.3000 ha a sua volta perso tre posizioni in gara 2. Top ten di gara completata dal giovane trapanese della Catania Corse Francesco Conticelli che ha chiuso in rimonta sul podio del gruppo CN con l’Osella PA 21/S Evo, ora curata dal Team Faggioli. Sotto al podio in gruppo CN e undicesimo assoluto il giovane esordiente bresciano Paride Macario alla sua terza gara e prima in salita con la Lobart, non ha nascosto la sua emozione verso la specialità il 24enne che nell’aprile 2013 ha vinto una gara del Tricolore prototipi al suo esordio assoluto sul tracciato di Franciacorta. Ritorno al successo in classe E2/B 1600 per il potentino Achille Lombardi su Radical SR4, il portacolori AB Motorsport che nonostante il motore “provvisorio” e gomme da bagnato non buone per gara 2, è riuscito a fare il pieno di punti vanificando ogni tentativo di attacco del trentino Diego Degasperi su Radical Pro Sport.
Tra le monoposto di gruppo E2/M a fare il pieno di punti in classe sono stati il trentino Gino Pedrotti su Tatuus F. Master nella 2000 ed il reatino Graziano Buttoletti nella 1000 con la Gloria.
In gruppo E1 il successo è stato del bolognese Fulvio Giuliani perfettamente assecondato dalla sua Lancia Delta EVO con cui ha preparato l’attacco in prova e poi ha portato l’affondo in gara, soprattutto sull’esperto bulgaro Nikolay Zlatkov con l’ammirata Audi Quattro, secondo al traguardo. Terza piazza di gruppo e seconda nel tricolore per il teramano Roberto Di Giuseppe, seppur con un set up non ottimale per la sua Alfa 155 GTA. In affanno nel week end toscano il partenopeo Piero Nappi non al massimo della forma con la Ferrari 550. Sfortuna per il teramano Marco Gramenzi fermato sulla linea di partenza di gara 1 da un problema alla trasmissione dell’Alfa 155 V6, partito poi in gara 2 ma con gomme da bagnato su un fondo ancora asciutto. Eccellente prestazione per il calabrese Giuseppe Aragona sulla Peugeot 106 1.6 16V, il portacolori Cubeda Corse al suo esordio stagionale in C.I.V.M. con la vettura preparata da papà Franco, ha condotto due gare perfette vincendo la classe 1600, seguito dalle Citroen Saxo dell’ascolano Lappani e del locale Senesi. Sfortuna per il reggino Domenico Chirico privato di ogni chance da un problema al motore della Peugeot 106 emerso sin dalle prove. In classe 2000 affermazione per il pesarese della Scuderia Catria Ferdinando Cimarelli, nonostante una scelta di gomme non perfetta per la sua Alfa 156, con cui ha preceduto il trapanese Daniele Amato rallentato da un testacoda in gara 1 con la Opel Astra GSI. Bottino pieno in classe 1400 per il reatino Bruno Grifoni su Peugeot 106. Con il nuovo successo in classe 1150 l’umbra Deborah Broccolini con la Citroen C1 ha preso il comando della classifica femminile del C.I.V.M..
Nuovo affondo di Roberto Ragazzi in gruppo GT con la Ferrari 458, con cui il padovano di Superchallenge ha allungato notevolmente il suo vantaggio tricolore. Seconda piazza per il siracusano Ignazio Cannavò questa volta andato a bene segno con la Lamborghini Gallardo curata da Eurotech Engineering. Terzo Sebastiano Frijo con la Porsche 996 un po’ in affanno sull’umido di gara 1.
In gruppo A l’altoatesino della Scuderia Mendola Rudi Bicciato ha di nuovo fatto il vuoto con la Mitsubishi Lancer ed ha guadagnato punti pesanti in classifica di campionato ed ora ha nel mirino la leadership, che il catanese Salvatore D’Amico non ha difeso al meglio con la Renault New Clio in un week end vissuto in affanno. Seconda posizione e successo tra le 1600 per Alfredo Scarafoni che con la sua Citroen Saxo si è messo in luce sin dalle prove. Terza posizione nella generale e prima tra le lady per la trentina Gabriella Pedroni che in gara 2 ha rimontato la posizione da podio in gruppo, guadagnando punti preziosi per la Coppa FIA. Primo di classe 2000 per il sempre arrembante Paolo Parlato, il triestino del Team Borrett, che per la corsa dove fece il suo esordio nel 1971 ha scelto l’agilità della Renault New Clio.
In gruppo N uno a uno tra l’altoatesino vincitore di gara 1 Armin Hafner su Mitsubishi Lancer e il compagno di squadra Antonino Migliuolo anche lui su Misubishi, sul quale ha pesato una scelta sbagliata di gomme in gara 1, ma che si è poi riscattato nella seconda, complici alcune imperfezioni di Hafner. Sul podio di gruppo il leader di categoria Luca Ligato. Il calabrese di Jonia Corse con una nuova bella vittoria in classe 1600, anche senza una manche di prove al sabato, ha attaccato in gara 2 con la Peugeot 106 1.6 16V e superato nella generale il salernitano di Tramonti Corse Cosimo Rea su Citreon Saxo, vincitore a sua volta di gara 1. Appassionante il duello tra i due giovani protagonisti del gruppo che ha visto il piemontese Regis fuori dai giochi di vertice con la Peugeot 106 per una scelta errata di gomme in gara 1.
Sempre acceso il gruppo Racing Start in cui ha vinto il pugliese della Fasano Corse Oronzo Montanaro con la MINI Cooper S della DP Racing, dopo le accurate regolazioni volute dal pilota che con la vittoria non perde mai il contatto dalla vetta, occupata sempre dal bravo concittadino Ivan Pezzolla, secondo allo Spino dove ha accusato delle noie elettroniche alla sua MINI Cooper S. Terzo di RSTB il sempre verde bergamasco Mario Tacchini che ha superato le noie elettroniche della sua MINI. Tra le auto aspirate en plein del reatino Antonio Scappa sulla Renault New Clio che il driver laziale continua a guidare in modo ineccepibile, intascando punti sempre più pesanti. Ha accorciato le distanze ma non ha impensierito il leader il pescarese Roberto Chiavaroli secondo con la Renault New Clio davanti a Massimo Fiabane su Honda Integra. La RS3 a Riccardo Pomozzi su Citroen Saxo.