A Misano la rimonta dell’Audi di Capello e Zonzini si conclude al secondo posto

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L’undicesima corsa della stagione GT3 ha avuto due volti completamente diversi: tranquilla la prima metà di gara, condotta dalla Porsche di Vito Postiglione davanti alla Ferrari di Stefano Gattuso, la R8 LMS ultra di Andrea Amici ha guadagnato una posizione rispetto alla griglia tenendo poi a bada la Ferrari del campione in carica Raffaele Giammaria fino al pit-stop. Partita ottava, l’Audi di Dindo Capello restava in quella posizione pressando la 458 Italia del leader provvisorio del campionato Matteo Beretta. Quando le due Audi ed altri rivali rientravano in pista interveniva però la safety-car restando in pista dal 14° al 20° passaggio, confermando la leadership alla Porsche di Donativi-Postiglione, ma con dubbi che aleggiavano sul muretto box sull’effettiva classifica. Quando veniva sventolata la bandiera verde esplodeva l’agonismo. Marco Mapelli era quarto ed Emanuele Zonzini settimo e uno scatenato Mapelli si riportava subito sotto al leader, ma tentando di superare la Ferrari di Max Mugelli un contatto lo faceva scivolare fuori dalla Top10. Se il lombardo ed Amici avranno un’altra chance di siglare una vittoria domattina (Mapelli partirà in pole) non era ancora concluso il pomeriggio per Zonzini che ha portato l’Audi che divide con Capello in zona-podio al 25imo giro passando la Ferrari di Casé, mentre all’ultimo giro ha siglato il terzo secondo posto del 2015 superando la Porsche di Donativi e Postiglione, poco prima scavalcata da Matteo Malucelli e Stefano Gattuso che col successo sono ora i nuovi leader del campionato.

HANNO DETTO:
DINDO CAPELLO (pilota Audi R8 LMS ultra n.6): “E’ andata molto bene ed il mio giovane compagno di team Zonzini si merita tantissimi complimenti per la rimonta che ha fatto nel suo turno e ci permette di festeggiare un altro podio. All’inizio partendo indietro sono stato attento a evitare guai, poi come le cose si sono stabilizzati ho guidato coi guanti bianchi perché avevo davanti la macchina dei leader del campionato Beretta e Frassineti e non volevo proprio condizionare in qualsiasi modo la stagione di chi è in corsa per il titolo. In un’altra situazione avrei attaccato molto prima la posizione della Ferrari e penso con buone possibilità perché oggi la macchina andava bene, ma alla fine la safety-car ci ha dato una mano e permesso di recuperare lo stesso qualche posizione”.
EMANUELE ZONZINI (pilota Audi R8 LMS ultra n.6): “Anche se la safety-car ci ha aiutato la rimonta non è stata facile, soprattutto passare la Ferrari di Casé per prendergli il terzo posto è stata dura, prendere il secondo posto all’ultimo giro alla Porsche di Donativi invece è stato facile, sapevo che avevano una penalità da scontare per la partenza del suo compagno Postiglione, ma quando mi ha lasciato correttamente la porta aperta l’ho passato. Un secondo posto che è una gioia per me ed i miei tanti fan nella gara sulla pista di casa”.
ANDREA AMICI (pilota Audi R8 LMS ultra n.7): “La partenza è stata caotica ed ho avuto fortuna a centrare i varchi giusti ed a guadagnare una posizione subito rispetto alla griglia di partenza. La macchina andava bene, era impegnativo lottare con avversari velocissimi ma i miei tempi erano competitivi, tanto che ho tenuto dietro fino al pit-stop la Ferrari del campione in carica nonostante le provasse tutte per passare davanti. Siamo molto performanti qui a Misano e domani con Marco ci riproveremo”.
MARCO MAPELLI (pilota Audi R8 LMS ultra N.7): “Ero tanto contento della pole di questa mattina quanto sono arrabbiato per come è andata a finire la gara oggi pomeriggio: la safety-car ha creato una confusione indescrivibile andandosi prima a piazzare davanti alla mia Audi e poi spostandosi davanti alla Porsche di Donativi. Nonostante questo la prima vittoria della stagione non era ancora sfumata del tutto, ma poche curve dopo aver passato la Ferrari di Necchi in modo impeccabile lo stesso non è successo con quella di Mugelli. Non tutti i sorpassi quando si corre dando il massimo possono essere millimetrici e perfetti, di certo non lo è chiudere la porta in mezzo alla curva”.