A Monza due rimonte vittoriose portano Gianni Morbidelli in testa alla serie turismo TCR

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Due gare appassionanti hanno caratterizzato il pirotecnico esordio del campionato TCR International Series a Monza e per la prima volta un pilota è riuscito a fare una doppietta: Gianni Morbidelli. Ma il pilota pesarese e la sua Honda Civic preparata dal team WestCoast Racing hanno faticato e sudato per ottenere le due vittorie che lo portano al comando del campionato dopo dieci gare disputate con quattordici punti di vantaggio sul leader pre-Monza Stefano Comini e ventuno su Pepe Oriola, entrambi al volante di SEAT Leon.
Fino a Monza la prima delle due gare TCR in programma era sempre stata la meno combattuta, non così nel Parco della Villa Reale: il pesarese aveva anticipato che contro le SEAT partire meglio sarebbe stata una impresa ed i fatti gli hanno dato ragione, perché nei primi giri davanti c’erano le Leon di Oriola, Comini ed Andrea Belicchi. Solo a iniziare dal quarto passaggio Morbidelli è riuscito a far valere lo spunto che gli era valso la pole position scavalcando l’emiliano Belicchi in prima variante ed entrando in zona-podio. Al giro seguente ha passato lo svizzero Comini all’uscita della Parabolica ed alla settima tornata ha concluso la rimonta infilando lo spagnolo Oriola, che alla fine della corsa poi conclusa da Morbidelli con la seconda vittoria stagionale passava in testa al campionato quattro punti davanti al raggiante pesarese, mentre il ticinese della Target si fermava ai box con problemi ad un ammortizzatore. Giro veloce per la Honda dell’americano Kevin Gleason, sesto all’arrivo.
Nella seconda corsa, una partenza caotica ha fatto sì che Morbidelli dalla quinta fila riuscisse a portarsi al quarto posto alla fine del primo passaggio. Altri due giri e la Honda Civic dell’italiano si portava al secondo posto per iniziare la caccia alla leadership del sorprendente Fernando Monje in quella che sembrava una seconda corsa sorprendentemente destinata ad essere a senso unico. Invece la sorpresa la faceva a tutti proprio la Opel Astra dello spagnolo al comando, che lottava con le unghie ed i denti per tenere la posizione tanto da forzare il formarsi di un trenino agguerritissimo alle sue spalle da cui si scatenava uno spettacolo fatto di due, tre e quattro vetture affiancate alla ricerca della posizione migliore sul rettilimeo dei box. Al settimo passaggio Monje esagerava nel fare da tappo e i rimontanti Comini e Jordi Gené riuscivano a scavalcare la Opel mentre Morbidelli scivolava quarto. Ma solo per un paio di giri, perché la Honda al penultimo giro tornava in coda alla Seat dello svizzero e tentava una prima volta l’affondo, che riusciva poi all’inizio dell’ultimo giro in un emozionante duello alla prima variante. Mentre Morbidelli festeggiava la terza vittoria il compagno Gleason si consolava con un altro giro veloce per il ritiro, mentre l’altra Civic di Skuz era sesta.
L’OPINIONE DI GIANNI SU MONZA

“E’ stato un grande weekend: due gare incredibili e uno show fantastico per gli organizzatori del campionato penso tanto quanto lo è stato per noi e di questo ringrazio la mia Honda e il team WestCoast Racing. I risultati sono fantastici, tanti punti e il primo posto in campionato nonostante durante le gare si sia visto che non avevamo una superiorità schiacciante in rettilineo, specie rispetto alle Leon, come si sente sempre dire in giro. E’ stato il miglior weekend fino ad oggi ed alla fine tutta l’esperienza che ho alle spalle su questo autodromo mi ha sostenuto e ho trovato il modo di ritornare davanti a tutti.
La partenza di gara uno come immaginavo ha confermato un nostro attuale punto debole quando si tratta di scattare al semaforo. Stando in scia a tre SEAT la vita è stata dura perché la nostra Civic non andava più bene come in prova, quando ho girato sempre senza nessuno davanti. Ho spinto molto in frenata e ho capito presto che in prima variante passare le Leon era dura, per cui ho preso secondo e primo posto grazie ai due punti della pista dove qui andavo più forte sia in prova che in gara: la Ascari e la Parabolica. Una volta passato davanti avevo qualche timore per i freni ma sono riuscito a tenere duro fino in fondo. Gara due è stata ancora più difficile perché dopo un paio di giri il pedale del freno ha cominciato ad allungarsi e non avevo un gran bite in frenata, così era facile commettere degli errori, ma Monza è così specie se sei in battaglia devi usarli i freni e alla fine tutto è andato bene anche “.