POWER CAR TEAM PUNTA LA VAL D’ORCIA: QUATTRO VETTURE AL VIA
Questo fine settimana la squadra si riconferma in cima alle preferenze dei clienti sportivi per affrontare le gare su fondo sterrato. Alla seconda prova del Challenge Raceday debuttano con la Peugeot 207 S2000 Luca Franci ed Andrea Dalmazzini. Niccolò Marchioro e Gianni Bardin puntano alle due ruote motrici, con la Renault Clio R3.
Fresca del titolo di Campione assoluto nel Trofeo Rally Terra con Mauro Trentin, POWER CAR TEAM torna a ribadire il proprio ruolo di vertice nelle gare su strada bianca.
Questo fine settimana, ben quattro vetture “bianco-verdi”scenderanno in campo al Rally della Val d’Orcia, seconda prova del Challenge Raceday Terra 2015-2016. Quattro vetture due delle quali affidate a debuttanti con i colori della squadra: saranno il locale Luca Franci, con Andrea Segir, ed il modenese Andrea Dalmazzini, con Giacomo Ciucci. Per entrambi sono state predisposte due Peugeot 207 S2000 con le quali saranno al debutto. Un debutto importante in una gara di grande richiamo, nella quale – tra diversi avversari di livello – andranno alla ricerca del risultato d’effetto. Per farlo conteranno certamente sui consigli della squadra e di suoi tecnici, oltre che confidare sulla competitività ed affidabilità delle vetture francesi.
Notevole anche la presenza in ambito delle “due ruote motrici”, categoria per la quale si pensa in grande con al via Niccolò Marchioro, in coppia con il fido Marchetti. Per il giovane veneto si tratta di un ritorno alle origini, visto che nel recente passato si è ritagliato la sua fetta di notorietà proprio con le gare della serie Raceday. Con la Renault Clio R3 Marchioro sarà quindi uno degli “osservati speciali” per il successo di categoria. Un successo che se arrivasse potrebbe far decidere di proseguire l’avventura nella serie.
Al via, anche lui su una Renault Clio R3, Gianni Bardin, in coppia con Pascale, alla ricerca del risultato importante contro un plateau di piloti esperti delle gare su strada bianca con vetture a due ruote motrici.
Foto (free press use): Marchioro in azione (Photo4)