MIRKO ZANARDINI, DEDICO QUESTA VITTORIA AD ANDREA MAMÈ A DUE ANNI DALLA SUA SCOMPARSA

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Assieme al sudafricano David PereI, il portacolori del Bonaldi Motorsport si aggiudica a Imola gara-2 e, insieme, ritornano al comando della classifica GT Cup. Ma un pensiero va al pilota, caro amico, deceduto in una gara automobilistica sul tracciato francese.
Sono Lucchini-Venturi (Ferrari 458 Italia) i vincitori di gara-2 del 3° round del Campionato Italiano Gran Turismo disputato all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. L’equipaggio della BMS-Scuderia Italia ha preceduto di 1″847 l’altra coupè della casa di Maranello di Schirò-Berton (Villorba Corse) e di 9″609 l’Audi R8 LMS di Mapelli-Amici (Audi Sport Italia). Grazie al secondo posto in gara, Schirò e Berton sono balzati al comando della classifica provvisoria della classe GT3 a quota 65, davanti a Casè e Gattuso (58) e Bortolotti e Viberti (57).

Nella classe GT Cup sul gradino più alto del podio sono saliti Zanardini-Perel (Lamborghini Gallardo), davanti alle Porsche 997 di Passuti-Goldstein (Antonelli Motorsport) e Maino-Selva (Ebimotors). I portacolori del Bonaldi Motorsport hanno riconquistato leadership di classe con 70 punti, precedendo i fratelli Pastorelli (58) e Maino-Selva (52).

Gara-2: Al via Mancinelli non aveva problemi a mantenere la leadership davanti a Venturi, Rugolo, Mapelli, Sini, Gattuso, Bortolotti e Berton, ma la bagarre delle prime battute vedeva coinvolti Gagliardini, che ripartiva ultimo dopo un’escursione sull’erba, e Mora. Fantastica, invece, la rimonta di Ferrara, scattato dall’ultima fila dello schieramento per un problema in prova, e già 19° al primo passaggio, mentre nella GT Cup Perel prendeva il comando su Pastorelli e Maino.

Dopo un bel duello, al 5° giro Sini doveva cedere la quinta posizione a Gattuso, mentre Zonzini scavalcava Ceccato ed entrava in zona punti. Al 6° giro la sfortuna si accaniva ancora nei confronti della Corvette di Sini, che doveva rientrare ai box per sostituire una gomma forata, mentre Rugolo, penalizzato dalla perdita dell’estrattore posteriore in seguito ad un contatto nelle prime battute, veniva scavalcato da Mapelli.

All’11^ tornata si apriva la finestra sui cambi pilota con Mancinelli al comando ed un leggero vantaggio su Venturi. Le posizioni di testa si confermavano al rientro in pista di tutte le vetture, ma Lucchini, subentrato a Venturi, al 18° giro riusciva a scalcare Geri, succeduto a Mancinelli. In terza posizione si inseriva Casè, seguito da Amici, Schirò, Biagi, Viberti, Postiglione, Di Amato e Lathouras, mentre Calamia, subentrato a Camathias, si insabbiava chiudendo anzitempo la gara.
Nella GT Cup Zanadini prendeva il volante da Perel confermandosi al comando davanti a Caso e Pastorelli.

Al 21° passaggio Capello scavalcava Viberti portandosi in ottava piazza e al giro successivo Geri doveva cedere agli attacchi di Casè, Amici e Schirò, retrocedendo quinto davanti a Biagi e Postiglione, questì’ultimo risalito dalla 13^ posizione.

La gara si accendeva nelle fasi finali, con Amici e Schirò in lotta per la terza posizione. Al 23° passaggio i due si toccavano e Schirò scavalcava il suo avversario, ma alla variante bassa il pilota Audi riusciva a riprendere la posizione. Il duello continuava per tutta la tornata successiva con diversi sorpassi anche nei confronti di Casè, in seconda piazza, che perdeva quattro posizioni a causa di un testa coda alla Variante Bassa, ma gli ultimi giri erano tutti per Postiglione che scavalcava Casè e Geri alla Piratella salendo in quinta posizione.

Sotto alla bandiera a scacchi, Lucchini coglieva una splendida vittoria davanti a Schirò, Amici, Biagi, Postiglione, Geri, Casè e Capello, mentre nella GT Cup Zanardini precedeva Passuti, Selva, e Nicola Pastorelli, che per un testa coda gettava al vento nell’ultimo giro un ottimo secondo posto. Nella Coppa Lamborghini Huracan si aggiudicavano la vittoria Tanca-Zaugg (Raton Racing), bissando il successo di gara-1.