IL SOGNO DI MICHELE MANCIN SI INFRANGE A CIVIDALE

Nell’ultimo atto dell’Austrian Hill Climb Championship il pilota di Mach 3 Sport domina gara 1 ma viene poi tradito da un sensore elettrico che lo relega al secondo posto.

Il detto cita “il secondo è il primo degli sconfitti” e questo è il miglior modo per descrivere le sensazioni che Michele Mancin ha provato nel vedersi sfuggire di mano un titolo che, viste le premesse, sembrava oramai conquistato.

L’epilogo dell’Austrian Hill Climb Championship ha di fatto illuso il pilota di Rivà che, dopo l’ottimo risultato di gara 1, sembrava potergli ritornare con gli interessi quanto tolto nella passata stagione invece la storia purtroppo si è ripetuta.

Così la Cronoscalata Cividale – Castelmonte si dimostra ancora una volta stregata per il portacolori di Mach 3 Sport con l’alloro austriaco che scivola tra le mani così come accadde un anno orsono per quello sloveno.

“Siamo delusi ed arrabbiati” – racconta Mancin – “perchè dopo una stagione di duro lavoro ci eravamo preparati al meglio, pianificando la trasferta nei minimi dettagli, vista l’importanza dell’appuntamento e la posta in gioco. Dopo la prima manche avevamo già in mano il primato tra le 1.600 del gruppo A, dell’assoluta di gruppo e nella seconda divisione del campionato austriaco. Quanto accaduto nella seconda salita è una doccia gelata che purtroppo non è dipesa da un nostro errore o mancanza. Semplicemente il destino ha deciso per noi”.

In un Sabato freddo e ventoso, giornata dedicata alla sessione di prova, Mancin mette in chiaro le proprie intenzioni andando a portare la propria Citroen Saxo gruppo A a comandare le operazioni con un margine di circa tre secondi sul veloce Bommartini.

Le prime avvisaglie della dea bendata si sono presentate durante la seconda prova con il cedimento del cavo della frizione che veniva prontamente sostituito dallo staff di Mach 3 Sport.

L’indomani, giornata cruciale della stagione, qualche goccia di pioggia si notava sul tracciato mentre la trazione anteriore transalpina riceveva le ultime cure prima della battaglia vera.

Si parte con gara 1 e Mancin prende il largo rifilando due secondi netti a Bommartini mentre il diretto rivale nella rincorsa al titolo austriaco, Ritzberger, naviga nelle retrovie confermando la propria difficoltà di adattamento al percorso friulano.

Le nuvole lasciano spazio al sole per la seconda tornata, le temperature iniziano rapidamente a salire ed il tutto sembra volgere a favore del pilota di Rivà.

Il passo di gara 2 è ancora elevatissimo ma, circa a metà, la Citroen Saxo comincia ad accusare un calo di potenza che, con il passare dei chilometri, si fa sempre più pesante sino a costringere Mancin ad alzare bandiera bianca a meno di un chilometro dal traguardo.

Vittoria in gara a Bommartini e campionato austriaco, per la seconda divisione, a Ritzberger.

“Perdere il campionato a poche centinaia di metri dell’ultima gara è dura da digerire” – aggiunge Mancin – “ma il secondo di divisione, tra le 2.000 con la nostra piccola 1.600, ed il quarto assoluto sono comunque risultati di prestigio per il 2015. Grazie di cuore a Mach 3 Sport e a tutti i partners che ci han sostenuto perchè è merito loro se siamo arrivati sino a questo punto”