MANCIN: UN LAMPO NELLA NOTTE DI ROSAPINETA

Il portacolori della scuderia Mach 3 Sport dopo aver segnato il miglior tempo nella speciale di apertura accusa un guasto al motore che spegne i sogni di gloria. Tutte le incognite che avvolgevano il ritorno di Michele Mancin nei panni del rallysta, in occasione della seconda edizione del Rally Storico Città di Adria tenutosi lo scorso fine settimana, si erano rapidamente dissolte nel buio della speciale di Rosapineta ma, purtroppo, con altrettanta velocità un guasto meccanico ha tolto di scena l’alfiere della scuderia Mach 3 Sport vedendo così svanire le proprie ambizioni di successo sulle strade casalinghe.

Nonostante fossero passati quattro anni dall’ultima apparizione con la gloriosa Peugeot 205, nonostante fosse difficile ritrovare il feeling con un navigatore, per l’occasione l’esperto Nicola Doria, in quanto abituato a correre in solitaria il pilota di Rivà sbaragliava la concorrenza, dotata di mezzi ben più performanti, andando a staccare il miglior tempo assoluto, tra le auto classiche, alla luce delle fanalerie supplementari.

Una gioia indescrivibile che ben presto ha fatto posto all’amarezza causata dal cedimento del motore della trazione anteriore transalpina che ha costretto Mancin al ricorso del super rally.

“Eravamo carichi e determinati ai massimi livelli, sia io che Nicola” – racconta Mancin – “e credo che il tempo staccato sul primo impegno dimostri quanto desideravamo ben figurare di fronte al pubblico amico. Purtroppo, e me ne assumo la colpa, ho affrontato il dosso con troppa foga causando un fuori giri che di fatto ha compromesso il motore. Abbiamo infatti percorso gli ultimi metri della speciale a passo d’uomo per cercare di uscire”.

Se le speranze di puntare alla vittoria si erano ormai dissolte Mancin, grazie al regolamento che prevedeva il super rally, è riuscito comunque a ripartire per la frazione del Sabato pagando una penalità che lo ha matematicamente tolto dalla lotta per il vertice.

“Quando siamo giunti all’assistenza ci siamo resi conto di quanto grave fosse il danno” – aggiunge Mancin – “ma è solo grazie alla notte in bianco vissuta da tutto lo staff della Mach 3 Sport, che non smetterò mai di ringraziare abbastanza, che la 205 è tornata in moto a poche ore dall’uscita del riordino di Riviera Matteotti”.

Senza velleità di classifica e con qualche altro piccolo problema di adattamento, tra l’altro brillantemente risolto dal pool degli uomini di Mach 3 Sport, Mancin si è lanciato nei rimanenti ottro crono in programma del Sabato con l’unico obiettivo di divertirsi e di puntare a dei tempi di rilievo in vista dei prossimi impegni di stagione che lo vedranno nuovamente oltre confine.

“È davvero un peccato perchè avevamo il potenziale per fare molto bene” – conclude Mancin – “anche in virtù dell’ottimo affiatamento che si era creato all’interno dell’abitacolo con Nicola. Spero di poter essere presente al via anche nel 2016 vista l’ottima organizzazione dell’evento ma ora non è tempo di recriminare perchè tra circa un mese si riparte: destinazione Austria”.