IL TEAM GAMOTO RACING A SEGNO NEL CAMPIONATO ITALIANO ACI KARTING

Alla sua seconda apparizione con il team Gamoto Racing, lo spagnolo Jose Antonio Gomez (CRG) è riuscito a mettere a segno la vittoria nella seconda delle due finali del secondo appuntamento del Campionato Italiano ACI Karting che si è disputato lo scorso fine settimana a Sarno, sul Circuito Internazionale di Napoli.

Il pilota iberico, reduce dal secondo posto conquistato solamente sette giorni prima in occasione del conclusivo round della WSK Super Master Series ad Adria, è stato protagonista di un weekend tutto in crescendo, che lo ha visto dapprima ottenere il 17° tempo nelle qualifiche e successivamente centrare nelle manche eliminatorie anche un terzo, un quinto ed un sesto piazzamento, chiudendo ottavo nella prima finale.

Bene nella circostanza ha fatto anche McQueen, che si è inserito nella “top 10” assoluta sempre nella seconda finale di domenica. Il cinese si sta rivelando gara dopo gara sempre più combattivo e maturo, evidenziando inoltre un passo costantemente tra i più veloci.

Decisamente sfortunato è stato invece Alfio Spina, autore di uno straordinario secondo responso al termine delle prove cronometrate del sabato, ma poi penalizzato in due manche dal mancato avviamento del suo kart, inconveniente che si è ripresentato anche in finale. Davvero un peccato, perché da parte sua il giovane pilota della Gamoto Racing ancora una volta ha dimostrato di possedere un eccellente potenziale.

Weekend difficile per il francese Ivann Mallett, sabato autore del quinto tempo (a testimonianza di un indiscusso talento che ha già ampiamente dimostrato di avere in questo inizio di stagione nella WSK), ma successivamente mai nel gruppo dei primi.

Progressi importanti infine per Enzo Scionti, sebbene non sia riuscito a superare lo scoglio delle qualifiche.

Il prossimo impegno per la squadra di Enzo e Salvatore Gatto è adesso fissato per il fine settimana dell’11 e 12 giugno, in occasione della WSK Night Edition che si disputerà ancora sul tracciato di Adria.

Photo credits: Giovanni Cuna