ANNA FIUME ESORDISCE AL 51° TROFEO FAGIOLI

Anna_1208

La giovanissima milanese figlia d’arte ha completato nei giorni scorsi dei test sulla Peugeot 106 gruppo N di preparazione Ciarcelluti in vista del debutto al nono round di CIVM dal 19 al 21 agosto a Gubbio
Si sta esaurendo il conto alla rovescia per Anna Fiume. Una volta espletati gli impegni scolastici con il conseguimento del diploma di ragioniera, la giovanissima milanese – non ancora 19enne – è pronta per l’esordio in assoluto nella specialità dell’automobilismo in salita. A tenerla a battesimo sarà la 51esima edizione del trofeo “Luigi Fagioli”, nona tappa del Campionato Italiano di Velocità in Montagna (Civm) 2016, che si disputerà sabato 20 e domenica 21 agosto a Gubbio, sede della scuderia Speed Motor, per la quale correrà al volante di una Peugeot 106 nella classe 1600 del gruppo N.

Un test importante sui 4150 metri della Gola del Bottaccione, che per lo speciale contesto nel quale si collocano sono diventati una sorta di “salotto” del campionato. Il sogno cullato da ragazzina sta dunque per trasformarsi in realtà e anche i ruoli in famiglia stavolta si invertono: sarà infatti il padre, Andrea, a trasformarsi nel suo assistente, dopo che lei lo sta facendo da tempo quando il genitore è impegnato al volante con l’Osella nella categoria delle storiche. “Non vedo l’ora di salire in auto e di cimentarmi finalmente in una gara vera – ha subito dichiarato Anna Fiume – sperando magari che le condizioni meteorologiche siano favorevoli, dal momento che vi sarebbe incertezza legata a quel fine settimana”. Proprio mercoledì scorso, 10 agosto, Anna ha provato la vettura sulla pista di Castelletto di Branduzzo, anche se di solito effettua i test su quella di Cervesina. Soddisfatta per l’esito: “La Peugeot mi ha dato le risposte che cercavo; abbiamo cambiato le barre posteriori e apportato qualche piccola modifica anche al cambio. Ora è tutto ok: un’ulteriore riprova l’ho avuta sul tratto rettilineo del circuito”.
Prima volta a Gubbio, dove si gareggia su un percorso fra i più corti in assoluto, ma pur sempre insidioso, che hai visionato da navigatrice lo scorso anno. A questo punto, quindi, mente rivolta all’assimilazione del tracciato e delle sue caratteristiche? “Ogni giorno, vedo e rivedo a ciclo continuo i camera car del trofeo Fagioli per immagazzinare tutti i particolari. È vero, sono poco più di 4 chilometri, ma contengono curve insidiose, tornanti e tratti veloci che si alternano con quelli misti, per cui occorre molta attenzione: basta un errore per compromettere la prestazione.

E siccome è sempre fondamentale una verifica sul campo, mi prenderò un giorno di vantaggio, arrivando a Gubbio il giovedì per studiare dal vivo il percorso”. Ti attendi qualcosa da questo week-end particolare? “Voglio soltanto far bene senza avere l’assillo del risultato. Sono una pilota al debutto, che ancora ha tanto da imparare e con un bagaglio di esperienza tutto da riempire. E poi, il fatto stesso di esserci e di poter finalmente partire è comunque un successo per me”.